sabato

28 FEBBRAIO 2009 - CARNEVALE AMBROSIANO - TEMPO DI CARNEVALE

Dove si osserva il rito ambrosiano, ovvero nella maggior parte delle chiese dell'arcidiocesi di Milano e in alcune delle diocesi vicine, la Quaresima inizia con la prima domenica di Quaresima; l'ultimo giorno di carnevale è il sabato, 4 giorni dopo rispetto al martedì in cui termina dove si osserva il rito romano.
La tradizione vuole che il vescovo sant'Ambrogio fosse impegnato in un pellegrinaggio e avesse annunciato il proprio ritorno per carnevale, per celebrare i primi riti della Quaresima in città. La popolazione di Milano lo aspettò prolungando il carnevale sino al suo arrivo, posticipando il rito delle Ceneri che nell'arcidiocesi milanese si svolge la prima domenica di Quaresima.
In realtà la differenza è dovuta al fatto che anticamente la Quaresima iniziava dappertutto di domenica, i giorni dal mercoledì delle Ceneri alla domenica successiva furono introdotti nel rito romano per portare a quaranta i giorni di digiuno effettivo, tenendo conto che le domeniche non erano mai stati giorni di digiuno.
Questo carnevale, presente con diverse tradizioni anche in altre parti dell'Italia, prende il nome di carnevalone.

martedì

24 FEBBRAIO 2009 - MARTEDI' GRASSO - TEMPO DI CARNEVALE

LE PRINCIPALI MASCHERE ITALIANE

PULCINELLA - Originario di Napoli, insieme ad Arlecchino è la più famosa delle maschere. E' un personaggio allegro, ma qualche volta anche triste. Poca voglia di lavorare e molta di divertirsi, è occupato a cercare sempre soluzioni per raggiungere questo suo obiettivo. Come molti altri, è un servo in tutte le commedie.

COLOMBINA - La più famosa fra le servette. Ha origine a Venezia. A volte viene rappresentata anche come figlia di Pantalone, a volte come moglie di Arlecchino è sempre un personaggio di contorno nella Commedia dell'Arte ma importantissima perchè saggia e maliziosa allo stesso tempo.
GIANDUJA - La maschera torinese. Non è molto vecchia come maschera, nasce nell'800 e fu subito adottato dai piemontesi che vedevano riflesso in lui il loro spirito arguto, il desiderio di libertà accompagnato a tanto buon senso. PANTALONE - Molto serio, figura del commerciante veneziano attaccato al denaro, brontolone, viene sbeffeggiato, proprio per la sua serietà, da Arlecchino, Brighella e soci.
BRIGHELLA - Nella Commedia dell'Arte (alla quale appartengono tutte le maschere) Brighella fa la parte del servo furbo. Più furbo di Arlecchino che, pur cavandosela sempre, è un ingenuo, Brighella è un vero maestro d'intrighi organizzati allo scopo di farsi beffe di Pantalone o per agevolare l'amore contrastato di tante giovani coppie. BRIGHELLA - Nella Commedia dell'Arte (alla quale appartengono tutte le maschere) Brighella fa la parte del servo furbo. Più furbo di Arlecchino che, pur cavandosela sempre, è un ingenuo, Brighella è un vero maestro d'intrighi organizzati allo scopo di farsi beffe di Pantalone o per agevolare l'amore contrastato di tante giovani coppie.


ARLECCHINO - originario di Bergamo, da molti secoli una delle maschere preferite. Arlecchino è il simbolo stesso del Carnevale. Furbo ma anche ingenuo, Arlecchino sembra soccombere di fronte alla prepotenza dei suoi padroni, ma alla fine riesce sempre ad avere la meglio e a raggirare chi aveva tentato di metterlo in difficoltà. Essendo povero, la sua maschera è tutta colorata perchè fatta con ritagli di stoffa presi qua e là. BALANZONE - Come Pantalone è un personaggio fondamentalmente serio, ma più facilmente di lui si allontana dalla serietà per assumere un aspetto ridicolo che viene ridicolizzato dai servi furbi. E' un Dottore.




