Gita Trekking Canzo - Monte RAI - San Pietro - Civate
Appuntamento: h 08:50 presso biglietteria Ferrovie Nord - Piazzale
Cadorna
Andata: Treno Ferrovie Nord partenza h 09:09
Possibilità h 9.16 in Bovisa
Ritorno: Treno FS
CIVATE
17:10 MILANO PTA GARIBALDI 18:26
18:29 MILANO CENTRALE 19:30 Via Lecco
19:10 MILANO PTA GARIBALDI 20:35
20:29 MILANO CENTRALE 21:30 Via Lecco
Pranzo: Pranzo al sacco.Se si arriva per tempo sosta al Rifugio Marisa Consiglieri, per vino,caffè e grappa!.(vedi infra )
Caratteristiche: carrareccia e sentiero, prima nel bosco, poi
percespugli e prati
Difficoltà: Non impegnativo
Tempo totale: 4.30 ore
Dislivello: 800 m
Segnaletica: segnavia vari
Percorso:CANZO - FONTI DI GAJUM - MONTE RAI - RIFUGIO
MARISA CONSIGLIERI - SAN PIETRO AL MONTE - CIVATE
Caratteristiche: carrareccia e sentiero, prima nel bosco, poi
percespugli e pratiDalla stazione ferroviaria di Canzo seguiamo le indicazioni per le fonti di Gajum (20'): di qui imbocchiamo il sentiero nr.2/direzione San Miro: ampia mulattiera realizzata con ciottoli provenienti dal letto del vicino torrente Ravella. Questo primo tratto è parte del percorso geologico (vedi molteplici pannelli didattici) dove si
trovano, disseminati qua e là, numerosi massi erratici provenienti
dalla Valtellina e dalla Val Masino. Al bivio successivo prendiamo a
destra: direzione Cornizzolo/Monte RAI.Ora si avvistano anche le antenne collocate sulla cima del Monte Rai, non sono attraenti ! per fortuna il sentiero si immerge poi nella penombra di una fittissima pineta.Giunti in prossimità di alcune case diroccate ecco un ultimo bivio per il Monte RAI.Ci si dirige verso il Rifugio Marisa Consiglieri.Al termine della traversata si esce sulla vasta sella che unisce il Monte Rai (a destra) al Monte Cornizzolo ( a sinistra); seguendo la stradina sterrata (o il dorso erboso della cresta) verso ovest si giunge in breve al rifugio Marisa Consiglieri (m 1110 – ore 1,15 da San Pietro). Appena superato il rifugio si scende a sinistra una scalinata in cemento che porta ad un ripianino erboso proprio sotto il rifugio: da qui (cartello indicatore) si dipartono due sentieri: uno (segnavia n. 10) riporta direttamente a Civate passando per
l’abbazia di San Pietro, l’altro (segnavia n. 11) traversa in leggera
discesa fino alla cresta sud del Monte Cornizolo. Prendere questo
sentiero e raggiungere la cresta suddetta a quota 1050 m c.a.
Scendere lungo la cresta (molto panoramica) seguendo sempre il
sentiero n. 11. A quota 880 m circa (cartello indicatore per una
sorgente che si trova a breve distanza) il sentiero abbandona la
cresta e si abbassa a sinistra, attraversa il Prà Spino, passa accanto
ad un masso inciso con un’immagine sacra (Pater noster) e giunge
in località Sason (m 605 – cartelli indicatori). Da qui il sentiero n.
11 dapprima si abbassa verso destra per evitare un salto roccioso
(palestra di roccia), poi ritorna a sinistra e scende fino a
raggiungere la stradina che unisce la Cascina dell’Oro alle case di
Pozzo. Girando a destra si arriva a Pozzo e da qui a Civate (ore
1,45 dal Rifugio ConsiglieriOKKIO:Dall’incrocio tra il sentiero n. 9 e il 9a, proseguire diritti lungo il n. 9 e, con ripida salita, raggiungere la cresta che unisce il Corno Birone e il Monte Rai: volgendo a sinistra si segue (sentiero) la facile cresta di roccette e erba (solo qualche punto è un po'
esposto) che conduce in cima al Monte Rai. Da qui, seguendo un
sentiero lungo l’ampia dorsale occidentale della montagna, si arriva
(ore 1,30 dal bivio a quota 890 m) al Rifugio Consiglieri (difficoltà:
E).
