Si parte verso una gita in bicicletta.
Organizzazione impeccabile di Silvia, peccato che all'ultimo momento si distrae ed arriva in ritardo all'appuntmaneto presso le macchinette gialle della stazione di Porta Garibaldi.
A questo punto invertiamo il percorso del giro e partiamo da Luino verso Sesto Calende, sponda Orientale del Lago Maggiore.
Il viaggio in treno va , senza troppi intoppi.
Si pedala sulla costa e ci fermiamo all'Eremo di Santa Caterina del Sasso, per visitarlo.
Qui Silvia mette in mostra la sua maestria nel mettere in sicurezza le bici, legandole con 'maestria' alla cancellata.
Visitiamo il monastero, ne vale veramente la pena!
Foto di gruppo.
Foto di gruppo.
Splendido oleandro in piena fioritura.
Scorci del Monastero.
Scorci del Monastero.
Per merito delle tessere TCI del Dorico e di Silvia, anche Ciccio gode dello Sconto Touring, succhiaruote!!
In basso il torchio monumentale, da favola.
Dalla Rocca si gode un meraviglioso paesaggio sul lago Maggiore, siamo nei pressi della nascita del Ticino
La foto di gruppo, sulla cima della Rocca, non poteva mancare!
LA STORIA
Abbarbicato sulla roccia a strapiombo in uno dei punti più profondi del Verbano, l’Eremo è un complesso monastico di tre edifici risalenti ai secoli XIII-XIV. Fu fondato dal Beato Alberto Besozzi di Arolo che fece un voto a S. Caterina d'Alessandria durante un naufragio e che si ritirò qui in una grotta per 35 anni a condurre vita eremitica. Durante una pestilenza nel 1195 fece costruire il sacello. Nel secolo XIV era abitato da una comunità di monaci Agostiniani, ai quali nel 1379 subentrarono i Romiti Ambrosiani e successivamente nel 1649 i Carmelitani. Dal 1970 l’ Eremo è proprietà della Provincia di Varese. Dal 1986 al 1996 è stato retto da una comunità Domenicana, oggi è passato agli Oblati Benedettini. Numerosi i cicli pittorici entro e fuori le mura della chiesa, che coprono un periodo che va dal XIV al XIX secolo. Arte e storia si integrano splendidamente in un quadro naturale dei più suggestivi, quasi una balconata che si protende verso le isole Borromee. L’ Eremo si può raggiungere dal piazzale sovrastante, ricco di ampi parcheggi, scendendo una comoda e pittorica scala di 268 gradini o via lago salendone un’ottantina. Grazie alla Provincia questo prezioso patrimonio storico-artistico sta ritornando al suo antico splendore. Nella sala capitolare è esposta una preziosa documentazione fotografica che illustra l’impegnativo intervento di restauro fatto dalla Provincia, la quale inaugura qui ogni anno il suo programma di concerti estivi con una serata indimenticabile.
Dimenticavo, alla stazione di Sesto Calende non troviamo biglietteria, e sul treno dobbiamo confessare alla controllora, femmina di controllore, il nostro stato di 'insolvenza'
ma la prossima volta, non ci faremo trovare impreparati!!!
DETTAGLI SULL'EREMO
DETTAGLI SULL'EREMO
LA STORIA
Abbarbicato sulla roccia a strapiombo in uno dei punti più profondi del Verbano, l’Eremo è un complesso monastico di tre edifici risalenti ai secoli XIII-XIV. Fu fondato dal Beato Alberto Besozzi di Arolo che fece un voto a S. Caterina d'Alessandria durante un naufragio e che si ritirò qui in una grotta per 35 anni a condurre vita eremitica. Durante una pestilenza nel 1195 fece costruire il sacello. Nel secolo XIV era abitato da una comunità di monaci Agostiniani, ai quali nel 1379 subentrarono i Romiti Ambrosiani e successivamente nel 1649 i Carmelitani. Dal 1970 l’ Eremo è proprietà della Provincia di Varese. Dal 1986 al 1996 è stato retto da una comunità Domenicana, oggi è passato agli Oblati Benedettini. Numerosi i cicli pittorici entro e fuori le mura della chiesa, che coprono un periodo che va dal XIV al XIX secolo. Arte e storia si integrano splendidamente in un quadro naturale dei più suggestivi, quasi una balconata che si protende verso le isole Borromee. L’ Eremo si può raggiungere dal piazzale sovrastante, ricco di ampi parcheggi, scendendo una comoda e pittorica scala di 268 gradini o via lago salendone un’ottantina. Grazie alla Provincia questo prezioso patrimonio storico-artistico sta ritornando al suo antico splendore. Nella sala capitolare è esposta una preziosa documentazione fotografica che illustra l’impegnativo intervento di restauro fatto dalla Provincia, la quale inaugura qui ogni anno il suo programma di concerti estivi con una serata indimenticabile.