domenica

APPUNTI DI VIAGGIO - ALLA SCOPERTA DELLE CANTINE DEL ROSSO CONERO

Ancora mi ricordo, era il 29 agosto 2008, il dorico, Ugo e Nicoletta decidono di andare a visitare alcune cantine di produttori del Rosso Conero, il prode Max, Don King è impegnato e gli altri amici o sono via o in viaggio per rientrare alle base del nord.Il dorico, ha come suo produttore di fiducia, la cantina Moncarrese, a seguire vengono individuate quella del Marchese Leone-Diotiguardi ed una denominata La Fattoria.I nomi sono volutamente storpiati per evitare pubblicità.
Si decide di partire dalla più lontana e, a memoria del dorica quella che non effettua degustazione, quella Moncarrese.
Si parte, alla guida Nicoletta, in posizione di navigatore ildorico e pronto ad ogni evenienza Ugo.
Assenti giustificati Max Don King, Antonella e Roberta, le amiche di Max, e Luana.
Arriviamo alla cantina e aspettiamo il nostro turno, e la signorina riconosce ildorico come cliente e si appresta a spiegare i prodotti presenti.
I vini sono dei verdicchi dei castelli di Jesi, attenzione a non fare confusione, dei vini dell'ascolano, un saluto ai cugini, e finalmente il Rosso Conero, in versione base e riserva.La spiegazione è articolata e devo dire molto approfondita, ma il fatto di non degustare ci immalinconisce.A questo punto ildorico, gioca il tutto per tutto, e chiede se è possibile effettuare una degustazione, la ragazza risponde affermativamente ed i nostri si preparano alla beva.Naturalemente i riserva non si toccano, ma non fa nulla.Si parte con un vino bianco dell'ascolano, il pecorino, non male, ma noi siamo qui per il verdicchio e per il Rosso Conero, non ci facciamo intenerire.Finalmente arriviamo al verdicchio, denominato Case Rotte, e qui ci fermiamo a centellinare le gocce, non c'è storia, siamo veramente ad un buon prodotto.
Aspettiamo con ansia i rossi, la ragazza parte con un prodotto non troppo forte, un Lacrima di Morro d'Alba in purezza, e qui noi facciamo l'ola, vino rosso da abbinare senza problemi ad un bell'arrosto di pesce ed anche ad una bella fritturina dell'adriatico, non calamari e gamberi, questa lasciatela ai profani.
Alla fine, ecco il Rosso Conero superiore, qui ci fermiamo, beviamo goccia a goccia per far durare più a lungo il liquido versato, ma alla fine dobbiamo terminare, fra un po' si chiude. Siamo alle ordinazioni, ildorico ed Ugo se ne escono con un po' di bottiglie, Nicoletta, con la scusa che deve fare dei regali, cala la scala reale all'asso, e sbanca prendendo le riserve a quattro a quattro e finendo con il verdicchio dei castelli.
La ragazza, entusiasta dell'ordinazione ci fa uno sconto sull'acquisto e proprone a Nicoletta di diventare socia della cooperativa vinicola.
Insomma, l'auto è completa, scatoloni di bottiglie in ogni dove, carichi e contenti partiamo per la prossima cantina.Data l'ora decidiamo di scartare la Cantina La Fattoria e ci rechiamo al quella del Marchese Leone-Diotiguardi.
Il percorso è tranquillo, la velocità di crocera rispetta tutti i limiti del codice della strada.Bene , arriviamo alla Cantina del Marchese e qui, senza nemmeno troppo tergiversare, l'oste ci mette davanti cinque bicchieri di Rosso Conero di diverse qualità, rigidamente ' a salire', nel senso dal vino base fino a quello più strutturato , e noi che facciamo, gustiamo e beviamo.


L'unico rammarico è che una banda di napoletani, più inclini alla ricerca al prezzo della bottiglia che alla qualità disturba enormemente la nostra degustazione.Ma, anche in questa procellosa situazione Nicoletta se ne esce con una ordinazione, sempre perchè deve fare dei regali e deve fare bella figura, da guinnes.
Dopo l'ordine, l'oste regala a Nicoletta una serie di bottiglie a piacimento, spiazzando i napoletani, e sperando in cuor suo che la banda abbandoni presto il negozio.Carichiamo l'auto, che in modo ubbidiente prende la strada di casa carica di tutti quei cartoni di vino.
Bene, è fatta, ci apprestiamo a rientrare, ma peccato essere partiti tardi nel pomeriggio, sennò un'altra cantina ci sarebbe stata eccome!!!
ciaooooooooooo
P.S.- Peccato per le foto, ho dovuto inserire solo quelle di repertorio.

