giovedì

Domenica 30 Marzo 2008 - Trekking Bellagio - Monte Nuvolone

Appuntamento: h 09:00 presso il Grandechenio
Andata: Equipaggio NR. 1 con Trek Mobile pilotata da Mario
Ritorno: Equipaggio NR. 1 con Trek Mobile pilotata da Mario
Rendez-Vous: A Bellagio con Equipaggio nr. 2, Maurizio.
Pranzo: Pranzo al sacco.
Dislivello: 870 mt
Info: Data l'organizzazione dell'ultimo minuto, per info chiamare il Grandechenio.
RICORDARSI L'ORA LEGALE!!
Itinerario: Da Bellagio(215 m.slm.) al Monte Nuvolone.
Tempo totale: ore 3.30
Difficoltà: Elementare ma con notevole sviluppo verticale.
Segnaletica: Segnavia in Vernice (n° 2 /4/11) a cura dell’ APT di Bellagio
Altitudine massima: Monte Nuvolone 1085 m.
Dislivello altimetrico: 870 metri
Descrizione:
Notevoli gli spunti panoramici, fotografici e floristici: la vista dalla vetta del Nuvolone sulla valle del Perlo, Bellagio e il centro lago di Como è un classico fra i panorami del Lario comasco. Curiosità geologiche come i Massi Erratici e i fenomeni erosivi, le cosiddette Marmitte del Perlo, arricchiscono di notevoli spunti la bella escursione.
Meteo:
http://www.tempoitalia.it/previsioni/meteo/lombardia/giorno_3/bellagio.html
Internet:
http://www.sistemalagodicomo.it/escursioni.php?id=2
http://www.arpalombardia.it/meteo/bollettini/bolmet.htm

lunedì

16 Marzo: Canzo - Cornizzolo - San Pietro - Civate

Una piacevole compagnia ha fatto da sfondo ad una bella gita nella Domenica delle Palme, da Canzo alla cima del Monte Cornizzolo e da qui a Civate con rientro via Lecco sulle FS (ebbene si’, ho una certa eta’ e una volta le ferrovie si chiamavano FS…).
Anche stavolta siamo un bel gruppo numeroso, con Carlo (da Milano) e Maurizio che si aggiunge a noi dalla stazione di Meda. Dopo la sosta obbligata alla pasticceria di Canzo iniziamo la salita sotto una pioggerellina sottile che ci costringe a coprirci con mantelline e cappucci, ma non ci scoraggiamo e il morale e’ alto!
Ci facciamo consigliare da Maurizio il percorso, e difatti superiamo agevolmente via via la Fonte Gajum, la Terz’Alpe e giungiamo ad Alpe Alto percorrendo un sentiero assai meno faticoso di quello percorso in una precedente occasione (la famosa lingua a cravatta stavolta e’ solo un ricordo!).
Nel frattempo la pioggia ha lasciato il passo ad una fitta nebbia (non ci riconosciamo sul sentiero, vediamo solo ombre in movimento…) tanto che passiamo di fianco al rifugio SEC (Societa’ Escursionisti Civatesi) e non lo vediamo! Nonostante i morsi della fame decidiamo di compiere l’ultimo sforzo e di arrivare in cima al Cornizzolo: durante l’ascesa la nebbia ci lascia ogni tanto intravedere il Monte Rai.
Pranzo al sacco al rifugio (con vino della casa non male, una volta tanto), poi le nostre strade si dividono: Maurizio rientra verso Meda passando per il Monte Rai noi invece scendiamo verso San Pietro e da li’ per Civate. Chiediamo conferma sul sentiero da prendere (“non potete sbagliare, si vede da qui!”) ma noi non vediamo proprio niente ed iniziamo una faticosissima discesa su uno stradello percorso da un torrente, reso insidioso da sassi bagnati e fango. Con grande fatica e battendo il record degli scivoloni raggiungiamo alfine il complesso di San Pietro: qui una gentile signora ci accompagna mostrandoci la chiesa e la cripta e descrivendoci le caratteristiche architettoniche e pittoriche del luogo. Tra l’altro, siamo fortunati perche’ la chiesa e’ aperta solo pochi giorni l’anno e la Domenica delle Palme e’ una di questi.
Riprendiamo il cammino e giungiamo a Civate: l’ultima sorpresa e’ la fatica di raggiungere incolumi la stazione (si fa per dire…); dobbiamo infatti attraversare la superstrada e un’altra strada trafficatissima su uno stretto marciapiede e delle scalette insidiose. Ma ci arriviamo, giusto in tempo per il trenino che ci porta a Lecco e da qui finalmente a Milano Centrale.