STENTERELLO - Tipica maschera fiorentina. Uomo intelligente e scaltro, ama i giochi di parole ed è noto anche per la sua grande umanità che fa sì che Stenterello accetti con grande filosofia tutte le cose che le sue avventure gli mettono di fronte. Umorista schietto, spesso diventa acido coi potenti.
TARTAGLIA - Origine veronese. Servo balbuziente, su questa caratteristica costruisce tutta la sua comicità. per esempio può accadere che, parlando di Pantalone, dica co-co-co in modo tale che non si capisca se questo è cornuto o contento. Il pubblico ride e sghignazza.

lunedì

22 febbraio 2009 - I sentieri di Varenna, ovvero "Il viaggio più lungo è quello dentro se stessi!"

Una massima cosi' profonda potrebbe assurgere ad archetipo del nostro blog, ed e' stata naturalmente (in British language: "naturally", not "of course") enunciata da un pensoso Salvo sullo spiazzo della chiesa di Perledo a picco sul lago.
Molto piu' prosaicamente, si avvicinava l'ora del pranzo e forse a stimoli gastrici e' dovuta tale esternazione.. mah!

Bella giornata anche se un po' velata, non abbiamo potuto godere appieno gli splendidi panorami del centro lago, breve passeggiata per gli antichi sentieri che salgono da Varenna e toccano Perledo e le sue frazioni: Vezio con il suo castello (chiuso perche' inverno), Campallo, Regolo, Bologna, Gisazio, Regoledo, Cestaglia, Gittana.

Per una volta tralascio la cronaca spicciola ma mi soffermo sulla nostra raccolta di tipi umani, incontrati via via per sentieri e contrade, che si e' arricchita ieri di importanti presenze: come dimenticare l'arzillo vecchietto con cappellino del CEPU che ci ha "allietato" il frugale pranzo con la sua personalissima e incomprensibile weltanschauung?

Oppure i simpaticissimi esponenti del circolo ACLI di Gittana, espressione di una ormai purtroppo dimenticata educazione, civilta'e rispetto?

Per chiudere, alcune testimonianze fotografiche.






Alla prossima!
Mario

domenica

GITA SOCIALE A VARENNA - 22 FEBBRAIO 2009

Breve riassunto, o meglio brevi notaelle sulla gita a cura del dorico.Visto che i blog si sprecano in questo periodo ed i ragazzi si stanno dando sotto alla grande.

Bene, la gita di questa domenica è stata molto tranquilla adatta a bambini,il mio vecchio amico Insubrico direbbe per alunni dell'asilo a gamba zoppa, ma lui è un po' esagerato.

Quindi, si parte da Porta Garibaldi, gli orari ed i treni per Varenna sono completamenti cambiati, noi avevamo nel cuore il treno delle 09:15 da Centrale che comodamente ci portava in un battibaleno a Lecco e poi 'Trenino Svizzero' per le fermate intermedie.

Questa volta abbiamo preso due treni locali sia verso Lecco che dopo, in altre parole abbiamo fatto tutte le fermate della tratta, insomma non ci siamo fatti mancare nulla!


Durante il viaggio abbiamo modo di decidere il percorso della passeggiata, concateniamo alcuni sentieri per effettuare un giro di un certo interesse da Varenna e per Varenna.



All'arrivo alla stazione siamo gli unici a scendere, in effetti ormai siamo in tarda mattinata, prendiamo le nostre cartine stilizzate e partiamo!

Il tempo è bello , solo una leggera foschia, ma si riescono a vedere i punti salienti del panorama lacusttre con alcuni posti già frequentati in precedenza.

Come detto in apertura il sentiero è molto agevole, direi che può essere tranquillamente affrontato senza preoccupazioni di sorta, inoltre si toccano alcuni punti panoramici che fanno godere un bellissimo panorama sul lago.


Nel dettaglio abbiamo toccato quasi tutte le frazioni del Comune di Perledo, ce ne sono tante, tutte sparse sul territorio e vicine tra loro.



Arrivati ad ora di pranzo, siamo nella frazione di Bologna, qui scorgiamo una insegna che riporta scritto 'Circolo Bolognese', peccato che sia chiuso, a questo punto troviamo un indigeno che ci indica un ristorante a Gittana, lodando molto il cuoco, e ci conferma che da li alle altre frazioni non troveremo nulla da mangiare.La cosa non ci preoccupa molto, siamo attrezzati del nostro, il prode Mariettonostro ci aveva allertati di preparare i panini di scorta.