APPUNTI DI VIAGGIO - CENA SOCIALE FINE AGOSTO 2008

Il geometra sponsorizza un posticino sistemato alle falde del Monte Conero, molto alla buona, ma dove si mangia rustico e casalingo. A qul punto i pochi presenti in quel di Marcelli, decidono di non perdere l'occasione per una cena di fine estate.
Tanti gli assenti, peccato, Antoenlla e Roberta, Luana, la brigata romana che fa riferimento ad Albion e Valerio e tanti altri.Alla fine, comunque si recuperano una decina di presenze e l'organizzazione comincia.A dire il vero un po' in ritardo, il prode Max ci ha un po' contagiato, infatti la matina del giorno stabilito, eravamo a corto del numero di telefono ed il nuemro di presenti era vago.
Alla fine Ugo, con un colpo di mano su internet, il vecchio e casalingo elenco telefonico aveva fallito, trova il numero di telefono e si accinge alla prenotazione, che viene un po' messa in discussione dall afatidica domanda: 'volete mangiare dentro o fuori?'
Insomma, fuori è un po' freddo, ma dipende dal tempo, che volete farci, se fa freddo fa freddo se fa caldo fa caldo, questo assioma non mi è nuovo!.
Sfidando il TG3 Marche, prenotiamo e chi s'è visto s'è visto.La cena scorre secondo i binari della tradizione, saltiamo l'antipasto di affettati, e ci concentriamo sulle tagliatelle al ragù e ravioli al ragù o al pomodoro.Non facciamo prigionieri


Secondo una bella grigliata di carne rinforzata da una porzione di salciccia, il Jiant è l'artefice di questa scelta.Devo confessare che fa freschino, lo deduca dal fatto ceh Max mette il maglione, devo dire che anche allo Sferistereo di Macerata l'ho visto seguire l'opera senza maglione, qui si vede che fa veramente freschescolino.Impavidi tiriamo al dolce fatto in casa e poi gran finale un bell'amaro regionale con ghiaccio.
Alla fine, come nella migliore tradizione, prigionieri non ne facciamo, ed il commento di tutti è positivo.
Dimenticavo, naturalmente l'argomento di discussione della serata è stato vario, ma Ugo , Manfred ed il sottoscritto hanno ampiamente raccontato della loro uscita podistica, vedi il link apposito:
http://www.curiosandi.com/2008/08/appunti-di-viaggio-passggiata-ludica.html

Mentre Nicoletta ha ricordato che, dovendo fare dei regali importanti, voleva sappere dove trovare del buon Roso Conero, e qui ognuno ha detto la sua, suggerimenti di tutti i tipi e colori.La decisone è presa, gita enologica, nel senso di reperimento delle bottiglie giuste, per i giorni a seguire, potete, seguendo il link
Bene, anche qusta è fatta!
caiooooooooo

APPUNTI DI VIAGGIO - PASSEGGIATA LUDICA

Brevi note su di questo inedito, infatti a suo tempo c'erano state diverse uscite podistiche finalizzate al raggiungimento di Loreto, con annessa visita alla Madonna Nera.Non si tratta proprio del pellegrinaggio mariano per eccellenza
http://www.curiosandi.com/2008/03/macerata-loreto-2008.html
ma nel nostro piccolo, va bene anche questo.



Ed infatti, anche quest'anno Robetrta, Max e qualche altro hanno efettuato il pellegrinaggio annuale.Un avolta, se non ricordo male abbiamo anche avuto un'esperienza ciclistica con Max, trappolò, Mauretto ed il dorico.Questa è la prima volta che i nostri effettuano una gita diversa, nel senso niente pellegrinaggio e nemmeno gita sul Monte Conero con relativo smarrimento del sentiero o rientro sfruttando la luce delle stelle!Ma queste sono altre storie!


Quindi appuntamento presso il dorico alle 08:30, Nicoletta ci ha detto la sera prima che ci avrebbe raggiunto durante il percorso o preceduto, doveva decidere.Lungo mare fino a Numana e poi taglio verso il Taunus, qui Manfred chiede dei dettagli tecnici sul contapassi con cui Ugo , di volta in volta, ci tiene aggiornati sulle distanze / tempistiche.Non ricordo bene la domanda e nemmeno la risposta, se uno dei ragazzi volesse aiutarmi, ne sarei ben lieto.Dopo il Taunus, puntiamo verso il Coppo e poi , sempre in costa, arriviamo nei pressi del Fiume Musone per poi rientrare a Marcelli.

Bel giro, secondo i nostri calcoli circa otto chilometri, a dire il vero secondo il contapassi di Ugo, in una bella mattina nemmeno troppo calda,Prima o poi lo rifacciamo, peccato per gli altri: Max assente giustificato, doveva finire un lavoro;Nicoletta ci ha preceduto nel giro; Roberta ed Antonella erano in vacanza; gli altri già rientrati nei propri appartamenti!

APPUNTI DI VIAGGIO - ALLA SCOPERTA DELL'ENTROTERRA - MATELICA

Gita a Matelica e Castelraimondo


Anche questa volta un piccolo accenno alle bellezze dell'entroterra marchigiano, per essere sinceri provincia di Macerata.La gita si è svolta in una calda e bellissima giornata di agosto nell'entroterra maceratese con visita a Castelraimondo, famoso per l'infiorata, e la città di Matelica.La rpima, è un piccolo borgo con tanto di stazione sulla linea Civitanova - Albacina e un rudere che ricorda il toponimo castellano.
Matelica, ve la consiglio caldamente è una bella cittadina piena di monumenti e musei da visitare.In questa occasione c'era la mostra sui Piceni, degna di nota.Ora un breve sguardo alla città.Piazza principale intitolata al più illustre cittadino, Enrico Mattei, non ho notizia della denominazione precedente, ma penso che una volta le strade si chiamavano Via Roma, i Corsi Vittorio Veneto, i Viali della Vittoria e le Piazze Trento e Trieste.




