L'appuntamento è a Lentate Sul Seeso, dove il dorico si reca di buon mattino.Lì c'è ad aspettarlo l'insubrico per andare , finalmente , a pesca.Dovete sapere che sono almeno tre anni che questo appuntemnto è , puntualmente, rimandato!All'arrivo trovo l'insubrico pronto per partire e conosco, finalmente il gemello, tenete a mente il particolare.Bene, si parte, arriviamo in luoghi conosciuti in avventure trekking, infatti passiamo vicino ad Albavilla e finalmente arriviamo alla meta del nostro giro, il torrente Crosia.Questo torrente, si getta nel lago di Como all'altezza della piazza vicino al lungo lago, chiaramente l'ultimo tratto del suo viaggio lo percorre sottoterra, in termnine tecnico "tombinato".Parcheggiamo l'auto e prendiamo la canna da pesca, ci accorgiamo che abbiamo dimenticato i lombrichi a casa, mannaggia, abbiamo solo le comole e poi ci arrangeremo in qualche modo.Scendiamo a valle, e cominciamo a risalire il torrente, apprendo che questa è la tecnica corretta, le trote stanno col muso verso la corrente , quindi risalendo il corso d'acqua non ci vedono.
Altra lezione di pesca è quella della scelta delle buche, infatti, l'insubrico mi indica come , anche buche a prima vista insignificanti, nascondono la nostra bella trota.Infatti alla prima buca, riusciamo subito a tirare su una trotella, peccato che non sia della misura giusta, almeno 24 cm, e quindi la lasciamo andare.Dopo poco, con le nostre camole, riusciamo a tirare su almeno cinque trote, di cui ne prendiamo solo una, le altre sono tutte al di sotto delle dimensioni regolamentari.Chiedo all'insubrico, ma poi, una volta liberate le trote sopravvivono? L'insubrico, come suo mestiere, sale in cattedra, e mi tiene una lezione dove mi spiega che le trote espellono l'amo e non ci sono problemi, anzi, una volta che apprendono l'insidia dell'amo, diventano più diffidenti e furbe; ma vedi un po'.Piano piano, risaliamo il torrente, e troviamo due buche veramente grandi, dove riusciamo a pescare dei begli esemplari di trota fario da ventotto e trenta centimetri.Sono esemplari molto belli , hanno una bella livrea e dei colori vivi e segnati dai caratteristici bolli rossi.Alla fine il risultato della pesca è il seguente, ventitre trote prese, di cui solo cinque nei limiti della misura, insomma è stata una buona giornata di pesca, passata nella natura e nel fresco ambiente del torrente, uno spettacolo.
Terminata la pesca rientriamo a Lentate, e dopo un breve sputino, l'insubrico si supera ai fornelli, assisto ad una lezione di sfilettaura.Infatti, avevo espresso il desiderio di vedere l'operazione di sfilettaura, in questo caso l'insubrico, chiama il gemello che attende con maestria a questa operazione delicata ed interessante.Bene, non posso dire di aver appreso la sfilettatura, ma almeno di aver compreso da dove si comincia, prometto all'insubrico di fare esercizio e di raccontargli i risultati.La giornata volge al termine, parto per Milano col mio bottino di due trotelle intere, e sei filetti realizzati a regola d'arte dal gemello.
A proposito, la ricetta dell'insubrico:padella, fetta di burro, trotelle 10' per lato, salvia, sale evvai!!!!!!!!!!!
Inoltre, ho anche la ricetta dell'allorello, ma questa devo prima sentire l'insubrico se posso diffonderla sul blog, capisci amme!
RICETTA DEL DORICO
SGOMBRO AL FORNO
Ingredienti:
Olio 4 cucchiai
Aceto 1 cucchiaio
Vino Bianco secco ½ bicchiere
Capperi 1 cucchiaio
Sgombro 2 X 700 gr
Olive nere una manciata denocciolate
Cipolle 2 medie
Aglio 1 spicchio
Salvia 2 rametti
Rosmarino 2 rametti
Alloro 4/5 foglie
Pomodorini 3/4
Preparazione:Affettare le cipolle sottilmente.
Versare l'olio nella teglia e poi stendere le cipolle.
Adagiare gli sgombri, dopo aver messo nella pancia le foglie di alloro,salvia e rosmarino, sul lettodi cipolle.
Spargere sullo sgombro le olive, i capperi ed i pomodorini tagliati a spicchi e l'aglio.
Bagnare conl'aceto ed il vino bianco.
Salare secondo gusto.Informare per 30' in forno caldo a 180°.
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