sabato

23 OTTOBRE 2010 - MORTARA

Ciao
breve gita fuori porta in quel di Mortara, Lomellina.
Per Alecremo e Gasoline un giretto da fare come aperitivo, non c'è dubbio   :)

Comunque vi suggerisco al visita a Mortara, ci sono alcune cosette da vedere.

La basilica di San Lorenzo ed il municipio.
Non male la vasca, peccato che non ci sia la zona pedonale...



 ciaoo

p.s.- ho visto un ristorante da favola, dal listino anche i prezzi, ma una volta nella vita....



 dal web:

Appartenente inizialmente alla contea di Lomello, nel 1164 Federico I la sottopose al dominio di Pavia, e Mortara divenne sede di podesteria. Passò in seguito sotto il dominio milanese, prima dei Visconti e poi degli Sforza e divenne luogo di caccia e di svago per la corte ducale. Gian Galeazzo Visconti concesse al borgo l'autorizzazione per cambiare il proprio nome in Beldiporto, denominazione che mantenne fino al 1402. Sotto gli Sforza fu feudo personale di Ludovico il Moro.


 Caduti gli Sforza nel 1499, divenne signoria di Gian Giacomo Trivulzio e poi di Obicino Caccia; al ritorno degli Sforza, venne infeudata a Matteo Beccaria di San Gaudenzio, che non lasciò discendenza maschile; la signoria fu dunque concessa a Cristina di Danimarca. Dopo essere ritornata libera tra il 1580 e il 1613, sotto il governo spagnolo (1535-1706) Mortara divenne marchesato, attribuito al governatore spagnolo Rodrigo Orozco e rimase in possesso dei suoi discendenti fino al 1706, anno del definitivo affrancamento. In quest'epoca Mortara divenne un'importante piazzaforte a difesa dei confini occidentali del ducato milanese.





 
Nel 1707 Vittorio Amedeo II di Savoia conquistò Mortara, elevandola al rango di città regia (affrancata dunque dal feudalesimo) e di capoluogo della provincia di Lomellina. Questi importanti cambiamenti vennero ratificati con il trattato di Utrecht nel 1713. La città mantenne questo ruolo fino al 1860, arricchendosi di palazzi e costruzioni ottocentesche quali il Palazzo comunale (1857) ed il Teatro dedicato a Vittorio Emanuele II (1845).
 
Con l'Unità d'Italia (Decreto Rattazzi del 1859) fu assegnata alla provincia di Pavia come capoluogo del circondario della Lomellina.
Luoghi d'interesse
Piazza Monsignor DugheraIl Duomo in stile gotico lombardo, dedicato a San Lorenzo (1375-1380), si affaccia in piazza Monsignor Dughera. Conserva opere pittoriche e scultoree dei secoli XV, XVI e XVII.
La cinquecentesca chiesa di Santa Croce, con l'annesso coevo Palazzo Lateranense.
La chiesa di San Carlo dedicata a San Carlo Borromeo che ospita le reliquie di santa Veneranda, eretta per voto nel 1633.
L'Abbazia di Sant'Albino, posta appena fuori dall'abitato e, secondo la leggenda, fondata da Carlo Magno
La chiesa di 'Santa Maria del Campo, edificata in campagna in forme gotico-lombarde.
Auditorium di recente costruzione, che ospita la rassegna musicale "Mortara on Stage".

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