Bella la loggia delgi Ottoni e la mirabile fontana posta al centro, peccato che per un bizzarro gioco di viabilità sembra una meta di un circo romano.Non mi dilungo sui musei, il civico ed il Piersanti, che custodisce uno prezioso reperto archeologico dove su pietra è riportata la volta celeste, una volta la sapevano lunga.
Ma adesso viene il pezzo forte, c'è una mirabile enoteca comunale, quetsa si che è civiltaà, dove si possono degustare ed acquistare i vini locali, naturalmente il verdicchio di Matelica, mi raccomando da non confondere con quello dei Castelli di Jesi.Il dorico si permette una sosta all'enoteca ed assaggia una serie di cinque verdicchi in sequnza, non posso dire i nomi, sarebbe pubblicità, ma alla maniera del Camilleri posso sempre provare a storpiare i nomi, ed ecco che a mio avviso il Canversano, lo metto in testa alla classifica!Vince a mani basse, dovete provarlo, mi raccomando.Ed ora alla prossima avventura.un salutone

Dimenticavo, anche questa volta occorre l'aiuto di Silvia e de IlCompagnogiorgio per tradurre la lapide!

giovedì

OMAGGIO AL PARCO DEL CARDETO ANCONA- AGOSTO 2008

Un simpatico omaggio al Parco del Cardeto di Ancona



Una foto di alcuni anni fa



Logo del Parco

APPUNTI DI VIAGGIO - SECONDA PUNTATA - BICICLETTA CHE PASSIONE 15 AGOSTO 2008

GITA CICLISTICA DA PESCHIERA DEL GARDA A DESENZANO

Da Borghetto sul Mincio a Desenzano


Riprendiamo il nostro percorso da Borghetto sul Mincio , Monzambano e dopo diversi tagli e richieste di informazioni arriviamo a Castellaro Lagusello.Qui il dorico si ricorda di esserci già stato in precedanza e per la precisione nella gita organizzata da Silvia in occasione delle Cantine Aperte.vedi Troviamo il ristorante consigliato dal cugino dell'Umberto e dopo alcune trattative, siamo alle 14:00, riusciamo a sederci al tavolo ed a consumare il nostro pranzo di ferragosto, vedi in calce il menu.Dimenticavo, sulla strada avevamo provato a chiedere ospitalità ad un agriturismo, niente da fare, cucina chiusa! Che tempi, e poi dicono che c'è la crisi!
Dopo il caffè, ci dirigiamo in centro e visitiamo il borgo ed una piazzetta dove un appassionato coltiva dei bellissimi bonsai, scambiamo due chiacchiere col signore e poi ci apprestiamo a proseguire.Nel frattempo, il manubrio della bicicletta del Libanese comincia a dare i numeri, nel senso che si sta allentando, siamo nel panico, infatti non è molto sicura la guida.
Durante la marcia, vediamo un garage aperto e ci fermiamo, esce una sciura che alla nostra richiesta di una brugola, tira fuori la cassetta degli attrezzi e comincia a cercare con noi l'attrezzo più idoneo, siamo fortunati, infatti troviamo la brugola e la simpatica signora, presa a compassione, ci regala l'attrezzo!Chiediamo la strada, San Martino della Battaglia e poi Desenzano; ci da le indicazioni e salutiamo riprendendo la marcia.
Tappa anche a Pozzolengo con foto al monumento ai caduti e visiata la castello.



Finalmente, il libanese ha la bici in ordine e senza problemi ci dirigiamo verso San Martino della Battaglia, a dire il vero verso l'Ossario e la Torre.
Arriviamo all'Ossario e qui, devo dire, ci commuoviamo, infatti nella chiesa ci sono i teschi dei soldati morti nella battaglia, la vista è molto commovente e noi non ci aspettavamo per nulla una cosa del genere.Forse, vestigia di questo genere devono essere in città, a continuo ricordo delle disgrazie e delle ferite di tutte le guerre.Scusate lo sfogo.


Poi, ci dirigiamo alla visita della Torre di San Martino, devo essere sincero, deve essere stata costruita per esaltare le vittorie della guerra , ma nella sua semplicità mi tocca moltissimo e non ha l'idea di essere una esaltazione, ma una mera presa di coscenza delle sciagure umane.
Nota di colore, trovo il busto bronzeo di Villarey, dovete sapere che vicino casa, nella dorica, c'è la mitica Caserma Villarey, ora sede dell'Università di Economia e Commercio, ma una volta presidio di fanti nel cuore della città di Ancona.
Vedi anche
http://www.curiosandi.com/2008/08/appunti-di-viaggio-15-agosto-2008.html
Saliamo la torre fino alla sommità. dove si ammira uno stupendo panorama sul lago di Garda, e poi visitiamo il museo, piccolo , a dire il vero sul retro della torre.
Adesso il tempo comincia a stringere, si è fatto tardi, scendiamo la collina di San Martino e domandiamo la starda ad una scura sessantenne, bionda, naturale...., che con spiccato accento partenopeo ci indica la strada per Rivoltella e Desanzano.
La sciura, meglio dire la siggnò, ci dice di seguirla, ed in effetti, alle varie curve si ferma ad aspettarci, fino a quando , giunta alla sua meta si ferma niobamente rispsiegandoci il percorso. Che tenera,le avremo fatto pena!!!
Arriviamo a Desenzano, qui leghiamo le bici e ci fermiamo sul corso, la vasca a dire il vero; è uno spettacolo simpatico, il dorico in tutina da ciclista, il libanese in semi sportivo, passeggiare per la vasca di Desenzano, con tutti i presenti in tiro per la giornata festiva di ferragosto, da non dimenticare!!

