lunedì

25 MAGGIO - FESTA DI SAN CANIO

Festa Di San Canio




Ciao
era da un certo tempo che ci pensavo, e finalmente ecco il post approriato sul blog.
Infatti, oggi è la ricorrenza del Santo Patrono San Canio.
Mi sembra giusto inserire un commento e dare alcune informazioni sulla vita e sulle opere di questo Santo.
Attenzione, la tradizione riporta sia un San Canio che un San Canione, che vi devo dire, difficile sapere se siano due oppure se si tratta della stessa persona.
Ma andiamo con ordine:
Punto 1 Etimologia del nome
Punto 2 Storia di San Canio


PUNTO 1
Origine e diffusione
Deriva dal tardo nome personale latino Canius o Canio, derivato dal cognomen o soprannome Canus, letteralmente "canuto, dai capelli bianchi".
Onomastico
L'onomastico viene festeggiato il 25 maggio in onore di San Canio.


PUNTO 2
Vita
Nacque a Iulia (Cartagine) nella prima metà del III secolo. Non conosciamo molto circa l'infanzia e la giovinezza del santo.
Per il resto la sua biografia ci è stata tramandata nella Passio San Canionis, documento conservato nella cattedrale di Acerenza, e da altri documenti agiografici.MartirioDurante la persecuzione dell'imperatore Diocleziano il vescovo Canio, avendo rifiutato di fronte al Prefetto Pigrasio di venerare gli idoli e di riconoscere la divinità dell'imperatore, fu sottoposto a torture di ogni tipo e imprigionato nella speranza che la fame, gli stenti e le torture piegassero la sua resistenza.
Si narra che il futuro santo tra gli stenti continuava nel carcere ad annunciare il Vangelo e a convertire con la parola e la sofferenza quanti lo avvicinavano.Informato della ostinata resistenza del prigioniero il Prefetto lo condannò alla decapitazione.
Un violento nubifragio accompagnato da terremoti spaventò i soldati ed il boia i quali si dettero alla fuga.
Il vescovo Canio con alcuni fedeli poté così imbarcarsi su un vecchio natante e con quello fortunosamente approdò nei pressi del Volturno.

Per approfondimenti:


sabato

23 MAGGIO 2009 - GITA TREK CAMOGLI - PORTOFINO

ciao,
questa volta si decide di alzarci presto e di sfidare le Ferrovie dello Stato e prendere il treno da Milano a La Spezia, fermata Camogli.

Una tradotta, ci mettiamo due ore e mezza, ma non per tutti!Il gruppo quest avolta è forte di tre unità. Mariettonostro, laprfo, che non ha verifiche da corregegre, ed ildorico.Lorimer deve ancora riprendere dopo l'intervento al ginocchio, Ciccetto è impegnato al lavoro.
Quindi si parte, l'idea è quella di percorrere il promontorio fino a Portofino e in mezzoi, chissà, San Fruttuoso?

Sul treno siamo in centomila, a Camolgi scendono in novantamila, molti con zaini e bagagli per effettuar eil fine settimana al mare, altri attrezzati come noi con scarponcini e bastoncini da trekking.

Appena scesi dal treno ci rechiamo down town Camogli e subito adocchiamo una focacceria, ci prendiamo i nostri pezzi di focaccia e ce la sbafiamo sul lungomare, una goduria!


Via verso San Rocco ed il percorso delle batterie.Ma non mi soffermo troppo sui particolari, vi dico solo che siamo scesi a San Fruttuoso. una favola,



qui il dorico ha inaugutrato la stagione con un bel bagno di mare.


Poi verso Portofino, dove abbiam torvato ormeggiate delle barche da sogno, non mi dilungo sarebbe una storia troppo lunga.


A questo punto bus verso Santa Margherita Ligure e poi treno,meglio dire tradotta, per Milano!


Giornata da ricordare!



Peccato i panini, un bel pranzo in trattoria avrebbe di certo alzato il tono della gita!!!evvai!!!!

23 MAGGIO 2009 - BALCONE FIORITO MENEGHINO

Ciao,in calce le foto del balcone fiorito, la pianta di olivo è in piena fiortura. La primula, si sta preparando per il periodo caldo estivo ed il ligustro prende il sole!

L'orchidea, per ora sta bene











ciaoo

domenica

17 MAGGIO 2009 - RIFUGIO ROSALBA

Gtande gita sociale verso il Rifugio Rosalba.
Dopo tanto tempo riusciamo a sincronizzare la nostra uscita con quella di Silva & Co, e ne vien efuori un bel gruppone.
Dalla parte nostra assenti Ciccetto, sta poco bene e laprof, deve correggere le verifiche.
Gli equipaggi sono Mariettonostro ed ildorico contro il resto del mondo!


