giovedì

mercoledì

martedì

25 OTTOBRE 2011 - LA PALESTRA DEI LETTORI

Come al solito ampio spazio alla palestra dei lettori, questa volta igeometri contribuiscono con un piatto di mare, sogliole!
ciaooo

domenica

23 OTTOBRE 2011 - BOFFAROLA HUTTE

Dopo alcune consultazioni infra-settimanali ecco che la domenica si presenta con una inedita squadra ad affrontare la gita trekking, infatti con dei magnifici scarponi nuovi fiammanti ecco che ai tre porcellini si affianca ilcompagnogiorgio.
La meta questa volta è nei Grigioni, dalle parti di Rossa e precisamente la Boffarola Hutte.
La giornata è molto bella, ed l panorama altrettanto.
Saliamo tranquillamente, il dislivello è importante i soliti mille metri circa, metro più metro meno.
Ilcompagnogiorgio si comporta egregiamente, ci racconta di vecchie avventure trekking che lo hanno visto protagonista nel passato, roba da brividi, nel senso che ci racconta di escursioni con temperature glaciali e con l'ausilio solo di tenda e sacco a pelo!!!
Arriviamo alla fine al bivio, infatti la meta sarebbe stata un laghetto,

ma siamo in ritardo con l atabella di marcia, decidiamo quindi di recarci alla Boffarola Hutte.
Il panorama adesso cambia, siamo sul lato nord e tutto è ghiacciato ed arriviamo ad una conca, subito sotto l acapanna che ricorda il paesaggio del presepe, a coi il commento.

Saliamo alla capanna, che fortunatamente è ancora presidiata, l'accoglienza è ottima, peccato che i tre presenti sanno 1/2 parola di italiano in tutto, insomma non è che riusciamo a capirci molto.

L'unica cosa che riusciamo a capire è il menù, rosti con uova e birra , evvai, sulla gastronomia non ci batte nessuno!!!

consumiamo il pasto e beviamo l anostra birra, tutto commato ci è andata bene.
Lacapannara ci da dei depliant in italiano per fortuna, su di un percorso della zona, parte dal Passo del San Bernardino ed arriva a Rossa, ci gasiamo e sogniamo di farlo nel luglio prossimo, vedremo!!!
E' ora di rientrare, i nostri mille metri di dislivello li abbiamo fatti, ilcompagnogiorgio si è comportato benissimo, in discesa accusa dolore alle ginocchia, ma per questa volta è andato egregiamente.
un saluto

sabato

22 OTTOBRE 2011 - GITA FUORI PORTA

ciao, gita fuori porta in quel di Canneto Pavese.
Abbiamo preso il vino ed acquistato dei prodotti locali quali:

  1. cotechino
  2. spiedini
  3. salsicce
  4. salume
Un esempio di spiedino fa bella mostra infra!!
Chiedere a Carlos per referenze!!!




Gita 157 - 9 ottobre 2011: Denti della Vecchia (CH)



Stavolta le previsioni ci hanno giocato un brutto scherzo: davano pioggia da Lugano in su e quindi abbiamo deciso di stare nel sud Ticino. I Denti della Vecchia ci incuriosivano e quindi si va. In realta' poi il tempo e' stato bello ovunque, accidenti!
Arriviamo a Sonvico, ci siamo stati qualche mese fa e quindi conosciamo bene la strada; vogliamo salire alla Capanna Pairolo dalla via piu' breve anche se e' piu' ripida. Arriviamo in vista del rifugio, c'e' il sole ma anche un forte vento, fa freddo e ci infiliamo i giubbotti. Saliamo ancora ed entriamo nel bosco: qui inizia il sentiero dei Denti che corre per tutta la lunghezza della montagna ai piedi dei vari picchi che compongono questa celebre cima.



Arrivati in fondo giriamo e prendiamo il sentiero italiano che corre dall'altra parte: e' decisamente meno battuto, tenuto male ma qui non c'e' vento, c'e' il sole e fa quasi caldo!
Si apre uno scorcio, vediamo il lago di Lugano e al di la' le prime cime tra cui riconosciamo il Sasso Gordona con la sua forma caratteristica; piu' a sinistra si ergono maestose le Grigne e oltre si intravede il Legnone.