Decidiamo di fermarci a cena e di prendere un treno più tardi, individuiamo una trattoria che ci ispira, ma fatalità, tutta la strada è senza luce, saranno forse i temuti temporali??
A questo punto troviamo in fretta e furia un altro ristorante, dove consumiamo il nostro pasto ed abbiamo la fortuna di scambiare due chiacchiere con un Conte Ugolino addetto al taglio dei salumi che ci spiega il motivo della mancanza dell'energia elettrica a Desenzano: è l'enel che , sapendo dei temporali , sta provando "le valvole", e quindi stacca l'energia dfi volta in volta nelle varie zone, per evitare disastri.
Anche il libanese, scuote il testone incredulo, ma questo è il mondo!
Salitona finale verso la stazione di Desenzano e finalmente il treno per Milano ci accoglie nel suo grembo fino alla Centrale, il dorico se la dorme della grossa, mentre il libanese legge i suoi fumetti.
Bene anche questa è fatta.!







Dimenticavo, un po' prima di mezzanotte sono passato da Parco Sempione, per tornare a casa,c'erano mille e mille persone, tutte a guardare i fuochi d'artificio, Piazza Castello bloccata al traffico tutti col naso all'insù, e poi dicono che a Milano ad Agosto non c'è nessuno, non è proprio così vero!


PRANZO DI FERRAGOSTO

Ristorante in Castellaro Lagusello
Salame mantovano

Prosciutto e melone

Giardiniera in aceto e bruschette all'olio

Luccio in salsa appetitosa


Lunette di spinaci all'ortica

Risotto al radicchio

Bigoli al pesto e basilico


Sorbetto al limone


Fesa con salsa ai funghi

Roastbeef di manzo al Madera

Patate al timo ed insalata mista


Dessert della casa

Acqua. vino della casa


GLI APPUNTI PRECEDENTI SONO ALL'INDIRIZZO IN CALCE
http://www.curiosandi.com/2008/08/appunti-di-viaggio-prima-puntata.html


APPUNTI DI VIAGGIO - PRIMA PUNTATA - BICICLETTA CHE PASSIONE 15 AGOSTO 2008

GITA CICLISTICA DA PESCHIERA DEL GARDA A DESENZANO

Da Peschiera del Garda a Borghetto sul Mincio

Ferragosto, le previsione meteo danno notizia di tempeste e nubifragi su tutto il Nord Italia, vedi il dettglio infra.Il libanese, tituba e cerca la mantella per sicurezza. Il dorico studia il meteo della ARPA Lombardia,
http://www.arpalombardia.it/meteo/bollettini/bolmet.htm
ed alla fine sembra che uno spiraglio ci possa essere sul Garda, i ragazzi Silvia&Pablo passano la mano temendo il peggio.Quindi si parte, appuntamento alle macchinette gialle in Stazione Centrale, devo dire che il libanese è puntuale, non l'avrei mai detto.Biglietti e treno per Peschiera del Garda, sotto un cielo nero e carico di nuvole, l'unica cosa positiva, almeno per ora, è che non piove!Il viaggio scorre tra l'approfondimento delle cartine stamapte il giorno precedente e tutto sommato in fretta siamo alla meta.Qui ci rechiamo down town Peschiera e visitiamo la bella cittadina approfittando anc

he per concederci una bella colazione in un bar sul corso principale.
Il tempo è migliorato, le nuvole non sono così nere e si stanno lenamente diradando, speriamo continui così.La cittadina è piena di gente, che contrasto con Milano, qui abbiamo modo di vedere tanti turisti sia italiani che stranieri affollare la passeggiata ed i bar, che folklore;naturalmente anche tante turiste femmine !!!
Anche noi,da bravi turisti ci rechiamo all'ufficio informazioni, e chiediamo del materiale su piste ciclabili.La gentile signora presente, con marcato accento tedesco, ci consegna una cartina specificandoci che non si tratta di piste ciclabili ma di strade percorribili in bici! Questi tedeschi, ancora non riesco a capire come abbiamo fatto a perdere la guerra!
Breve giro sul Lungolago Garibaldi, eh quando le strade si chiamavano Via Roma, i Corsi Vittorio Veneto, i Viali della Vittoria e le Piazze Trento e Trieste.
Qui finalmente il cielo si apre e riusciamo anche a vedere dei bagnanti distesi sui lettini a prendere il sole, vorremmo inviare un MMS a Pablo, ma la tecnologia non ci arride, mentre riceviamo e rispondiamo ad un SMS del nostro amico ilsubaqueo che commenta la dubbia precisone delle previsioni meteo!
Recuperiamo le bici e partiamo per la prima tappa, dobbiamo imboccare la ciclabile del Mincio che porta verso Mantova.la troviamo con facilità, la ciclabile è bellissima, ampia e completamente pianeggiante, questo rispetta in pieno i requisiti funzionali del libanese in fatto di gite.La Sabrina sarebbe sicuramente schizzata a la tête du peloton e fatto l'andatura facendoci penare!Il nostro percorso, ci indica di lasciare la pista ciclabile e di recarci a Monzambano, chiaramente il paese è posto su di una collina, e qui si suda!Visitiamo la Chiesa Madre ed il Castello, anche questo arroccato ancora più in alto rispetto al paese. il libanese si comporta bene, sbuffa e soffre in silenzio.Del castello rimane solo una torre visitabile, mentre gli altri locali sono adibiti ad abitazioni private, la cosa più simpatica è che all'interno delle mura ci sono degli orti, che cosa stramba, invece di avere delle semplici reti per segnare il confine, questi orti hanno delle mura medievali!