Per gentile concessione.
Nota: Caffè al mitico bar di Canzo!!!!Alla faccia di Cartagine e di
tuttii cartaginesi!!
Nota 2: Se 'SandroilCapo' dà l'ok, al ritorno ci si vede a San Pietro.
Meteohttp://www.arpalombardia.it/meteo/bollettini/bolmet.htmPer approfondire su Internet:http://www.comune.canzo.co.it/Sentiero-3--Canzo---Rifugio-Marisa-Consiglieri--it.htm
Sentiero per l'andata da Canzo al Monte RAI:
http://www.passolento.it/schede_gite/canzo_rai.htmSentiero per tornare a Civate:
http://www.montagnavissuta.it/civate.htmINFORMAZIONI CULTURALI:L’abbazia di San Pietro al Monte
La fondazione della chiesa si perde nella leggenda. Si narra che
Adelchi, figlio del re longobardo Desiderio, fu colpito dalla cecità
durante una battuta di caccia. Venne guarito da un eremita che
viveva sul monte di Civate e, per questo miracolo, Desiderio
avrebbe fatto costruire la chiesa, dedicata a San Pietro e a San
Paolo, e un monastero di frati benedettini. C’è un’altra leggenda
che fa risalire la fondazione della chiesa a Desiderio, ma in
occasione di una vittoria sui saraceni. Tuttavia mancano elementi
storici certi che possano suffragare un’origine della chiesa in epoca
longobarda.
E’ certa invece la presenza a Civate dei benedettini nel IX secolo.
Nel secolo successivo il monastero crebbe di importanza, mentre
l’aspetto attuale del complesso architettonico, come la maggior
parte della decorazione interna (stucchi e affreschi) viene fatta
risalire agli ultimi anni del secolo XI. Quello che possiamo
ammirare è dunque uno dei capolavori dell’arte italiana che
precede la grande stagione romanica vera e propria (soprattutto la
decorazione risente di influenze ottoniane e bizantine).
Quando arriviamo da Civate, il primo edificio che ci appare è
l’oratorio di San Benedetto, dalle forme semplici ma eleganti.
L’interno è spoglio, ma le pareti presentano tracce di intonaco.
Probabilmente un tempo era tutto affrescato, ma oggi l’unico
elemento decorato è il piccolo altare, che presenta tre lati con
immagini sacre.
Appena dietro l’oratorio, la nostra attenzione è attratta dal grande
scalone di pietra che sale alla chiesa. Questa ha una forma molto
semplice perché presenta una pianta rettangolare con una sola
navata ricoperta da una tetto sostenuto da travi a vista. Tuttavia
essa presenta una particolarità abbastanza inconsueta: ha due
absidi, uno dietro all’altare e uno sulla facciata. Inoltre è preceduta
da un bellissimo atrio semicircolare (ricostruito nel Novecento) a
due piani: quello inferiore corrisponde alla cripta, quello superiore
(a cui si accede dallo scalone) alla chiesa. Accanto all’edificio della
chiesa (sul lato nord) si trova un cortiletto con un edificio a due
piani (il secondo è stato costruito nel 1949). Non è ciò che rimane
dell’antico monastero; è difficile dire dove questo si trovasse, ma
molti indizi fanno pensare che sorgesse sul lato opposto (a sud
della basilica).
L’interno della chiesa è di particolare bellezza. Per la sua
descrizione andare alla pagina specifica. La chiesa è aperta alla
domenica dalle 9,00 alle 12,00 e dalle 14,00 alle 17,00.
Per maggiori informazioni e per approfondimenti si segnala il sito
degli Amici di San Pietro:
http://www.amicidisanpietro.it/