vi volevo aggiornare su di alcune vicissitudini del Dorico.Dopo parecchio tempo e vari progetti finalmente si va a Padova.Visita della città ed al Santo.Quindi, domenica mattina direzione Padova per una gita turistica.
Andiamo con ordine, riesco a parcheggiare vicino a Prato della Valle , suggerimento, nei festivi il parcheggio è gratuito.Prato delle Valle è vicinissimo alla Basilica, e quindi via per la visita di dovere al Santo.
La Basilica è sempre affollatissima di pellegrini, si vedono persone di tutti i continenti, devo dire che ci sono tantissimi indiani ed africani, la fila per la visita alla tomba del Santo è lunghissima, ma tutti l'affrontano con devozione e preghiera.
Bene, dopo la visita religiosa adesso tocca all'aspetto enogastornomico, nella via vicino alla Basilica c'è un locale storico che incuriosisce, a questo punto senza dubbio alcuno si entra per assaggiare la cucina locale.
L'aspetto è da vecchia trattoria, senza aria condizionata e dotata di ventilatore a soffitto, inoltre l'arieazione è realizzata da una leggera corrente d'aria , insomma mi sembra di essere tornato negli anni sessanta.
Il menù è tipico, mi sparo i bigoli alla gallina imbriaga e fegato alla veneta, insomma un tripudio di calorie e tradizione!
Primo pomeriggio assolato, attraversata la città spopolata sotto una bella canicola estiva, chiaramente ci vuole una meritata sosta al Caffè Pedrocchi, anche qui la tradizione prima di tutto!Il pomeriggio viene impiegato per la cultura, quindi visita alla Cappella degli Scrovegni.
Che dire, vale da sola una gita a Padova, mi raccomando Mariettonostro, ne vale veramente la pena.Prima di entrare occorre attendere un quarto d'ora in un locale di acclimatamento e poi finalmente si accede alla Cappella.la visita, guidata, dura circa un altro quarto d'ora, ma la bellezza degli affreschi è esaltante ed il restauro ha fatto i miracoli.
Bellissime le scene più note, il Battesimo nel Giordano, la Fuga in Egitto e tanti altri, ma anche i quadri meno noti sono bellissimi.All'uscita, visto che il biglietto è cumulativo per altri siti, prolungamento della visita ai musei della città, visita al museo degli eremitani, realizzato in un vecchio convento, è il classico museo nato da una donazione di un mecenate, con reperti che partono dall'archologia, passando per le varie civiltà italiche fino ad arrivare alle immancabili serie di lapidi romane, che ogni museo Italiano detiene.
Al primo piano, invece, pinacoteca, e qui le persone addette alla sorveglianza si prodigano nel decantare le opere da visionare e ti interrogano se hai visto l'opera decantata e presente nelle sale precedenti!
Quindi, quadro del Bellini e poi Crocifisso del Giotto, prima era nella Cappella degli Scrovegni e poi altre opere , anche una Madonna del Mantegna, un bozzetto, comunque.la visita non è stata male, a quasto punto, preso dal raptus del 'tanto ho pagato' chiedo del terzo museo abbinato al biglietto.Sempre una delle zelanti operatrici decanta:"tre piani di meraviglie, da non perdere."Che vi devo dire, si cede alla tentazione.
Il museo è ubicato in un vecchio palazzo nobiliare di fronte ai resti dell'arena, all'ingresso ci sono due inservienti, che non hanno visto un visitatore dalla mattina!questo dovrebbe insospettire!!!la visita è piacevole, nel senso che non c'è nessuno, c'è una discreta aria condizionata, e le 'meraviglie esposte' sono utensili e cassettoni d'epoca!
Alla faccia, all'ultimo piano, esposizone di una collezione di monete donata al comune di Padova da un mecenate.
Anche questa è fatta,una bella avventura domenicale con tutte le caratteristiche del buon viaggiatore!!!
Gita: religiosa, gastronomica e culturale!
Evvai!