Al paese fermiamo un indigeno, nel senso di un locale, e gli chiediamo consiglio su dove mangiare ed indicazioni sulla nostra strada.
Il nostro amico, in camicia verde, nasone ed occhiali con montatura dorata, sembra il cugino dell'Umberto, e devo essere sincero anche da come parla, gli assomiglia tantissimo.Ci da delle indicazioni che debbono essere interpretate, ci dice girate a destra ed indica con la mano la sinitra, girate a sinistra ed indica con la mano la destra. Non prendete la strada a sinsitra sinistra, ma quella a sinistra, insomma, con un decoder ad hoc le indicazioni potrebbero anche essere utilizzabili!!!
Parlando parlando, ci suggerisce di fare un salto a Borghetto, frazione di Valeggio sul Mincio per vedere il ponte Scaligero e poi di recarci a Castellaro Lagusello, tappa prevista nel nostro giro,dove ci menziona un paio di ristoranti, uno caro ed uno che invece ci consiglia vivamente, e da lui frequentato in passato.
Per i nomi e le recensioni scrivete a:
info@curiosandi.com
non vogliamo fare pubblicità gratuita.
Bene, facciamo una cosa che farebbe inorridire Silvia e Sabrina, cambiamo il giro, ma che ci volete fare; da un dorico ed un libanese vi dovete aspettare questo ed altro! :)Riprendiamo la ciclabile e raggiungiamo Borghetto in un battibaleno.
Il paese è molto simpatico, anche se molto ma molto turistico. Su di un ponte scorgiamo la statua di San Giovanni Nepomuceno, il San Giuan fa minga ingann, protettore delle acque.

Giro turistico e decisione di tenere duro per mangiare, anche se sono già le 12:30, ci fidiamo del cugino dell'Umberto, tenedo fede e ponendoci l'obiettivo di raggiungere il paese di Castellaro Lagusello, ma nel frattempo siamo attratti dal castello di Valeggio, ed anche se posto alla sommità del colle, dove li dovrebbero costruire i castelli secondo voi, ci incamminiamo per la salita per visitarlo.
Dopo aver scalato il colle hors catégorie, che il dorico affronta con andatura en danser ed il libanese pedibus calcantibus, finalmente riusciamo ad arrivare alla sommità ed ammirare lo splendido panorama,il castello consta solo delle mura e di poche altre strutture non visitabili.



PREVISIONI METEO PER VENERDÌ 15 AGOSTO 2008
Stato del cielo: da nuvoloso a molto nuvoloso ovunque. Nelle ore centrali sulla Pianura nuvolosità in rapida evoluzione, con frequenti ed ampie schiarite alternate a rannuvolamenti. Dal pomeriggio attenuazione della nuvolosità a partire dai settori occidentali.
Precipitazioni: a carattere di rovescio e temporale ovunque. Su Alpi e Prealpi diffuse sin dalla mattina, con valori localmente forti sui settori centrali ed orientali. Su Appennino e Pianura sparse e più probabili sino al mattino. Quota neve in progressivo abbassamento sino a 2400 metri circa.
Temperature: minime stazionarie, massime in sensibile calo. In pianura minime intorno a 17 °C, massime intorno a 24 °C.Zero termico: in rapido abbassamento sino a 2700 metri in serata sui settori alpini, a 3000 metri altrove.
Venti: in pianura al mattino deboli da sudest. Poi rapida rotazione da nordovest ed intensificazione, con valori moderati sui settori occidentali. In montagna sino alle 12 moderati da sudovest. Poi rotazione da nord, ed intensificazione sino a forti.
Altri fenomeni:


GLI APPUNTI PROSEGUONO ALL'INDIRIZZO IN CALCE
http://www.curiosandi.com/2008/08/appunti-di-viaggio-seconda-puntata.html


martedì

APPUNTI DI VIAGGIO - AGOSTO 2008 - VACANZE CHE PASSIONE

Breve carralleta di foto, in calce quelle di gruppo.
In testa panorami!!













BUONE VACANZE - AGOSTO 2008

Ciao a tutti,
tra poco delle brevi vacanze cororeranno questo agosto 2008
Ai prossimi aggiornamenti
Buone vacanze e per chi le avesse terminate, buon rientro!
cioooo

APPUNTI DI VIAGGIO - 19 AGOSTO 2008 - MARCELLI CENA SOCIALE

Riporto per dovere di cronaca l'avvenuta cena sociale in quel di Marcelli presso un noto ristorante,che già ci ha visto protagonisti in passato.le notizie, al momento, sono scarse.Tramite un fortunoso collegamento telefonico siamo riusciti a parlare col nostro corrispondente Trappolò, che ci ha informato della cena conviviale, presenti dalle trenta alle trentcinque unità.
Il numero, al momento, è ancora in verifica.