Lasciamo Bologna, c'era un bel balcone vicino alla Chiesa, ma tirava vento, ci rechiamo alla seguente frazione e riusciamo ad individuare la chiesa con annesso slargo e panchine, qui ci sediamo per consumare il nostro pranzo.La sosta viene allietata dall'arrivo di un vecchietto locale che ci racconta della sua vita e non risponde quando gli facciamo delle domande, la sordità è una brutta bestia.Riusciamo a sapere, da lui che c'era, che il Re è stato mandato via e che le leggi fatte dal Fascio sono state tolte tutte, dopo questa lezione di 'la storia siamo noi' salutiamo e continuiamo il nostro giro.Dopo poco eccoci a Gittana, qui troviamo il Circolo ACLI aperto, e ci concediamo un bel bianco.Il cirolo è pieno, ci sono tre persone che passano il pomeriggio domenicale in compagnia, facciamo amicizia e chiediamo di altri percorsi e sentieri della zona. Con dovizia di particolari, anche biografici, ci aggiornano e ci invitano a ripassare a primavera inoltrata quando la vita del Circolo sarà in piena attività: cene a base di polenta e costine, tombole etc.Ciccio vorrebe chiedere se hanno il sito web, per fortuna non lo fa, comunque i nostri anfitrioni ci danno il numero di telefono del presidente per tenerci in contatto e per poter avere notizie sull'organizzaione, che bello siamo tornati ai tempi di quando non c'era inernet!!!Da Gittana a Varenna la strada è breve, in circa venti minuti siamo arrivati, la cosa da notare è che passiamo da un paio di balconi con vista sul lago e dall'altra parte scorgiamo il Grona, il Crocione e Menaggio.Che posti!A Varenna ci concediamo una breve passeggiata dauntaun e un caffè in locale carattersitico.Ormai siamo in dirittura per il treno di ritorno, questa volta siamo fortunati, prendiamo il regionale che nn effettua fermate intermedie se non a Lecco e Monza, in un battibaleno siamo a Centrale.Dimenticavo, mentre eravamo a Varenna, è passato un convoglio d'epoca, formato da una locomotiva a vapore e due carrozze anni '50, chissà come e quando organizzano queste gite 'nel tempo'.Bene, per questa volta mi fermo qui, un salutone!!!

Per altri scenari vi suggerisco di dare un occhio ai 'blog gemelli'blog
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venerdì

20 FEBBRAIO 2009 - LA CITTA' CHE SALE

Il programma della manifestazione

LA CITTÀ CHE SALE réflexion de façade spettacolo di danza aerea ispirato a "La città che sale" di Umberto Boccioni Iago Studio; Compagnie Retouramont - coreografia Geneviéve MazinPalazzo Marino, piazza della Scala 20 febbraiotre repliche alle ore 12.00, 16.00, 21.00



Il commento di un partecipante
Manifestazione in occasione delle celebrazioni del centenario del Futurismo.Questa volta siamo in Piazza della Scala per visionare un'interpretazione del quadro di Boccioni.Gli artisti anzi le artiste, sono state molto brave, lo spettacolo direi circense, ma tutto sommato interessante.Ciaooo



Un piccolo approfondimento culturale!
U. Boccioni, La città che sale ( 1910-1911)
Le forze umane e materiali che popolano la nuova città futurista non sono più solo attraenti spettacoli di colori e gioiose resse festanti. Nella "Città che sale" c'è vera tensione, esasperato sforzo per dare propulsione ad un nuovo ambiente di vita. Tutto è emblematico nel quadro: di un espressionismo simbolico e pregnante. Sono quasi potenze invisibili quelle che cavalcano i cavalli imbizzarriti - bestie inferocite - scatenanti un turbine che con furia travolgente crea vortici, dislocando e infiammando corpi e criniere. E' uno stato di angoscia quello di Boccioni, scaricato come un peso insopportabile......La nuova città che sale trasformando il suo volto ordinario, scatena anch'essa forze nascoste, quelle di un lavoro febbrile che non dà più spazio ad una falsa quiete.
I fitti pali geometrici paralleli delle impalcature dei palazzi in costruzione, al margine di una lotta sfrenata contro una massa turbolenta, rappresentano la parte lucida che osserva una trasformazione epocale. E' uno dei quadri più esasperati della pittura del nostro tempo,perché in esso tutto è lotta. La società del primo '900 riconoscerà in essa un proprio stato d'animo.
Il quadro di Boccioni.

