Minaccia pioggia ovunque a partire dal pomeriggio e cosi' decido di rimanere - per una volta - in Patria: voglio tornare al rifugio Bietti e vedere finalmente la Conca di Releccio. Lo scorso inverno ci siamo stati ma la nebbia fittissima ci ha impedito la seppur minima visuale.
Prendo la Valsassina e poi la strada tutta curve verso Esino e il Cainallo; come al solito mi sembra non finisca mai... finalmente arrivo allo spiazzo erboso che fa da parcheggio: ci sono tante macchine nonostante il tempo incerto.
Inizio a camminare e guardo l'ora: voglio vedere se stavolta ce la faccio nei 90 minuti previsti dal cartello indicatore.
Salgo di buona lena, in breve arrivo all'Arco di Prada: e' piu' piccolo di quello della Greina ma ha una forma geometrica piu' regolare.
Procedo e poco dopo intravedo il rifugio, non manca molto. Ci arrivo, qualcuno sta ancora pigramente facendo colazione, guardo l'ora: ho impiegato un quarto d'ora in meno del previsto, non male davvero!
Mi guardo intorno: la Conca del Releccio e' davvero impressionante nella sua selvaggia bellezza.
Voglio proseguire un po' e prendo il sentiero (EE!) che porta verso il Rifugio Elisa: so che non ci arrivero' ma vorrei vedere com'e': sono subito accontentato. Una salita assai ripida e un paio di passaggi con catene da brivido! Arrivo ad uno spiazzo, stanno passando i segnalatori che posano i cartelli per il Trofeo Scaccabarozzi di domani, e' ora di fermarmi per il pranzo: sono comletamente avvolto nelle nuvole, minaccia temporale e cosi' inizio il rientro.
Arrivo alla macchina, e' presto e decido di tornare dal lato del Lago, anzi voglio fare il lungolago con i suoi splendidi paesi: Varenna, Mandello, Abbadia, e' un po' che non passo da quelle parti.
Scopro cosi' che a Mandello c'e' il motoraduno per i 90 anni della Moto Guzzi: quante moto, non ne ho mai viste tante in vita mia! Di tutte le marche ma le Guzzi sono la maggioranza, da quelle degli anni trenta a quelle di oggi, sono emozionato da tanta bellezza!
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