Chiaramente, come nella più classica tradizione, non riusciremo mai ad avere alcun documento visivo dell'incontro, come per le riunioni delle sette massoniche, ma ci dovremo accontentare della testimonianza del sottoscritto che ha potuto, tramite collegamento telefonico, avere notizia dell'incontro.
Al momento abbiamo notizia della presenza di Manfred, di Stafania,Trappolò, Max, Roberta e Antonella, le amiche di Max, Luana, Albion e di Valerio.
Sicuramente gli altri presenti non ce ne vorranno, ma, se mai riusciremo ad avere ulteriori informazioni, sarà nostra cura pubblicarle!
Corrado, ho espresso un desiderio, di avere una tovaglietta del ristorante con data e tutte le firme dei partecipanti, capisci amme, di più proprio non posso!

ciaoooooooooooo a tutti!

ildorico


lunedì

APPUNTI DI VIAGGIO - 17 AGOSTO 2008 - CHIASSO - LECCO

Gita in bicicletta con organizzazione estemporanea.

La gita programmata ed organizzata da Silvia era bellissima, partenza da Desenzano e poi attraverso leggiadre colline fino a Salò, per poi rientrare a Brescia.
Ci poteva scappare anche un bel bagnetto sulle sponde del Garda Bresciano, che goduria!Questo il desiderata, ma per l'errata lettura di un SMS, vedi apposito intevento sul blog:
http://www.curiosandi.com/2008/08/apettando-gli-appunti-17-agosto-2008.html
il libanese interpellato telefonicamente dichiara di partire per Porta Garibaldi alle h 09:00, e qui nessuno lo ritiene capace di arrivare in tempo per la partenza del treno.
A questo punto, Heidi-Silvia, mette in moto un piano alternativo che consiste nel verificare i treni in partenza da Garibaldi e pensare un giro idoneo in bicicletta.
Bene, si decide il seguente percorso: Chiasso, con escursione extra-Italia; Como e poi attraverso Erba ed i laghi , cosiddetti minori, verso Lecco.
Detto fatto ci mettiamo ad attendere l'arrivo del libanese, che alle ore 09:09 vediamo irrompere come una saetta nell'atrio della stazione Garibaldi, che immagine di forza cinetica e potenza!In due riusciamo a fermare la sua forza biotermica e gli spieghiamo che, a causa del suo ritardo, abbiamo cambiato programma, il ragazzo non si scompone, a lui interessa andare in bici, questi sono dei veri uomini!
Bene, alle nostre amiche macchinette gialle facciamo i biglietti di andata per Chiasso e diligentemente ci rechiamo al binario di partenza.
Qui troviamo una controllora, femmina di controllore, che ci apre la pilotina e ci dice di accomodarci tre carrozze più avanti, in quanto le ultime sono fuori servizio, capiremo poi il reale significato.
Il viaggio scorre tranquillo, un po' lento, infatti ci fermiano anche ai caselli ed ai cavalcavia , ed abbiamo tutto il tempo per vedere sulla archeologica carta regionale lombarda di Silvia il percorso che andremo ad effettuare.
Perdiamo tempo anche nel consultare la biblioteca presente nello zaino del libanese, veramente varia ed interessante.Nel frattempo, non riusciamo a non essere attratti dai discorsi di una coppia di sciure, che parlano del più del meno, ma la cosa più simpatica è che in fatto di economia la sanno lunga, infatti, si soffermano a parlare lungamente sull'attività di ciclista, inteso come venditore di bici, in conflitto con la grande distribuzuone, leggi i centri commerciali.
Infatti le nostre sciure affermano che non è facile iniziare una attività di ciclista, perchè ci sono i centri commerciali, infatti il ciclista vende le bici a 300 euro, mentre i centri commerciali a cento. Però , quando vuoi cambiare con il cambio della bici del centro commerciale, ti accorgi che quando vuoi cambiare non cambia!Insomma, Marchionne è un dilettante!

Bene, dopo queste lezioni di strategia industriale arriviamo a Chiasso, e ci accorgiamo che la pilotina è messa di sghimbescio rispetto al marciapiede, questo ci allieta e ci trasforma in genieri del corpo dei pontieri, al libanese non abbiamo detto nulla, sarebbe stato un trauma per lui.Bene, chiesta la direzione alla barisita, ci mettiamo in marcia, l'obiettivo è quello di raggiungere la dogana di Maslianico e poi dirigerci verso Como.
Qui notiamo la mancanza di Sabrina, che con la sua andatura endanger si metteva sempre a la tête du peloton e faceva l'andatura, sarà per una prossima volta.
Cerchiamo la strada, ed ad un certo punto imbrocchiamo un incrocio, ma questo non ci convinece, mandiamo il libanese in avanscoperta ed un prode e gentile ticinese, peccato che non abbiamo l'audio, gli dice: 'attenzzione, queesta èè straada sbagliata'.
Infatti stavamo imboccando l'autostrada nord-sud Europa!!!!!