Il sentiero ritorna alla Capanna dove ci fermiamo per scaldarci un po': all'interno un simpaticissimo signore suona la fisarmonica e canta, e molto bene anche!
Rimaniamo ad ascoltarlo un po', poi il rifugista ci porta un vassoio di castagne appena cotte sul fuoco, evviva!

Gita 156 - 2 ottobre 2011: a spasso sul Lucomagno (CH)



Un'altra bellissima giornata di sole ci accoglie, temperature miti e quasi estive.
Per la prima volta affrontiamo il Lucomagno e quindi a Olivone tiriamo diritto. Poco dopo una sbarra (alzata!) ci fa capire che in inverno il passo puo' essere chiuso; superiamo Acquacalda (dove in teoria avremmo dovuto parcheggiare) e ci fermiamo ad un ampio posteggio all'Alpe Casaccia.
Ci sono i parchimetri, ma un cartello ci avvisa che funzionano solo in inverno. Mah!

Partiamo ma facciamo fatica a trovare l'attacco del sentiero, le nostre indicazioni partivano piu' in basso... eccolo finalmente, dobbiamo solo attraversare un ruscello e ci siamo.



Il sentiero e' agevole e saliamo senza problemi, parte all'aperto e parte nel bosco; sembra ancora piena estate e siamo in ottobre!



Eccoci al dunque: il passo delle Colombe - nostra prima meta - lo intravediamo appena ma in compenso vediamo un sentiero ripidissimo davanti a noi. Ci mettiamo d'impegno e saliamo: finalmente siamo al passo, il panorama che ci si offre e' degno della fatica fatta.
Davanti a noi il maestoso Pizzo delle Colombe, dietro la vallata immensa e riusciamo a vedere l'Adula laggiu' in fondo.





Scolliniamo, c'e' un bel laghetto e alcune persone stanno pranzando sulle sue rive, ma non appena ci affacciamo sul lato opposto la vista che ci appare ci fa tremare le gambe; tanta bellezza offusca lo sguardo e ci emoziona.
Vediamo tutta la vallata verso il Passo dell'Uomo e ancora piu' giu' fino al lago Cadagno e la sua Capanna, nella zona del Ritom!



Non ci sono parole per descrivere tanta bellezza, ci fermiamo qualche minuto estasiati e io cerco di imprimermi questo panorama nella memoria...



Riprendiamo, ora sara' sempre in discesa; il sentiero e' largo e agevole e in breve raggiungiamo il Passo dell'Uomo.

Da qui in avanti siamo su una mulattiera sassosa e la vallata si restringe intorno a noi, poi iniziamo a intavedere il lago del Lucomagno con il caratteristico traliccio che emerge dalle acque.



Siamo al Passo del Lucomagno, fa decisamente caldo: 25° (se penso che la settimana successiva sarebbe sceso sotto zero...)

L'ultima parte del viaggio è sul sentiero che scende costeggiando la strada asfaltata ma poi per fortuna se ne allontata; abbiamo ancora modo di vedere le sorgenti del Brenno, con le acque che sgorgano direttamente dalla roccia.



Siamo arrivati, riprendiamo l'auto ma ci fermiamo a Olivone: stavolta il caseificio e' aperto e non ci lasciamo scappare l'acquisto del formaggio!

mercoledì

19 OTTOBRE 2011 - TEMPO DI TARTUFO!

CIAO, anche questa volta i nostri geometri ci inviano il loro contributo.
Si parla del mitico tartufo, è il suo momento!
ciaoo


Frittatina con tartufo






martedì

18 OTTOBRE 2011 - RICETTE DI PESCE

CIAO, questa volta la ricetta di pesce è gentilemnte fornita da Cesare.
http://ildorico.blogspot.com/2011/05/08-maggio-2011-tempo-di-auguri.html

Grazie per la collaborazione
ciaoooo




Soffriggo lo scalogno, poi aggiungo le mazzancolle, cospargo generosamente di curcuma, quindi aggiungo le olive taggiasche.

