domenica

31 OTTOBRE 2010 - CAMPO DEGLI EBREI

CIAO

tradizionale carrellata sulle più importanti/imponenti lapidi presenti al Campo degli Ebrei.
Come già sapete, è uno dei più vasti cimiteri ebraici d'Europa.
ciaooo

Quota 104



sabato

30 OTTOBRE 2010 - OSIMO

CIAO
gita fuoriporta in quel di Osimo!
Già quest'anno visitato in occasione della Pasquetta, vedi il post apposito.




Mi piace ricordare la presenza delle grotte nella cittadina di Osimo, prendo spunto dal web e riporto alcune informazioni utili.
Maurizio, mi raccomando, dai un occhio alla citazione sui cavalieri.
ciaoo

Dal web:
Le grotte

Il sottosuolo di Osimo è percorso da una fitta rete di gallerie, cunicoli ed ambienti sotterranei scavati a più livelli, spesso collegati tra loro verticalmente mediante pozzi o camini percorribili tramite tacche o pedarole. Scarse sono le fonti scritte e rari i documenti che contengono notizie di tali grotte che pure costituiscono una notevole realtà storica. Questo incomprensibile silenzio si deve probabilmente a ragioni di segretezza derivanti dalla necessità di salvaguardare nascondigli e vie di fuga indispensabili alla difesa e alla sopravvivenza di un'intera comunità in situazioni di pericolo e di emergenza.
L'uso di queste cavità è comunque riconducibile a quattro principali tipologie individuate secondo le loro diverse caratteristiche: si riconoscono infatti grotte realizzate per scopi difensivi riconoscibili lungo tutta la rete ipogea, cunicoli idraulici a servizio di cisterne e fonti, ambienti particolari costituiti da sale circolari presumibilmente frequentate per scopi rituali o come luoghi di riunione, ed infine grotte che rivelano tracce di uso abitativo presenti soprattutto nel versante meridionale del colle nei pressi di Porta Musone.
Molteplici e differenti sono le rappresentazioni che si ritrovano all'interno delle grotte: dai bassorilievi di carattere religioso custoditi all'interno delle Grotte del Cantinone, ai simboli legati alla presenza dei cavalieri Templari e del Sovrano Militare Ordine di Malta, come la "triplice cinta" e la croce a otto punte, visibili all'interno delle Grotte Simonetti.
Un caso a sé costituiscono le grotte sottostanti Palazzo Campana: all'interno si trovano infatti due gallerie le cui pareti e volte sono piene di bassorilievi con allegorie di significato esoterico.

venerdì

29 OTTOBRE 2010 - LOMELLO

ciao


di seguito della breve passeggiata del 23 ottobre,
http://ildorico.blogspot.com/2010/10/23-ottobre-2010-mortara.html
, ecco un excursus sulla cittadina di Lomello.





Pregevole il centro storico con il borgo medievale addossato al vecchio Castello.

Da non perdere la chiesa e dil battistero.

Una nota di colore, il Generale Gyulai si acquartierò qui durante la Seconda Guerra d'Indipendenza, visto che sono in corso i festeggiamenti per il 150° anniversario dell'Unità d'Italia, mi sembra una nota appropiata!!!

ciaoo
 
 
DAL WEB:
Storia
Laumellum fu un importante centro romano, forse preceduto da un insediamento preromano. I vecchi eruditi, basandosi su una supposta etimologia (Laumellum da Laevum mellum), lo attribuivano ai Levi, fondatori di Pavia insieme ai Marici. Alla fondazione potrebbero aver contribuito anche i Libìci, insediati nel Vercellese. Si tratta comunque di popolazioni Liguri piuttosto che celtiche. In epoca romana Laumellum fu noto soprattutto perché vi transitava la strada che da Piacenza, per Pavia, portava a Torino e ai passi alpini nelle Alpi Cozie. Il luogo è nominato in parecchi itineraria, che indicano la distanza di 22 miglia da Pavia; l'Itinerarium Burdigalense precisa che si tratta di una mansio, cioè di un luogo di sosta, non di una semplice mutatio (cambio di cavalli). In questo punto l'importante arteria superava il fiume Agogna. Lomello è anche citato da Ammiano Marcellino (XV.8.18), sempre a motivo dell'importante strada che vi passava: il futuro imperatore Giuliano viene accompagnato dall'augusto Costanzo II fino a un locum duabus columnis insignem, qui Laumellum interiacet et Ticinum (un luogo celebre per due colonne, che si trova tra Lomello e Pavia), e da qui, seguendo la nota strada, Giuliano prosegue per Torino.
 