Con le corrette indicazioni, redatte in stretto ticinese, risuciamo ad imbroccare la strada giusta, bella e tranquilla, ed arriviamo alla dogana di Maslianico che attraversiamo di gran carriera e poi via lungo il marciapiede/ciclabile verso Como.
Como è trafficatissima, la mattina Milano non c'era nessuno , qui è una cosa da matti.Breve vasca in centro con vista sul Duomo ed il Broletto e poi via per Lecco.
La strada ci riserva subito una sgradita sorpresa, è in salita; e via piano piano tornante dopo tornante si sale sempre; è inm qeusta occasione che meditiamo come si possano leggere male gli SMS, ma ormai è fatta.
Via , salita dopo salita arriviamo ad Erba, discesone e siamo in centro, qui deserto assoluto, in giro non c'è anima viva, che differenza abissale con Como, ma adesso ci sarebbe piaciuto incontrare qualcuno per domandare di un ristorante/trattoria, mai una gioia.
Alla fine incontiramo una gelateria aperta e chiedo di una trattoria, la gelataia ci indica un ristorante a 100 metri, mentre un'avventirce, ma non poteva farsi i fatti suoi, esalta un ristorante all'inizio del paese, ma in cima alla salita.
Quando sento salita, chiudo l'audio e non ascolto le indicazioni, il libanese decide che quello è il miglior ristorante della zona e parte di gran carriera, e pensare che sulle salite era sempre indietro, adesso che si tratta di prendere posto a tavola....corre!
Il risultato è che il libanese e Pablo corrono avanti, il dorico e Silvia rimangono indietro accusando un consistente retard du peloton, insomma il gruppo si spezza in due tronconi, come direbbe De Zan , padre naturalmente.
Alla fine, grazie alla tecnologia moderna, leggi cellulari, il gruppo si ricompone alla sommità del colle hors catégorie.
Bene, prendiamo posto e consumiamo il nostro pasto, stanchi ma felici.

Alla fine chiediamo la strada per il lago di Alserio, e la ostessa ci indica il percorso.
La gita continua tra salite e discese, a dire il vero a dispetto della prima legge Galbani, devo dire che abbiamo incontrato più salite che discese, od almeno le salite erano sicuramente più lunghe!Mannaggia!!!Giriamo lungo il paese di Alserio, poi ci dirigiamo verso il lago di Pusiano sempre tra dolci, si fa per dire, saliscendi.
Al lago di Pusiano, ci fermiamo su di una panchina ed ammiriamo le montagne, che ci hanno visto protagosnisti in primavera, i Corni di Canzo ed il Resegone, so bene che in questo modo offro il fianco ad inteminabili querelle, ma si vede anche il Cornizzolo ed il Monte Rai, ed ho detto tutto!Via in bici attraversando paesini simpatici, nel nostro girovagare incrociamo una stazione di rifornimento di latte, se vi interessa scrivere ad

mailto:adinfo@curiosandi.com


per avere tutte le informazioni, penso che si tratti comunque di pubblicità.il libanse fa il pieno di latte crudo e si riparte, vedi le foto supra.


Finalmente arriviamo ad Oggiono, qui ci rechiamo alla stazione per avere delle indicazioni sugli orari, dovete sapere che Oggiono è sulla linea Monza Lecco, ma quella che passa da Civate/Valmadrera, insomma una nostra vecchia conoscenza.


Sentiti gli orari decidiamo di puntare su Lecco e di prendere il treno dal lì. così da portare a termine la gita e di vedere anche il lago di Annone.
Dopo alcune incertezze imbrocchiamo la strada giusta ed arriviamo nei pressi di Civate, qui accade il fattaccio, per scarsezza di indicazioni imbocchiamo in pieno la superstarda per Lecco, facendoci piccoli piccoli e pedalando di gran carriera riaggiungiamo l'uscita di Valmadrera e con questa ci rechiamo alla vecchia strada, anche questa è fatta!Da ora, nessuna nota di colore, strada per Lecco in tranquillità e senza troppi scossoni fino alla stazione.
Qui attendiamo mezz'ora il nostro treno per Milano che tranquillamente ci deposita in Stazione Garibaldi!
E' stata dura, alla fine abbiamo fatto circa 85 km, con belle salite, dovete pensare che tutti erano dotati di bici con cambi, meno ildorico, che sapendo di una gita in riva al lago, aveva optato per la bici da città, la mitica rossa!

Alla faccia di Cartagine e di tutti i Cartaginesi e di chi non sa leggere gli SMS!
ciaoooooooooooo a tutti!
ILGRANDECHENIO

APETTANDO GLI APPUNTI - 17 AGOSTO 2008

GITA DEL 17 AGOSTO 2008 IN BICICLETTA - CHIASSO - LECCO

Devo sottoporvi un quesito, se riceveste un SMS, di cui riporto il testo in calce, come vi comportereste??

" Treno h 09:10 per Desenzano.Ci vediamo alle h 08:50 alla biglietteria di Porta Garibaldi. Silvia e Pablo presenti. R.S.V.P."

Se vi va, inviate la vostra risposta alla casella mail:
info@curiosandi.com
grazie per la collaborazione.

