lunedì

Appunti di viaggio: Viggiù - Monte Orsa - Monte Pravello - Porto Ceresio



Tranquilla scampagnata da pro-loco ( bambini ed anziani fatevi avanti !!! ) .
Questa volta si cambia mezzo di trasporto, usiamo la borghese automobile. Partenza puntuali 8:30 da via Foppa, 16 e vai, vai, vai ... ( come diceva il navigatore con voce sexi di Mario ).
Sotto la guida impeccabile del nostro navigatore umano cioè Chenio che faceva a gara con l'altro navigatore, quello elettronico di Mario con una voce sicuramente più interessante ( maliziosa a tratti 'pornografica' ) ci incamminiamo ed arriviamo a Viggiù sani e salvi ... subito troviamo le indicazioni per Monte Orsa e dal paese ( non abbiamo visto la caserma dei famosi omonimi pompieri ) dopo la rituale pausa caffè cominciamo la dolce salita.
Fedeli alle abitudini del circolo sbagliamo strada e giungiamo invece alla chiesa di .... dove un indigeno ci indica un altro sentiero per raggiungere il nostro obiettivo cioè Monte Pravello.
La parte iniziale è molto semplice e solo successivamente nel tratto finale la salita è più ripida ma lo sforzo e breve ( 30 min. circa ).
Senza rendercene conto con il nuovo sentiero sfondiamo il confine con la Svizzera infatti non appena giunti in 'vetta' troviamo il segnale di confine nazionale con l'Italia.
Dopo le foto di rito ci raggiungono altri passeggianti compresi bambini, vecchi, etc.. la pro loco appunto .... cerchiamo un posto per mangiare nelle vicinanze e di nuovo oltrepassiamo il confine. Dopo un tratto nella boscaglia raggiungiamo un punto panoramico e consumiamo i nostri panini.
Torniamo alla vetta e durante il cammino mi accorgo che ai nostri piedi ci sono tantissime piantine di fragole selvatiche, ecco un ottimo dessert !
Per il ritorno seguiamo il sentiero previsto inizialmente che corre lungo le fortificazioni della linea Cadorna con le grotte costruite sulla roccia e le postazioni per le mitragliatrici ( vedi foto ). Discesa a Viggiù, pausa bianco in paese e trasferimento a Porto Ceresio ( sempre con l'ausilio nel navigatore di Ancona ) quindi gelato: ancora una volta la famosa gelateria tanto decantata da Chenio e chiusa.
Passeggiata sul lungo lago e rientro a Milano.
Oggi non sono tanto in vena quindi aspetto con ansia i commenti degli altri partecipanti che vi invito a leggere.
vai, vai , vai ....

mercoledì

10 Giugno: Viggiù - Monte Orsa - Monte Pravello - Viggiù

Appuntamento:
Sotto casa del ‘GRANDE CHENIO’ alle ore 08:30 (Per info mail al ‘GRANDE CHENIO’)

Andata:
In auto, equipaggio nr 1, con Mario


Ritorno:
In auto, equipaggio nr 1, con Mario

Pranzo: Al sacco
Difficoltà: Facile

Programma di massima:
Itinerario 2 Viggiù - Monte Orsa - Monte Pravello - Viggiù
Il percorso si sviluppa all’interno dei confini della Comunità Montana della Valceresio.

Distanza: 7 km

Dislivello: in salita 500 m circa da Viggiù fino al Monte Pravello.

Quota massima: 1015 m s.l.m.

Tempo di percorrenza: circa 4 ore. A questo tempo bisogna aggiungere il tempo di visita alle fortificazioni variabile in base alla propria curiosità, interessi e capacità individuali.

Segnavia: giallo rosso (Linea Cadorna).

Periodo consigliato: la primavera è sicuramente il periodo più adatto, la vegetazione non si è fatta ancora invadente, in autunno se da una parte la caduta delle foglie facilita l’individuazione dei manufatti all’interno dei boschi dall’altra si possono trovare fastidiosi accumuli di fogliame all’interno dei camminamenti che possono mascherare insidiosi buchi.

In inverno le giornate corte e il pericolo del ghiaccio sui sentieri consigliano di prestare particolare attenzione a queste escursioni, per quanto riguarda l’estate la vegetazione rigogliosa può ostacolare la visita ad alcuni manufatti.

Equipaggiamento: pedule leggere.