Il centro conserva resti delle antiche mura ed insigni monumenti medievali, quali il complesso religioso formato dalla Basilica di Santa Maria Maggiore, notevole costruzione del primo periodo romanico lombardo (XI secolo) e dal Battistero di San Giovanni ad Fontes (VIII secolo), un antichissimo edificio longobardo a forma ottagonale, con i resti dell'originale fonte battesimale. Nella tradizione popolare lomellina, la basilica viene chiamata la "chiesa del diavolo": la leggenda racconta che la costruzione fu distrutta dal Maligno e da lui stesso riedificata in una sola notte di lavoro febbrile, ma, a causa del sorgere del sole, fu lasciata incompleta. Ecco perché oggi si vedrebbe la facciata parzialmente crollata e le prime due campate senza il tetto.

Pregevoli anche la chiesa romanica di San Michele (XII secolo), con un tiburio ottagonale, ed il castello (XV secolo), che conserva affreschi cinquecenteschi di pregevole fattura e due mosaici romani ritrovati, con numerosi altri reperti archeologici, nel sottosuolo del paese.

giovedì

28 OTTOBRE 2010 - PIAZZALE CADORNA

DAL WEB:


A pochi passi dal Castello Sforzesco incontriamo una delle piazze più celebri di Milano: Piazzale Cadorna, sede di una stazione ferroviaria a scopo principalmente locale regionale e di collegamenti con gli aeroporti.
 

In questa piazza si può ammirare un' opera rappresentante un ago gigante di 18 metri con un filo, opera di Oldenburg posto in omaggio all’industriosità della città. Piuttosto colorata la rende caratteristica e moderna nella sua costituzione. Piazza rilevante per i suoi frequenti collegamenti con gli aeroporti, si incontrano qui due linee della metropolitana che rendono un forte passaggio.



Da Piazza Cadorna parte una lunga via, via Carducci, che attraversa tra le più importanti traverse semicentrali della città, da Corso Magenta a Via San Vittore sede del museo della scienza e della tecnica Leonardo da Vinci a sant’Ambrogio chiesa patrono della città.


CIAOOO

mercoledì

martedì

26 OTTOBRE 2010 - LADRI DI BICICLETTE XIV°

CIAO
eccoci , come di consueto, ad un nuovo appuntamento sulle bici nel mondo!!!

Bella questa rastrelliera, siamo a Piazzale Cadorna - Milano

La Bici Bianco Antico

Rastrelliera

Altro angolo della rastrelliera

Bici di prima della guerra!!
Per approfondire, puoi cliccare il link in calce:
http://ildorico.blogspot.com/search/label/ladri%20di%20biciclette

lunedì

25 OTTOBRE 2010 - CARTELLI SVIZZERI

CIAO
di seguito alcuni interesanti cartelli Svizzeri!!!


Eccezione!!


La Farmacia


La posta si 'leva' anche la domenica, va bene nel sopraceneri si dice 'vuotatura', ma è lo stesso!!

Vecchie indicazioni.




Nuove indicazioni.

domenica

24 OTTOBRE 2010 - TORTONA

Ciao
Il prode Mariettonostro non si fida di organizzare un'uscita trekking per questa domenica, infatti le previsoni dle tempo sono terribili....
A questo punto scatta il piano alternativo, e si decide di dirottare l'uscita domenicale sui colli tortonesi.
Il gruppo è al completo, Mariettonostro, laprof, Ciccio ed ildorico prendono psoto sulla trek mobile.