Dopo la doratura aggiungo il tofu al naturale, un goccio di salsa di soia (non dolce) e un pizzico di sale.

Lascio a fuoco basso per circa 5’, quindi aggiungo un po’ di vino bianco, alzo la fiamma e lascio sfumare.

Adagio il tutto su un letto di rucola e basilico, prima conditi con un filo d’olio, pepe e aceto di mele.



Accompagno con pigato sfuso del consorzio.

domenica

16 OTTOBRE 2011 - PASUBIO 2° GIORNO

Dopo una notte in rifugio, eccoci pronti per l'avventura.

Ildorico ha una cartina seria,domandate a Ciccio cosa significa cartina seria, inoltre, e qui non so se fa bene, chiede al rifugista un consiglio.
Bene, il rifugista suggerisce:
scendere verso la strada degli eroi
salire al monte del martello
salire al Palon
poi dente italiano
sella Di Maggio
dente austriaco
rientro al rifugio
Ok, dopo colazione si parte, la visuale sulla valle è stupenda, il cielo è limpido , anche oggi una bella giornata!
Per fortuna.

Ildorico segue il suggerimento del rifugista , questa volta, ne rimane contento ed entusiasta.
Infatti il percorso è interessantissimo dal punto di vista paesaggistico e storico,
Si percorrono i vari punti di difesa costruiti durante la Guerra 1915-18 dal lato Italiano.
Opere imponenti pensando ai mezzi del tempo e sopratutto al fatto che per molti mesi all'ano qui c'è una alta coltre di neve.
Ecco le trincee italiane,le gallerie di collegamento e i punti di osservazione.
Ci sono anche delle opere idrauliche immense, delle enormi cisterne che permettevano di distribuire l'acqua ai soldati i prima linea.
Cima Palon
Ecco di nuovo il Palon, visitato la sera prima, la giornata è stupenda, limpidissima e con un caldo sole, non sembra nemmeno di essere ad ottobre.
Adesso sul percorso ildorico trova diverse persone, la bella giornata ha invogliato all'escursione, il percorso è pieno di gente.
Eccoci al Dente Italiano, immensa opera di trincee scavate nella roccia.
la valletta Da Maggio,
Dal Web:La grande battaglia del 2 luglio 1916 vide il tenente Damaggio fermare l'avanzata nemica sulla selletta fra Dente e Cima Palon, da cui il nome della selletta stessa.
Sella Da Maggio

Il dente austriaco, complesso delle trincee austriache.
Insomma opere monumentali,peccato che servivano per la distruzione.
Dente Italiano
Infatti in questi luoghi sono morte tantissime persone da ambo gli schieramenti!
 Siamo alla fine del giro, anche perchè ,nel pomeriggio ildorico deve rientrare a Milano.
Dente Austriaco
L'ultimo pezzo è noto, è stato percorso , con ben altro panorama,a giugno, quella volta c'era la neve, adesso sembra un altro mondo, e si intravedono anche qui , innumerevoli gallerie, trincee ed opere costruite dai militari.

Si passa accanto ad un piccolo cimitero di guerra ed alla colonna posta a ricordo della massima avanzata austriaca, dietro la curva c'è il rifugio Papa,che quella volta era la sede del comando, ma più che altro, c'era la valle verso Schio e Vicenza.
Per gli italiani sarebbe stata la fine!
Massimo punto di avanzata austriaca
Ildoirco arriva al rifugio, qui sembra il giorno della festa di San Rocco , pieno di gente che mangia e beve.
Ildorico si spara il suo panino col pollo alla diavola ed una bella birra fresca,poi via sulla strda del rientro
Strada delle gallerie, auto fino a Milano, due giorni densi e indimenticabili!
Tempo bellissimo, panorami stupendi, ma soprattutto un tuffo nel passato per vedere come l'uomo, purtroppo abbia spesso speso il suo ingegno per opere distruttive!

Arco Commerativo

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