Alla prossima e Buona Pasqua a tutti!
Mario

P.S.: per le foto aspettiamo che Capo Blog le pubblichi, anche se stavolta lui ha bigiato…

domenica

ASPETTANDO GLI APPUNTI DI VIAGGIO

DOMENICA 16 MARZO 2008

Trekking Canzo - Terz'Alpe - Monte Cornizzolo - San Pietro al Monte - Civate

Per questa volta, alla faccia delle previsioni del tempo non troppo felici, e delle premonizioni del biciculturista, la gita è andata bene.

Pioggia sottile nella prima parte della gita e poi, strano e da non credere, sole nel pomeriggio e visita alla Chiesa di San Pietro Al Monte.


Dimenticavo, eravamo in sette ed anche questa volta abbiamo toccato i 1000 metri di dislivello, Monte Cornizzolo.

Alla faccia di Cartagine e di tutti i cartaginesi!!!

Ultima info, la stazione di Civate, sempre e solamente indimenticabile!!!

Ciao

giovedì

DOMENICA 16 MARZO 2008

Gita Trekking Canzo - Monte RAI - San Pietro - Civate

Appuntamento: h 08:50 presso biglietteria Ferrovie Nord - Piazzale
Cadorna

Andata: Treno Ferrovie Nord partenza h 09:09
Possibilità h 9.16 in Bovisa

Ritorno: Treno FS
CIVATE
17:10 MILANO PTA GARIBALDI 18:26
18:29 MILANO CENTRALE 19:30 Via Lecco
19:10 MILANO PTA GARIBALDI 20:35
20:29 MILANO CENTRALE 21:30 Via Lecco

Pranzo: Pranzo al sacco.Se si arriva per tempo sosta al Rifugio Marisa Consiglieri, per vino,caffè e grappa!.(vedi infra )

Caratteristiche: carrareccia e sentiero, prima nel bosco, poi
percespugli e prati

Difficoltà: Non impegnativo

Tempo totale: 4.30 ore

Dislivello: 800 m

Segnaletica: segnavia vari

Percorso:CANZO - FONTI DI GAJUM - MONTE RAI - RIFUGIO
MARISA CONSIGLIERI - SAN PIETRO AL MONTE - CIVATE

Caratteristiche: carrareccia e sentiero, prima nel bosco, poi
percespugli e pratiDalla stazione ferroviaria di Canzo seguiamo le indicazioni per le fonti di Gajum (20'): di qui imbocchiamo il sentiero nr.2/direzione San Miro: ampia mulattiera realizzata con ciottoli provenienti dal letto del vicino torrente Ravella. Questo primo tratto è parte del percorso geologico (vedi molteplici pannelli didattici) dove si
trovano, disseminati qua e là, numerosi massi erratici provenienti
dalla Valtellina e dalla Val Masino. Al bivio successivo prendiamo a
destra: direzione Cornizzolo/Monte RAI.Ora si avvistano anche le antenne collocate sulla cima del Monte Rai, non sono attraenti ! per fortuna il sentiero si immerge poi nella penombra di una fittissima pineta.Giunti in prossimità di alcune case diroccate ecco un ultimo bivio per il Monte RAI.Ci si dirige verso il Rifugio Marisa Consiglieri.Al termine della traversata si esce sulla vasta sella che unisce il Monte Rai (a destra) al Monte Cornizzolo ( a sinistra); seguendo la stradina sterrata (o il dorso erboso della cresta) verso ovest si giunge in breve al rifugio Marisa Consiglieri (m 1110 – ore 1,15 da San Pietro). Appena superato il rifugio si scende a sinistra una scalinata in cemento che porta ad un ripianino erboso proprio sotto il rifugio: da qui (cartello indicatore) si dipartono due sentieri: uno (segnavia n. 10) riporta direttamente a Civate passando per
l’abbazia di San Pietro, l’altro (segnavia n. 11) traversa in leggera
discesa fino alla cresta sud del Monte Cornizolo. Prendere questo
sentiero e raggiungere la cresta suddetta a quota 1050 m c.a.
Scendere lungo la cresta (molto panoramica) seguendo sempre il
sentiero n. 11. A quota 880 m circa (cartello indicatore per una
sorgente che si trova a breve distanza) il sentiero abbandona la
cresta e si abbassa a sinistra, attraversa il Prà Spino, passa accanto
ad un masso inciso con un’immagine sacra (Pater noster) e giunge
in località Sason (m 605 – cartelli indicatori). Da qui il sentiero n.
11 dapprima si abbassa verso destra per evitare un salto roccioso
(palestra di roccia), poi ritorna a sinistra e scende fino a
raggiungere la stradina che unisce la Cascina dell’Oro alle case di
Pozzo. Girando a destra si arriva a Pozzo e da qui a Civate (ore
1,45 dal Rifugio ConsiglieriOKKIO:Dall’incrocio tra il sentiero n. 9 e il 9a, proseguire diritti lungo il n. 9 e, con ripida salita, raggiungere la cresta che unisce il Corno Birone e il Monte Rai: volgendo a sinistra si segue (sentiero) la facile cresta di roccette e erba (solo qualche punto è un po'
esposto) che conduce in cima al Monte Rai. Da qui, seguendo un
sentiero lungo l’ampia dorsale occidentale della montagna, si arriva
(ore 1,30 dal bivio a quota 890 m) al Rifugio Consiglieri (difficoltà:
E).
Per gentile concessione.