Mariettonostro lancia i cavalli della trek mobile lungo l'autostrada fino al primo autogrill dove, assieme ad un pulmann di anziani turisti tedeschi espletiamo il rito del cappuccino, ch efatica!!!
Da citare negli annali un tajerino con i pantaloni di una bionda settantenne tedesca con uno scacco e di un abbinamento cromatico da rimanre esterefatti!!!
 Superati i postumi cormatici raggiungiamo Tortona, qui ci facciamo prendere dall'ansia del parcheggio , infatti abituati a Milano, appena individuiamo un posto libero ci fermiamo, pe rpoi scoprire l'abbondanza di parcheggi e che , per di più, la domenica e festivi anche quelli con le strisce blu non sono a pagamento!!!

 Insomma, potevamo parcheggiare tranquillamente in Piazza Duomo!!! Il bello della provincia!!!



Gita culturale presso i principali monumento con una breve escursione ad un giardino urbano posto nel pressi della Chiesa di Santa Maria del Canale.



Nella nostra succinta guida viene riportato, come luogo di interesse, un edificio medievale, Casa del Pozzo, e quindi chiediamo ad una signora con bambino l'ubicazione di questo edificio.
La signora ci chiede: 'in che strada?'




La cosa mi stupisce moltissimo, nella dorica non è affatto così, se chiedi dove è la Galleria Dorica, ti diranno vicino al negozio tal dei tali; oppure se chiedi dove è l'Arco della Prefettura, ti diranno di fronte a dove stava prima la pizzeria di caio prima di trasferirsi dove è adesso....
Le vie e le piazze sono appannaggio dei postini e basta!!!
Bene, dopo questo confronto tra usi e costumi , diciamo che la visita alla città termina.
Dimenticavo di dire, che ovunque troneggianmo immagini di Fausto,siamo nella terra dei due fratelli Coppi, certo Fausto è quello più noto, Serse viene ricordato anche per via della sua tragica morte.
 Ormai è ora di pranzo, dopo laboriaoso ricerca troviamo un agriturismo nei paraggi e lo raggiungiamo.
Pranzo da paura, vino buono delel colline circostanti, come da conuetudine non abbiamo fatto prigionieri!!!
Per le portate, lascerei al prode Mariettonostro la descrizione accurata, io vi posso dire solo che è stata dura, molto dura, ma alla fine ce l'abbiamo fatta con molto onore!!!
ciaooo



dal web:
La storia ha riservato a Tortona un passato ricco di vicende e di personaggi illustri, ma anche di guerre e di distruzioni che hanno rischiato di cancellarne la memoria. Baluardo di un territorio di confine fin dalle sue origini liguri, per i Romani divenne, nell'età imperiale, il crocevia di grandi strade consolari (la via Fulvia, la via Postumia. la via Emilia Scaura, la via Vercellina) che conferivano alla romana Derthona lulia il ruolo di nodo strategico militare e civile che poi conservò nelle epoche successive. Il suo "Castello", protagonista di 25 secoli di storia tortonese, sarà, di volta in volta, difesa fortificata dei magazzini- granai di Teodorico e avamposto dei domini viscontei e sforzeschi, fortezza spagnola e roccaforte savoiarda, fino alla definitiva distruzione napoleonica del 1801.
Su questo palcoscenico storico e politico si sono avvicendati personaggi come Federico Barbarossa (nel 1155 il Barbarossa rase completamente al suolo le mura e le torri), Ludovico il Moro, Napoleone Bonaparte, sempre considerandola una posizione strategica indispensabile per le loro corone.
Nonostante l'avvicendarsi di padroni diversi, il popolo tortonese conservò una straordinaria identità municipale. Ne fanno fede gli Statuti cittadini che, definitivamente convalidati nel 1354 da Galeazzo Visconti, guidarono fino allo Statuto Albertino (1848) l'evoluzione istituzionale della comunità tortonese

sabato

23 OTTOBRE 2010 - MORTARA

Ciao
breve gita fuori porta in quel di Mortara, Lomellina.
Per Alecremo e Gasoline un giretto da fare come aperitivo, non c'è dubbio   :)

Comunque vi suggerisco al visita a Mortara, ci sono alcune cosette da vedere.