Principali manufatti: complesso delle batterie e osservatori del Monte Orsa, sistema fortificato tra il Monte Orsa ed il Monte Pravello.

http://www.provincia.va.it/lineacadornavarese/it/itinerario2/scheda_tecnica.htm


Descrizione:
Dall’abitato di Viggiù lungo la strada principale di attraversamento seguiamo le indicazioni per la località Sant’Elia che ci conducono lungo strette viuzze, usciamo dal paese costeggiamo il torrente Poaggia che attraversiamo sulla sinistra tramite un ponte in corrispondenza del quale possiamo conoscere alcune caratteristiche del Monte Orsa grazie ad un pannello didattico.

Dopo due chilometri circa incontriamo un bivio, a destra una carrozzabile in ascesa, strada militare rimodernata, diretta al Monte Orsa, se invece andiamo diritti raggiungiamo la chiesa di Sant’Elia. Ricordiamo che per chi viaggia in autobus la partenza obbligata è in corrispondenza di Viggiù centro, i più fortunati dotati di automobile possono proseguire; salendo in direzione del Monte Orsa ad un certo punto la rotabile diviene sterrata e su di un tornante troviamo un cartello giallo indicante la salita a piedi al Monte Orsa (per la quale occorrono circa 45 minuti), possiamo lasciare qui l’auto oppure proseguire oltre fino a quando al bordo della strada non incontriamo un’area di sosta, verso valle troviamo uno spiazzo da cui cominciamo a percorrere una trincea dotata di camminamenti aperti e in caverna oltre che diverse piazzole per artiglieria. Finita la visita di questo camminamento fortificato dobbiamo tornare sui nostri passi verso l’area di sosta e riprendere la strada che ci conduce alla vetta del monte dove campeggia una grossa antenna.

Da qui comincia la nostra visita tenendo conto del fatto che le fortificazioni attorno al Monte Orsa si distribuiscono in planimetria secondo uno schema triangolare con i lati immaginari diretti SN, WE, NS, tra la quota 827 e 970 m s.l.m. Alla destra della strada si trova l’accesso al primo complesso fortificato sotterraneo. Si ricorda che la visita alle porzioni sotterranee dei manufatti è realizzabile a proprio rischio e pericolo, una parte dei manufatti è ben conservata e sicura mentre altre aree nascondono insidie di varia natura. Attenzione!

Torniamo sui nostri passi e scendiamo lunga la strada militare fino a trovare un bivio sulla sinistra, la mulattiera ci conduce ad una porticina, accesso ad un altro complesso sotterraneo di fortificazioni e ad una mulattiera che oltre la batteria in caverna conduce in cresta con una dolce salita fino alla vetta del Monte Pravello (1015 m). Lungo la cresta si trovano trincee, postazioni per mitragliatrici e ricoveri a formare un dedalo di opere fortificate, costruite in maniera tale da sfruttare l'andamento naturale della cresta strapiombante sul lago e i contrafforti naturali. Laddove è stata necessaria l’opera dell’uomo si è utilizzato come materiale da costruzione del calcare locale che ha contribuito in maniera decisiva alla mimetizzazione delle opere murarie.

Sempre in direzione della vetta del Pravello incontriamo delle scale e alcune gallerie, scendendo alla mulattiera verso sinistra si trovano camminamenti e postazioni per mitragliatrici. Seguendo un sentiero in ghiaia in discesa incontriamo postazioni per artiglieria, batterie in caverna, postazioni per mitragliatrici e trincee che portano alla strada militare bitumata proveniente da Viggiù praticata all’andata.

Per la via del ritorno possiamo evitare di ripercorrere la cresta ma possiamo scegliere l’ampia mulattiera che scende dolcemente a ridosso delle postazioni mirando alla grande antenna della vetta del Monte Orsa e da qui a valle.

Meteo:

TENDENZA PER DOMENICA 10 E LUNEDÌ 11 GIUGNO 2007

Domenica poco nuvoloso o velato in pianura, irregolarmente nuvoloso sui rilievi. Rovesci e temporali sparsi su Alpi e Prealpi. Temperature minime in lieve aumento. Venti da deboli a moderati occidentali. Lunedì da poco nuvoloso a nuvoloso, con precipitazioni sparse su Alpi e Prealpi. Temperature stazionarie. Venti sudoccidentali

http://www.arpalombardia.it/meteo/bollettini/bolmet.htm