giovedì

19 FEBBRAIO 2009 - GIOVEDI' GRASSO - TEMPO DI CARNEVALE

Il carnevale è una festa che si celebra nei paesi di tradizione cristiana (ed in modo particolare in quelli di tradizione cattolica).
Tradizionalmente nei paesi cattolici, il Carnevale ha inizio con la Domenica di Settuagesima (la prima delle sette che precedono la Settimana Santa secondo il calendario Gregoriano); finisce il martedì precedente il Mercoledì delle Ceneri che segna l'inizio della Quaresima. La durata è perciò di due settimane e due giorni.
Il momento culminante si ha dal Giovedì grasso fino al martedì, ultimo giorno di Carnevale (Martedì grasso). Questo periodo, essendo collegato con la Pasqua (festa mobile), non ha ricorrenza annuale fissa ma variabile.

Per questo motivo i principali eventi si concentrano in genere tra i mesi di febbraio e marzo.
Per la Chiesa cattolica il Tempo di Carnevale è detto anche Tempo di Settuagesima. Essa considera il Carnevale (Settuagesima) come un momento per riflettere e riconciliarsi con Dio. Si celebrano le Sante Quarantore (o carnevale sacro), che si concludono, con qualche ora di anticipo, la sera dell'ultima domenica di carnevale.
I festeggiamenti si svolgono spesso in pubbliche parate in cui dominano elementi giocosi e fantasiosi; in particolare l'elemento più distintivo del carnevale è la tradizione del mascheramento.
Benché facente parte della tradizione cristiana, i caratteri della celebrazione carnevalesca hanno origini in festività ben più antiche che, ad esempio nelle dionisiache greche e nei saturnali romani, erano espressione del bisogno di un temporaneo scioglimento degli obblighi sociali e delle gerarchie per lasciar posto al rovesciamento dell'ordine, allo scherzo ed anche alla dissolutezza.
La parola carnevale deriva dal latino "carnem levare" ("eliminare la carne"), poiché anticamente indicava il banchetto che si teneva subito prima del periodo di astinenza e digiuno della Quaresima.

martedì

La vasca del giovedì e la cultura del venerdì

Milano, 17 febbraio 2009


Ciao
Vi volevo ricordare che questa settimana ci sono due appuntamenti.
La vasca del giovedì e la cultura del venerdì.
Nel dettaglio:
20090219 vasca in centro DETTAGLI A
20090220 Piazza Scala per serata Futurista DETTAGLI B


DETTAGLI A
Come di consueto il giovedì è tempo di vasca!
Ci si vede
il giorno 19/02/2009
alle ore 18:50
presso la Galleria Vittorio Emanuele II, davanti al negozio della Ricordi.
R.S.V.P. tramite SMS, di giorno non sempre posso accedere al web


DETTAGLI B
Serata culturale all’insegna delle commemorazioni in occasione dei Cento Anni del Futurismo.
Quindi direi
Ci si vede
il giorno 20/02/2009
alle ore 19:00
presso la Galleria Vittorio Emanuele II, davanti al negozio della Ricordi
Happy hour, speriamo che Carlo ci dia un buon suggerimento, o panino veloce al Panino Giusto in Piazza Beccarla.
LA CITTÀ CHE SALE réflexion de façade
spettacolo di danza aerea ispirato a "La città che sale" di Umberto Boccioni
Iago Studio; Compagnie Retouramont - coreografia Geneviéve Mazin
Palazzo Marino, piazza della Scala 20 febbraio
tre repliche alle ore 12.00, 16.00, 21.00
www.comune.milano.it/futurismi
R.S.V.P. tramite SMS, di giorno non sempre posso accedere al web
Un salutone
ildorico

APPROFONDIMENTI
Se vuoi vedere vecchie organizzazioni, consulta il blog
http://ildorico.blogspot.com

lunedì

15 Febbraio 2009 - Da Brunate alla Baita Carla

E finalmente organizziamo un'uscita gastronomica: con la scusa di dover fare una passeggiata per raggiungere il rifugio ci armiamo di scarponcini da trekking, ma il nostro vero obiettivo e' solo la polenta oncia!
Ma andiamo con ordine: primo ritrovo in Cadorna dove Canio arriva con congruo anticipo (vedere l'ora nella foro seguente),


poi in Bovisa con il nostro amico del fritto e - una volta riunito il gruppo - chiacchieriamo amabilmente fino a Como. Qui saliamo sulla funicolare ("The Funicular")


che ci porta a Brunate e poi a piedi saliamo a San Maurizio. La bellissima giornata di sole ci permette di ammirare il panorama dal Faro Voltiano: oggi e' aperto e, dopo contrattazione sul prezzo d'ingresso, saliamo fino in cima per le foto di rito.