La basilica di San Lorenzo ed il municipio.
Non male la vasca, peccato che non ci sia la zona pedonale...



 ciaoo

p.s.- ho visto un ristorante da favola, dal listino anche i prezzi, ma una volta nella vita....



 dal web:

Appartenente inizialmente alla contea di Lomello, nel 1164 Federico I la sottopose al dominio di Pavia, e Mortara divenne sede di podesteria. Passò in seguito sotto il dominio milanese, prima dei Visconti e poi degli Sforza e divenne luogo di caccia e di svago per la corte ducale. Gian Galeazzo Visconti concesse al borgo l'autorizzazione per cambiare il proprio nome in Beldiporto, denominazione che mantenne fino al 1402. Sotto gli Sforza fu feudo personale di Ludovico il Moro.


 Caduti gli Sforza nel 1499, divenne signoria di Gian Giacomo Trivulzio e poi di Obicino Caccia; al ritorno degli Sforza, venne infeudata a Matteo Beccaria di San Gaudenzio, che non lasciò discendenza maschile; la signoria fu dunque concessa a Cristina di Danimarca. Dopo essere ritornata libera tra il 1580 e il 1613, sotto il governo spagnolo (1535-1706) Mortara divenne marchesato, attribuito al governatore spagnolo Rodrigo Orozco e rimase in possesso dei suoi discendenti fino al 1706, anno del definitivo affrancamento. In quest'epoca Mortara divenne un'importante piazzaforte a difesa dei confini occidentali del ducato milanese.





 
Nel 1707 Vittorio Amedeo II di Savoia conquistò Mortara, elevandola al rango di città regia (affrancata dunque dal feudalesimo) e di capoluogo della provincia di Lomellina. Questi importanti cambiamenti vennero ratificati con il trattato di Utrecht nel 1713. La città mantenne questo ruolo fino al 1860, arricchendosi di palazzi e costruzioni ottocentesche quali il Palazzo comunale (1857) ed il Teatro dedicato a Vittorio Emanuele II (1845).
 
Con l'Unità d'Italia (Decreto Rattazzi del 1859) fu assegnata alla provincia di Pavia come capoluogo del circondario della Lomellina.
Luoghi d'interesse
Piazza Monsignor DugheraIl Duomo in stile gotico lombardo, dedicato a San Lorenzo (1375-1380), si affaccia in piazza Monsignor Dughera. Conserva opere pittoriche e scultoree dei secoli XV, XVI e XVII.
La cinquecentesca chiesa di Santa Croce, con l'annesso coevo Palazzo Lateranense.
La chiesa di San Carlo dedicata a San Carlo Borromeo che ospita le reliquie di santa Veneranda, eretta per voto nel 1633.
L'Abbazia di Sant'Albino, posta appena fuori dall'abitato e, secondo la leggenda, fondata da Carlo Magno
La chiesa di 'Santa Maria del Campo, edificata in campagna in forme gotico-lombarde.
Auditorium di recente costruzione, che ospita la rassegna musicale "Mortara on Stage".

venerdì

22 OTTOBRE 2010 - SS COSMA E DAMIANO

In calce una pregevole iniziativa della Parrocchia di San Cosma e Damiano in Ancona




Dimenticavo, Maurizio partecipa!



giovedì

21 OTTOBRE 2010 - RADIO TELE ELETTRA

CIAO
come da tradizione, ho chiesto aiuto al Chiassoso per un intervento sul PC.
Il fatto è che alla fine, abbiamo deciso che il PC non aveva bisogno di alcun intervento e che  non ci rimaneva altro da fare che andare a mangiarci una pizza!!


A dire il vero, un piccolo intervento l'abbiamo effettuato, abbiamo sostituito la cartuccia alla stampante, almeno quello l'abbiamo fatto!!!



Nota di colore, siamo andati alla pizzeria che già ci aveva visto protagonisti, dove per intenderci, c'erano le due cameriere bionde....
Adesso ce n'è una , nuova, sempre bionda, e la pizza è buona.
Insomma, oltre all'occhio anche il palato è soddisfatto!!!
La prossima volta, direi di farci una pizza conviviale!!!
ciaooo