Nota: Caffè al mitico bar di Canzo!!!!Alla faccia di Cartagine e di
tuttii cartaginesi!!

Nota 2: Se 'SandroilCapo' dà l'ok, al ritorno ci si vede a San Pietro.

Meteo
http://www.arpalombardia.it/meteo/bollettini/bolmet.htm

Per approfondire su Internet:
http://www.comune.canzo.co.it/Sentiero-3--Canzo---Rifugio-Marisa-Consiglieri--it.htm

Sentiero per l'andata da Canzo al Monte RAI:
http://www.passolento.it/schede_gite/canzo_rai.htm

Sentiero per tornare a Civate:
http://www.montagnavissuta.it/civate.htm

INFORMAZIONI CULTURALI:L’abbazia di San Pietro al Monte
La fondazione della chiesa si perde nella leggenda. Si narra che
Adelchi, figlio del re longobardo Desiderio, fu colpito dalla cecità
durante una battuta di caccia. Venne guarito da un eremita che
viveva sul monte di Civate e, per questo miracolo, Desiderio
avrebbe fatto costruire la chiesa, dedicata a San Pietro e a San
Paolo, e un monastero di frati benedettini. C’è un’altra leggenda
che fa risalire la fondazione della chiesa a Desiderio, ma in
occasione di una vittoria sui saraceni. Tuttavia mancano elementi
storici certi che possano suffragare un’origine della chiesa in epoca
longobarda.
E’ certa invece la presenza a Civate dei benedettini nel IX secolo.
Nel secolo successivo il monastero crebbe di importanza, mentre
l’aspetto attuale del complesso architettonico, come la maggior
parte della decorazione interna (stucchi e affreschi) viene fatta
risalire agli ultimi anni del secolo XI. Quello che possiamo
ammirare è dunque uno dei capolavori dell’arte italiana che
precede la grande stagione romanica vera e propria (soprattutto la
decorazione risente di influenze ottoniane e bizantine).
Quando arriviamo da Civate, il primo edificio che ci appare è
l’oratorio di San Benedetto, dalle forme semplici ma eleganti.
L’interno è spoglio, ma le pareti presentano tracce di intonaco.
Probabilmente un tempo era tutto affrescato, ma oggi l’unico
elemento decorato è il piccolo altare, che presenta tre lati con
immagini sacre.
Appena dietro l’oratorio, la nostra attenzione è attratta dal grande
scalone di pietra che sale alla chiesa. Questa ha una forma molto
semplice perché presenta una pianta rettangolare con una sola
navata ricoperta da una tetto sostenuto da travi a vista. Tuttavia
essa presenta una particolarità abbastanza inconsueta: ha due
absidi, uno dietro all’altare e uno sulla facciata. Inoltre è preceduta
da un bellissimo atrio semicircolare (ricostruito nel Novecento) a
due piani: quello inferiore corrisponde alla cripta, quello superiore
(a cui si accede dallo scalone) alla chiesa. Accanto all’edificio della
chiesa (sul lato nord) si trova un cortiletto con un edificio a due
piani (il secondo è stato costruito nel 1949). Non è ciò che rimane
dell’antico monastero; è difficile dire dove questo si trovasse, ma
molti indizi fanno pensare che sorgesse sul lato opposto (a sud
della basilica).
L’interno della chiesa è di particolare bellezza. Per la sua
descrizione andare alla pagina specifica. La chiesa è aperta alla
domenica dalle 9,00 alle 12,00 e dalle 14,00 alle 17,00.

