Addirittura Salvo non fa storie visto che l'appuntamneto a Pagano è anticipato di un quarto d'ora.
Si parte per la Valle D'Ossola, o meglio una trasversale, si va in quel di San Bernardo, frazione di Bognanco.Il viaggio è lungo ma, alla fine ne vale la pena.
Il percorso scelto dalla nostra mentore è ad anello, si sale verso il rifugio e poi un piccolo salto sul confine Italo-Svizzero.
Dopo la sosta al rifugio, e qui apro una parentesi, Laprof ce l'ha con Mariettonostro, quando c'è Silvia si mangia in rifugio, mentre se non c'è si mangiano i panini!
Che dire, Mariettonostro rispondi!!!
Prima del pranzo in rifugio, si va sul confine, qui scattiamo le foto di rito.
Dimenicavo, anche a tavola scattiamo le foto di rito, e qui ricordo che non si fanno prigionieri!!!
Il rientro è agevole su una strada molto più confortevole del tragitto fatto all'andata,
ci accompagnamo con un gruppo di gitanti che cantanno cori di montagna e con un Flavio Briatore dei poveri con annesso fuori strada che rientrano in valle.
Al rientro ci scoliamo il bicchiere della staffa presso un ristorantealbergoostellobar di una frazione denominata Paradiso,
poi via con al trek mobile IV° verso la meneghna, la città, non il dolce!!
Ciaooo
Non facciamo prigionieri!
Le bottiglie sono un optional!
C'è chi cade in catalessi!
Le caprette ci salutano
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