Eccoci al giro di boa del 31 dicembre, con ilcompagnogiorgio ci organizziamo per un capodanno in rifugio.
Facciamo alcune ricerche ed alla fine decidiamo di andare in Val Codera, cenone e alloggio, la zona la conosciamo bene, ci siamo stati già altre volte.
Ilcompagnogiorgio prende i contatti con l'organizzazione ed alla fine siamo iscritti al cenone!
Di primo acchito qualcosa ci doveva far pensare, infatti, ci dicono che nei due rifugi il posto non c'è, ma ci avrebbero sistemato in degli alloggi attrezzati, speriamo bene!!!
Ilcompagnogiorgio si informa, presso gli organizzatori, se vale la pena di portarsi dietro le ciaspole, la risposta è affermativa.
Quindi, eccoci in Stazione Centrale pronti per raggiungere Novate Mezzola da dove parte il sentiero che ci porterà a Codera.
Il viaggio trascorre senza scossoni e sorprese, arriviamo puntuali a Novate Mezzola e raggiungiamo l'attacco del sentiero, qui, mettiamo gli scarponi e notiamo con stupore un cartello con un divieto di accesso per frana!
Evvai!
Dopo poco, c'è un altro cartello che consente il passaggio, andiamo avanti!
Saliamo per il sentiero e raggiungiamo la frana, qui si possono vedere degli importanti lavori di messa in sicurezza , passiamo attraverso il nuovo sentiero, infatti a nostro avviso sembra leggermente spostato rispetto al vecchio tracciato.
Durante la salita, abbiamo modo di incontrare, un vecchio trattore lasciato li da diversi anni, un vero pezzo da museo.
Finalmente raggiungiamo Codera ed il primo rifugio.
Dovete sapere che i due rifugi presenti, entrambi gestiti da un'associazione pro val codera, si sono accordati per organizzare questo capodanno, dobbiamo chiedere dove siamo alloggiati e dove è previsto il nostro cenone!
Bene, scopriamo che per il cenone siamo nell'altro rifugio e ci accompagnano all'alloggio.
L'alloggio è un camerone con stufa da accendere e col bagno in cantina, dimenticavo, per andare in cantina occorre uscire.....
Con Giorgio la prendiamo a ridere, non aspettavamo certo la suite imperiale, ma forse il bagno in corridoio, un po' si!
L'altra cosa, che pure ci fa ridere, è la mancanza completa di neve, le nostre ciaspole troneggiano abbarbicate agli zaini, vorrà dire che le abbiamo portate per far cambiare aria!
Poggiamo gli zaini e ci rechiamo a fare una passeggiata, infatti c'è ancora luce, arriviamo fino ad una casa vacanza ed alla diga risalendo piano piano la valle.
Rientriamo, il buio si avvicina.
Prendiamo posto nel rifugio che ci ospiterà per la cena, ordiniamo da bere, vino naturalmente, e qui noto con piacere che ilcompagnogiorgio deve avere origini venete,regge il vino con maestria!
Per ingannare il tempo beviamo e giochiamo a carte con altri presente, anche loro in attesa della cena.
Ormai ci siamo, i tavoli sono pronti, noi troviamo posto in una seconda saletta assieme ad altri commensali .
La saletta è poco riscaldata, ma il vino corre e riscalda il corpo.
Le persone dell'associazione pro-codera, hanno fatto un bel lavoro in cucina, devo dire che le pietanze sono tute buone ed abbondanti, tranne il risotto, che non si capisce, ma scompare subito.
Un bel voto all'organizzazione.
A fine cena ci riuniamo tutti su di un tavolone in attesa della mezzanotte, si parla con gli altri commensali.
Alla mezzanotte brindisi e fuochi in terrazzo!
Poi si balla e si canta e si beve fino a tarda notte.
Alla fine, sono ormai le quattro, andiamo a dormire.
Lo stanzone dove alberghiamo è senza riscaldamento, abbiamo giusto il tempo di togliere i pantaloni e di infilarci sotto il piumone , e poi, per fortuna la stanchezza ed il vino, stendono su di noi una protezione completa!
A domani per il proseguo della due giorni in rifugio!
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