Per maggiori informazioni e per approfondimenti si segnala il sito
degli Amici di San Pietro:
http://www.amicidisanpietro.it/

APPUNTI DI VIAGGIO REGGIA DI VENARIA

DOMENICA 09 MARZO 2008


POST IN ALLESTIMENTO



domenica

ASPETTANDO GLI APPUNTI DI VIAGGIO

DOMENICA 09 MARZO 2008 REGGIA DI VENARIA

Ragazzi, ne valeva la pena!!
Gita enoculturale in quel di Venaria Reale, con la scelta oculata della trattoria
e relativo pranzo in stile pseudo-piemontese, ma lascio al cronista ufficiale l'ampio resoconto .

Successiva piacevole e interessante visita alla Reggia Restaurata dei Duchi di Savoia.

Nota di colore, le tipiche tende di plastica con microclima mediterraneo idoneo per la coltivazione dei pomodori in qualsiasi stagione.
Ad maiora!

sabato

8 MARZO 2008

FESTA DELLA DONNA


Auguri carissimi a tutte le donne che frequentano e leggono il blog!


ciao

venerdì

DOMENICA 10 MARZO 2008

Per andare si va, per dove non si sa!




Per maggiori informazioni consultate prossimi appunti di viaggio
oppure telefonate al Grandechenio!


Sursum corda!

APPUNTI DI VIAGGIO - IL GIORNO DOPO

DOMENICA 3 MARZO 2008 - I CORNI DI CANZO


Ragazzi,sono titubante ma mi sembrava opportuno aggiungere alcune piccole notarelle di uno di curiosandi.Gita da incorniciare, una tra le più riuscite da mettere tra le prime sul mio personalissimo cartellino, come direbbe Rino Tommasi.Ma andiamo con ordine.

La giornata nettamente primaverile propizia una partecipazione massiva, siamo in otto, quindi c'è anche Lancillotto e con i nostri fidi panini di scorta si parte per Canzo.
A Bovisa, Manfred vede in biglietteria il nostro amico del pesce fritto, silenzioso e odoroso compagno di tanti viaggi di ritorno dalle escursioni nella zona del triangolo lariano.Sul treno prendiamo possesso di una intera fila e in maniera chiassosa trascorriamo il tempo verso la meta, a Inverigo, ci alziamo tutti in piedi e con la mano sul cuore salutiamo simbolicamente Sandroilcapo e signora.Insomma la giornata sembra mettersi su di una bella rotaia :)
Alla discesa dal treno, effettuiamo una sosta obbligata in pasticceria e poi via per la salita.Manfred, guida la truppa, tira fuori dal libro dei ricordi le escursioni di 'quella volta' e ci conduce senza minimo dubbio verso le Fonti Gajum e poi all'attacco del sentiero numero 1.
Si va senza problemi, raggiungiamo la prim'alpe e poi in sequenza la seconda e successivamente la terza, qui De Zan direbbe con andatura 'endanger'.Fino a qui nulla da segnalare, ma da adesso comincia la salita impegnativa, infatti la truppa piano piano si allunga e vengono allestite due soste per riprendere fiato.
Foto numero 1
Finalmente arriviamo al pianoro sotto i Corni e qui decidiamo di consumare i nostri panini, naturalemnte dopo aver scattato le foto di rito, infatti il panorama è invidiabile, da un lato la pianura lombarda e dall'altro il lago di Como e la discesa tutta completamente innevata! Uno spettacolo!Foto Numero 2
A questo punto i soliti sconsiderati decidono di intraprendere al salita, Lorimer , Antonelladilorenzo e la Maestra invece si dirigono al rifugio.
Foto Numero 3
La salita sembra dura ma nemmeno troppo, in cima si ammira un panorama molto bello e le immancabili foto di rito ci ritraggono contenti e felici dell'impresa effettuata.Dimenticavo di dire che prima di attaccare l'ascesa, un 'simpatico' escursionista 'si permette di darci un suggerimento'.
Infatti ci dice che la salita è fattibile, occorre solo stare attenti al ghiaccio e dai tratti 'scoperti'!Che vi devo dire, solo dopo abbiamo avuto l'esatta percezione di cosa volesse dire.La prossima volta che uno si permette, lo zittisco all'istante!
Foto Numero 4
Bene, discesa da escursionisti esperti e poi meritato risposo al rifugio SEV.
Qui, a dire il vero, i nostri prodi si rifocillano chiedendo un bianco, ma grande è la sorpresa nel vedersi servire un Bianco dei Castelli, manco fossimo sul Terminillo!!Che dire, almeno un prosecco!
Bando alle lamentele, si rientra, passando il colletto dei Corni con la neve al polpaccio, anche questa è fatta.
Discesa per Canzo senza troppi patemi, con sosta alla terz'alpe per usufruire della fontanella e riempire le borracce.
Anche qui una nota di colore, nel cortile c'erano delle casse con dei bottiglioni di vino , la curiosità ci ha spinto a spiare le etichette; anche qui che delusione, dopo una prima bottiglia di barbera del piemonte, abbiamo trovato un montepulciano d'abruzzo ed un citra, sempre dell'abruzzo, la prossima volta il vino lo compriamo al supermercato a Milano!!!