La pilotina a Chiasso
Foto di gruppo in Piazza a Como

Le salite ci infiammano


Il meritato riposo presso il lago di Pusiano


Muhh stop



Gli uomini che mascalzoni

sabato

17 AGOSTO 2008 - GITA IN BICICLETTA

CHI C'E' C'E'

Gita in bicicletta.
Ritrovo
h 08:50 Biglietteria,macchinette gialle, Stazione Porta Garibaldi Milano
Treno
Andata
h 09:10 Destinazione Desenzano
Percorso
A cura di Silvia
Pranzo
Vediamo al momento
ciaoooooooooo




APPUNTI DI VIAGGIO - 16 AGOSTO 2008 - PESCA SPORTIVA

Pesca alla trota nel torrente Crosia, protagonista l'insubrico, co-protagonista il doricoA breve i dettagli


L'appuntamento è a Lentate Sul Seeso, dove il dorico si reca di buon mattino.Lì c'è ad aspettarlo l'insubrico per andare , finalmente , a pesca.Dovete sapere che sono almeno tre anni che questo appuntemnto è , puntualmente, rimandato!All'arrivo trovo l'insubrico pronto per partire e conosco, finalmente il gemello, tenete a mente il particolare.Bene, si parte, arriviamo in luoghi conosciuti in avventure trekking, infatti passiamo vicino ad Albavilla e finalmente arriviamo alla meta del nostro giro, il torrente Crosia.Questo torrente, si getta nel lago di Como all'altezza della piazza vicino al lungo lago, chiaramente l'ultimo tratto del suo viaggio lo percorre sottoterra, in termnine tecnico "tombinato".Parcheggiamo l'auto e prendiamo la canna da pesca, ci accorgiamo che abbiamo dimenticato i lombrichi a casa, mannaggia, abbiamo solo le comole e poi ci arrangeremo in qualche modo.Scendiamo a valle, e cominciamo a risalire il torrente, apprendo che questa è la tecnica corretta, le trote stanno col muso verso la corrente , quindi risalendo il corso d'acqua non ci vedono.
Altra lezione di pesca è quella della scelta delle buche, infatti, l'insubrico mi indica come , anche buche a prima vista insignificanti, nascondono la nostra bella trota.Infatti alla prima buca, riusciamo subito a tirare su una trotella, peccato che non sia della misura giusta, almeno 24 cm, e quindi la lasciamo andare.Dopo poco, con le nostre camole, riusciamo a tirare su almeno cinque trote, di cui ne prendiamo solo una, le altre sono tutte al di sotto delle dimensioni regolamentari.Chiedo all'insubrico, ma poi, una volta liberate le trote sopravvivono? L'insubrico, come suo mestiere, sale in cattedra, e mi tiene una lezione dove mi spiega che le trote espellono l'amo e non ci sono problemi, anzi, una volta che apprendono l'insidia dell'amo, diventano più diffidenti e furbe; ma vedi un po'.Piano piano, risaliamo il torrente, e troviamo due buche veramente grandi, dove riusciamo a pescare dei begli esemplari di trota fario da ventotto e trenta centimetri.Sono esemplari molto belli , hanno una bella livrea e dei colori vivi e segnati dai caratteristici bolli rossi.Alla fine il risultato della pesca è il seguente, ventitre trote prese, di cui solo cinque nei limiti della misura, insomma è stata una buona giornata di pesca, passata nella natura e nel fresco ambiente del torrente, uno spettacolo.


Terminata la pesca rientriamo a Lentate, e dopo un breve sputino, l'insubrico si supera ai fornelli, assisto ad una lezione di sfilettaura.Infatti, avevo espresso il desiderio di vedere l'operazione di sfilettaura, in questo caso l'insubrico, chiama il gemello che attende con maestria a questa operazione delicata ed interessante.Bene, non posso dire di aver appreso la sfilettatura, ma almeno di aver compreso da dove si comincia, prometto all'insubrico di fare esercizio e di raccontargli i risultati.La giornata volge al termine, parto per Milano col mio bottino di due trotelle intere, e sei filetti realizzati a regola d'arte dal gemello.


A proposito, la ricetta dell'insubrico:padella, fetta di burro, trotelle 10' per lato, salvia, sale evvai!!!!!!!!!!!
Inoltre, ho anche la ricetta dell'allorello, ma questa devo prima sentire l'insubrico se posso diffonderla sul blog, capisci amme!




RICETTA DEL DORICO


SGOMBRO AL FORNO

Ingredienti:

Olio 4 cucchiai

Aceto 1 cucchiaio

Vino Bianco secco ½ bicchiere

Capperi 1 cucchiaio

Sgombro 2 X 700 gr

Olive nere una manciata denocciolate

Cipolle 2 medie

Aglio 1 spicchio

Salvia 2 rametti

Rosmarino 2 rametti

Alloro 4/5 foglie

Pomodorini 3/4

Preparazione:Affettare le cipolle sottilmente.

Versare l'olio nella teglia e poi stendere le cipolle.
Adagiare gli sgombri, dopo aver messo nella pancia le foglie di alloro,salvia e rosmarino, sul lettodi cipolle.
Spargere sullo sgombro le olive, i capperi ed i pomodorini tagliati a spicchi e l'aglio.
Bagnare conl'aceto ed il vino bianco.
Salare secondo gusto.Informare per 30' in forno caldo a 180°.