Riprendiamo il cammino (c'e ancora tanta neve!) e in breve arriviamo alla Baita Carla: qui non ci facciamo mancare nulla - oltre alla polenta di prammatica: basta vedere la faccia felice di Canio...






Nel pomeriggio rientriamo a Como con vasca pomeridiana in centro e ottima cioccolata corroborante.



Alla prossima!
Mario

Dimenticavo: Canio e' ancora alle prese con le magie tecnologiche della macchina fotografica nuova. Questa infatti funziona sempre, ma il nostro prode e' talvolta un po' perplesso...

sabato

POMERIGGIO METROPOLITANO - 14 FEBBRAIO 2009

Ciao, anche questa volta un aggiornamento sui pomeriggi metropolitani!Vasca in centro con visita ai gangli pulsanti milanesi, quindi Piazza Duomo, Rinascente,Via Montenapoleone e Piazza San Babila.



Con ordine, ci si vede in Galleria Vittorio Emanuele II come al solito, questa volta non c'è Ciccio, per vari motivi non siamo riusciti a contattarlo.Ci facciamo una bella passeggiata per le vie secondarie il Corso Vittorio Emanuele, scansando il pienone del sabato, e ci godiamo in questo modo le strade più tranquille, ma alla fine non resistiamo ed eccoci dirigersi verso Piazza San Carlo.
Qui, ci concediamo un gustoso caffè con panna nell'omonimo caffè e poi via verso San Babila.Che dire, breve sosta davanti ad un negozio che riporta sulla vetrina uno slogan, diventa modello per un giorno, dentro un fotografo ed una statuaria bionda in attesa di qualche 'modello' non professionista, con Mario pensiamo subito a Romeo, la prossima vasca ci possiamo fare un pensierino!!!

Dopo queste considerazioni ci rechiamo in Montenapo, alla faccia, piena di gente, non si riesce a camminare, ripieghiamo quindi verso Piazza Meda e poi ci viene in mente una notizia che ci aveva dato illibanese l'ultima volta, che alla Rinascente c'è un reparto alimentare dove si trovano bottigliette d'acqua a nn eruo, ci viene la curiosutà di verificare.


Entriamo nel grande magazzino , che è pieno come un uovo, andiamo al repato alimentare e ci godiamo la merce esposta negli scaffali, qui Mariettonostro non si comporta troppo bene nei confronti del dorico, infatti cita vecchie avventure non troppo piacevoli, ed ho detto tutto!Alla fine troviamo l'acqua, sono delle bottiglie da collezione in ricordo della campagna presidenziale del neoeletto Obama, della provenienza dell'acqua però non riusciamo ad appurare se non un generico 'Beverly Hills', un po' vago!


Come vedete, pomeriggio un po' mondano, fino ad ora, ma alla fine colpo di cultura, torniamo sulla Piazza del Duomo e per l'esattezza in Piazzetta Reale, dove assistiamo quasi per tutta la durata, allo spettacolo di luci organizzato in commemorazione dei Cento Anni della nascita del Futurismo, devo dirvi molto bello!


Per la precisione:LUCI FUTURISTE “maree multicolori e polifoniche”proiezioni, live-painting, colori, luci, attori +IL SUONO DELLA GUERRA DEI SUONI Eccoci arrivati al termine del pomeriggio, dopo la nostra bella dose di freddo, prendiamo la strada di casa!Alla prossima!!!

domenica

IL MARE IN TAVOLA - 08 FEBBRAIO 2009

Ciao
di seguito un piccolo reportage sulla cucina povera a base di pesce azzurro.
Il nostro pranzo si articola in questa maniera.
Pesce azzurro, alici, per la precisione, e seppie.
Andiamo con ordine.
Antipasto
Alici marinate
Primo
Spaghetti conditi con sugo di alici e pan grattato.
Secondo
Seppie al forno.
Per le ricette, se vi servissero, sarò lieto di fornirle.
ciaooo
Ildorico