Bene, ci aggiorniamo alle prossime puntate!




Foto Numero 1

Foto Numero 2
Foto Numero 3
Foto Numero 4

mercoledì

Appunti di viaggio: 2 Marzo 2008 - Corni di Canzo

Come direbbe il grande De Zan: Gita d'altri tempi! E infatti nell'immagine seguente un dagherrotipo del Grande Chenio, con macchina fotografica vintage...



Una splendida giornata di sole ci ha accompagnato nella prima vera uscita stagionale di trekking ai Corni di Canzo.
Arrivati felicemente in quel di Canzo dopo un interminabile viaggio in treno e sosta obbligata nella rinomata pasticceria, iniziamo la marcia. In fretta superiamo la fonte Gajum e, costringendo GC a non fotografare ogni cartello e segnavia per non perdere tempo, giungiamo in breve al rifugio Terz'Alpe (purtroppo le torte di Carla non ci sono piu'...). Qui inizia la vera ascesa che, colpa il caldo e lo scarso allenamneto, in breve ci fa ansimare e rallenta ulteriormente la marcia. Finalmente, con i morsi della fame, arriviamo al pianoro sotto i Corni dove consumiamo il nostro frugale pasto: che nostalgia i pranzi in trattoria delle domeniche invernali!!!
"Ringraziando" un autoctono che ci spiega la strada i piu' ardimentosi fra noi si cimentano nell'ascesa al Corno piu' alto, che si dimostra faticosa ma breve e non difficile. Foto di rito in cima, con biglietto da visita lasciato sulla croce.



Iniziamo la discesa e subito con terrore ci accorgiamo di cio' che ci aspetta: lo strapiombo di diverse decine di metri ci obbliga a procedere abbracciando la parete e a scendere un passo alla volta. Il tutto complicato dal ghiaccio che rende il passo scivoloso. Finalmente siamo in basso (dove scopriamo che il sentiero e' riservato agli escursionisti esperti!) e raggiungiamo il rifugio SEV dove ci aspettano Lorenzo, la di lui consorte e la Maestra. Per tirarci su chiediamo un bianco: quello dei Castelli!
Cosi' rifocillati risaliamo nella neve fino al ginocchio fino alla spalletta dei Corni e iniziamo la discesa, di nuovo soleggiata ed asciutta, fatta a passo di bersagliere per la paura di perdere il treno.

Alla prossima!

martedì

ASPETTANDO GLI APPUNTI DI VIAGGIO

CORNI DI CANZO DOMENICA 02 MARZO 2008






Ragazzi, questa volta ci siamo divisi i compiti, e la scaletta dei 'rilasci' è la seguente, 'in qualche modo'.

DATA MODULO
RISORSA

20080304 Aspettando gli appunti di viaggio ILGRANDECHENIO

20080305 Appunti di viaggio MARIO

20080306 Commenti VARI

20080306 Locandina per prossima gita ADMIN

Da parte mia non posso altro che anticipare alcune foto e le 'cicale', in ordine sparso:
1) Ascesa al pianoro
2) Ascesa ai Corni
3) Il bianco della casa
4) Il bianco schizzato
5) Amateurs al sole
6) Lacedelli e Compagnoni

Ed alcune foto, da 'antologia'






ciao
ILGRANDECHENIO