giovedì

7 marzo 2010 - 101^ U.C. - Val Biandino e Rif. Tavecchia



Nonostante le pessime previsioni, un eroico manipolo di Curiosandi si è avventurato in val Biandino per la 101 uscita (detta anche CI U.C.).
La meta è il rifugio Tavecchia che le guide danno per aperto nel weekend: mentre ci inerpichiamo lo speriamo con tutto il cuore perchè la temperatura è bassa, anche se il panino di emergenza fa parte del nostro corredo.
Iniziato il cammino ad Introbio (ma sembra di essere ad Ancona, piazza Cavour, piazza Roma, viale della Vittoria,...) e superata l'edicola dedicata a sant'Uberto, dobbiamo decidere fra due percorsi: la mulattiera o il sentiero del Bitto.
Scegliamo il secondo e mal ce ne incoglie: è più vario ma molto più faticoso con i suoi saliscendi, i passaggi stretti e lo scavalcare i mucchi di neve di recenti valanghe.





La mulattiera invece, che vediamo dall'altra parte della valle, è diritta come un fuso e sale in maniera costante. Noi, come al solito, se non ci facciamo del male non siamo contenti...

Ad un certo punto vediamo una casa che scambiamo per il rifugio e crediamo di essere arrivati, ma il nostro sentiero lo aggira abilmente e non abbiamo modo di arrivarci: che delusione! Invece ad un certo punto riusciamo a vedere la meta, è aperto e i nostri cuori si allargano!

Ci sediamo al tavolo con due simpatici signori con cui subito attacchiamo bottone e ci rovesciano addosso la loro personalissima weltanschauung: passeggiata bella uguale rifugio con ottima cucina e prezzo basso, e il Tavecchia è in cima alla classifica!

Come al solito non facciamo prigionieri; per accontentare il nostro Anonimo lettore, ecco un'immagine della libagione, che ritrae il volto soddisfatto degli eroi dopo:
- risotto con salsiccia
- polenta e mortadella
- polenta e involtini
- polenta con stinco e patate al forno

ma prima:
- del tagliere dei formaggi col miele
- della torta
- del caffè
- della grappa
- del genepy
- del fernet



Per il ritorno optiamo per la mulattiera; a parte un paio di scivolate di Canio che vuole emulare Carolina Kostner alle Olimpiadi (grande somiglianza, solo il colore degli occhi li distingue...) arriviamo tranquilli alla trek mobile.

Alla prossima!
Mario

P.S. però quelle occhiate infuocate...

2 commenti:

  1. vorrei solo precisare che Mariettonostro è l'unico che ha visto la bionda dalle occhiate languide, non è tanto questo il problema, il problema è che non ci ha fatto il segno dell'asso!!!

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