Partiamo presto, appuntamento h 07:00, si potrebbe anche bissare, tutto sommato.
Mariettonostro arriva con 10 di anticipo, ma ildorico è già pronto!
Si parte, non troviamo nemmeno un bar aperto, in autostrada code inenarrabili, peccato!
Autostrada svizzera e poi cantonale fino a Locarno, di qui ci addentriamo nella valle fino a San Carlo, dove si trova la stazione di partenza della nostra funivia.
Arriviamo 15 prima della corsa delle 09:00, ildorico, con gli scarponi ai piedi scatta verso la biglietteria mentre Mariettonostro parcheggia e si prepara.
Pronti per la partenza della corsa, fa un po' freddo ci sono pochi gradi, chissà cosa ci aspetta al termine della salita.
l tratto in funivia è fantastico, da solo vale la gita, dislivello di circa 1000 metri e non è finita!
All'arrivo ci sono appena 5°, cominciamo bene, ci mettiamo tutto quello che abbiamo e partiamo, naturalmente sbagliamo tracciato e percorriamo la strada, ma non fa nulla.
Arriviamo al bivio fatidico, abbandoniamo la strada e si sale!
Saliamo e incontriamo diverse persone che scendono, si vede che hanno passato la notte al rifugio.
All'ennesimo bivio per un lago nero ci fermiamo e facciamo merenda, ci passano diversi pescatori che si recano al lago nero.
Noi piaghiamo verso la capanna,
Bel tratta agevole fino ad una sella, da qui splendido panorama su ennesimo lago ed in fondo in fondo si intravede la capanna, bellissimo.
Il sole è scomparso, fa decisamente freddo, per fortuna l'esperienza insegna e non siamo impreparati, ci saranno anche meno di 5°.
Dopo un ampio giro attorno al lago ecco l'erta finale verso la capanna, incontriamo un misto tra uomo delle nevi e bionico tedesco che scende a balzelloni, con zaino da 30 kg sulle spalle e panino per merenda, dimenticavo, canotta e calzoni corti......
purtroppo non è stata u a visione!!!
Arriviamo in capanno giusto in tempo prima della nevicata, per fortuna che siamo arrivati giusto in tempo.
Ci spariamo una bella polenta e ci riposiamo un po'
Nel frattempo il tempo è migliorato, a smesso di nevicare ed è uscito un pallido sole.
Mariettonostro ha la splendida idea di chiedere al rifugista, Idalgo, una strada diversa per il ritorno, lui gentilissimo ce la ìndica.
Chiediamo se è impervia , idalgo ci tranquillizza, niente paura.
Ma unendo le due congetture astrali:
- come dice l'adagio, chi lascia la strada vecchia
- e l'occhio assassino del rifugista
Partiamo, iriamo nuovamente attorno al lago e poi, invece di superare la cresta giriamo verso destra, qui il percorso è ancora innevato, secondo me sarà libero dalla neve appena una settimana all'anno, ma andiamo avanti.
Prendiamo il canalone e qi tutto tranquillo, solo che alla fine ci troviamo di fronte ad una formazione di ghiaccio perenne che si stacca dal lato della montagna lasciando un fondo crepaccio, peccato che il sentiero sia sul lato della montagna al di là del crepaccio!!!
Non ci arrendiamo, arriviamo in fondo, e qui con due salti carpiati riusciamo a traghettare dalla zolla di ghiaccio al sentiero!!!
Ci siamo ripresi dall'avventura che scorgiamo un bel panorama, dopo una curva la bella sorpresa, il sentiero è a picco sul dirupo, il dislivello non l'ho calcolato o meglio l'ho dimenticato!!!
Insomma, un vero percorso da rifugista!!!
Alla fine raggiungiamo la strada che avevamo lasciato la mattina e ritorniamo verso la base della funivia.
Via via incontriamo altri che rientrano come noi.
Prendiamo la corsa per il rientro, panorama mozzafiato dalla cabina
e finalmente arriviamo alla base, qui il tempo è cambiato notevolmente, adesso ci sono 25° si suda!!!!
Anche questa è fatta, Mariettnostro non mi ha comunicato il numero della gita e nemmeno se nel conteggio ha tenuto conto dell'uscita sulle Dolomiti di Sesto.
Vedremo in seguito!
ciaooooooooooooo
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