Sulla strada dell'andata con Mariettonostro ci fermiamo al bar della velina e, gradita sorpresa, scopriamo che sono due! Di mattina prendiamo solo il caffè e nemmeno corretto, ma prenotiamo il bianco per il ritorno!

Il gruppo si ricompone al parcheggio e prendiamo la strada pe ril Rifugio Rosalba; qui scopriamo che i ragazzi ci sono stati tutti per più volte, gli unici a mancare all'appello siamo Mariettonostro ed ildorico, vediamo di rimediare a questa lacuna.


Percorso tranquillo, abbiamo modo di ammirare diverse figure di roccia e scatatre belle foto sui vari panorami, per fortuna la giornata non è troppo calda, anzi il pile leggero ci vuole.


Facciamo un paio di passaggi attrezzati e scartiamo il sentiero 'dei mort'; passiamo sotto a delle palestre per arrampicate e vediamo le varie persone che si inerpicano sulle pareti rocciose.

Col nostro passo arriviamo al Rifugio Rosalba, sul piazzale antistante sembra di essere a Piazza del Duomo il pomeriggio del sabato, è pieno di gente hce consuma la colazione al sacco!


Silvia contatta subito il rifugista e prenota il tavolo per noi, alla faccia del pranzo al sacco!

Dopo una piccola attesa trascorsa con placido ritmo, ci sediamo ed ordiniamo il pranzo!
Non entro nei dettagli, vi rimando alle foto!!!Alla fine del pasto caffè ed ammazzacaffà, qui devo dire che il polacco non fa prigionieri!



Terminata la sosta, riprendiamo la strada del ritorno, torviamo altri escursionisti che si cimentano sulle pareti rocciose, noi andiamo per la nostra strada.Arriviamo alle auto, finalmente si è affacciato un bel sole e fa calco, era ora.


Prendiamo la strada del rientro, Mariettonostro ed ildorico si fermano per il bianco al bar della velina, che anche oggi è li al suo posto dietro il bancone.

Dopo la breve sosta, via verso la grabde>Milano.

Ciao ragazzi, alla prossima avventura!

sabato

16 MAGGIO 2009 - BALCONE FIORITO

Ciaocome di consueto una bella carrellata fotografica del balcone meneghino.


Il cipressetto non sta troppo bene, ha dei rami secchi, ma altri sembrano in forma, attendiamo il proseguo per vedere se riesce a spuntarla.

Il ginepro, si difende bene ed il melograno è tutto verde.La primula, vegeta, ha passato indenne il periodo inverno-primavera, speriamo resista al caldo di Milano!!









ciao





giovedì

POLLO CON FUNGHI

POLLO CON I FUNGHI
Prendere della fesa di pollo e tagliarla a listarelle sottili.
Lavare e tagliare i funghi a fette sottili.In una padella versare dell'olio di oliva e mettere a rosolare uno spicchio d'aglio e, se volete, un peperoncini piccante.


Appena l'aglio è inbiondito versare nel tegame le listarelle di pollo e girarle fino a che non cambiano di colore.
A questo punto versare i funghi e salare, subito dopo versare un mezzo bicchiere di vino bianco fermo.Lasciar cuocere per circa mezz'ora.
Mettere il tutto su piatto di portata e guarnire con abbondante prezzemolo fresco.
Al momento, se piace, una bella spruzzata di succo di limone.

lunedì

10 MAGGIO 2009 - LE GRIGNE E DINTORNI

ciao
eccoci al gradito, almeno spero, resoconto dell'uscita domenicale.
L'organizzazione parte da lontano, già da giovedì con i soliti noti, ci scambiamo delle idee sul percorso da effettuare la domenica.Le proposte spaziano in diverse direzioni, alla fine ci si concentra sulle Grigne; solo che Ciccio propone una gita che abbiamo già fatto, al plurale come dice lui, mentre Mariettonostro una in 'cima' mutuata da una pubblicazione recentemente acquistata.

Ci informiamo sul percorso, e prendiamo nota che c'è 'la neva', ma quanta ne ha fatta quest'anno e che il rifugio Bietti è chiuso per ristrutturazione.
Quindi, scartiamo il percorso proposto da Ciccio e decidiamo per quello di Mariettonostro: in auto fino al parcheggio vicino al rifugio Cainallo e poi verso il Rifugio Bietti, ci portiamo i panini, e poi al Rifugio Elisa.la partenza è alle 08:30 da Pagano, l'equipaggio è quello base, in attesa che Laprof finisca di correggere le verifiche e che Lorenz oltre che tirare i rigori, possa anche calcare i sentieri per il trek.
Gli altri nostri amici ed amiche, in questo momento non sono della partita.

Viaggio verso Varenna con la Trek Mobile II° lanciata a tutto gas da Mariettonostro lungo la superstrada verso Lecco; subito dopo la città Lariana commettiamo un grosso errore, usciamo dalla supestrada e quindi ci facciamo tutta la vecchia strada da Abbadia Lariana al bivio per Perledo, passando anche Down Town Varenna!

Bello il panorama e l'ambiente, ma la velocità di crociera ne risente in maniera incredibile!!!
Al bivio, ci sciroppiamo tutta la strada per Perledo ed Esino Lario, tutta tornanti e strettoie, anche qui i pistoni della Trek Mobile II° viengono messi a dura prova, e Mariettonostro deve ricorre spesso all'innesto della prima marcia!

Arrivati, parcheggiamo sul piazzalone assieme ad altri gitanti.Partiamo e prendiamo il sentiero verso il Rifugio Bietti, che la segnaletica riporta chiuso, ma questo lo sapevamo già.Cominciamo a camminare, lo scenario è molto bello e spettacolare, arriviamo all'Arco di Prada e scattiamo le foto di rito, veramente molto interessante.
Subito dopo incontriamo un gruppo di persone e chiediamo della strada; ci dicono che per il Bietti ci sono dei canaloni con neve, loro non l'hanno fatti, metre tre ragazzi hanno proseguito senza problemi.
Dopo questa informazione decidiamo di andare avanti e di dare un'occhiata da vicino e poi decidere se proseguire o, anche noi, cambiare itinerario.

Arriviamo al punto incriminato, in effetti ci sono le impronte di due/tre persone , ma la prova effettuata da Ciccio, il nostro scout, è di esito negativo; quindi si decide di tornare indietro.
Troviamo il bivio per il Bogani, il sentiero parte in ascesa libera, 'ciumbia come la rampa', e cominciamo a salire.
Nel frattempo vediamo tre persone che attraversano il canalone innevato, senza battere ciglio, e poi attaccare il nostro sentiero a mille.
In un batter d'occhio ci raggiungono, li interroghiamo sul loro percorso, e ci dicono che sono andati/tornati dal Bietti; ci sono altri canaloni innevati ma il sentiero è facile.Detto da loro, non ci conforta molto.
Poi ci sorpassano a velocità doppia, come diceva ilgrande Adriano De Zan e proseguono continuando a parlare, camminare e che altro.
Noi , col nostro passo, sempre citando De Zan, arriviamo in cima, qui lo scout Mariettonostro da un occhio al proseguo del sentiero e ci comunica che ci sono anche li dei canaloni innevati, decidiamo di desistere e di intraprendere il sentiero verso il Bogani dalla parte del bosco.


Il sentiero è bello, molto panoramico e consente di scorgere delle interessanti formazioni rocciose, ognuna di queste, le più caratteristiche hanno dei bei nomi di fantasia, ma lo scopriremo solo dopo.
Alla fine del bosco, tragedia, il pratone che porta in quota verso il Bogani, è ancora tutto innevato!
Siamo con la neve fino al ginocchio nei tratti non battuti, la salita si fa impegnativa, ma alla fine raggiungiamo la meta ai 1810 metri SLM.
Ci accomodiamo nella 'sala da pranzo' e Mariettonostro ordina subito il litro di rosso, poi per il resto ci pensiamo.
Arriva l'ostessa che ci elenca i piatti, scegliamo della polenta ed uova, pizzoccheri e polenta e formaggio; poi dolce e caffè, insomma adesso si ragiona!!!

la sala è bella piena, abbiamo anche la vicinanza di due alpenstock che si bevono la loro tazzona di the e poi riprendono subito la strada; li volevo far conoscere a Mauri, l'uomobionico, anche questi non scherzano.
Dopo il meritato riposo riprendiamo la strada del ritorno, in circa un'ora arriviamo all'auto; sul cammino troviamo diverse persone, il percorso è sempre stato molto affollato, con le quali scambiamo quattro chiacchiere e riceviamo il suggerimento di rientrare dalla Valsassina, invece di rientrare a Varenna da Perledo.
La Trek Mobile II° ci attende sul piazzalone e seguiamo il suggerimento degli amici occasionali.In effetti la strada è molto più agevole e, almeno più larga di quella dell'andata!!!
Arriviamo a Introbio e qui facciamo sosta nel bar della velina, i ragazzi ci tenevano a farmela vedere.In effetti la velina è molto graziosa, prendiamo un bianco al banco e ci deliziamo gli occhi.
Ormai siamo come dei camionisti, abbiamo i vari punti di riferimentio nelle località visitate:
bianco al bar della velina, gelato a Mandello del Lario, etc. etc.
Siamo, pronti per il rientro troviamo la solita coda e decidiamo di tagliare per Carate Brianza e prendere al Milano-Meda, come il prode Uomobionico ci ha suggerito una volta.
Anche questa è fatta, alla prossima.