CICLONE BIANCOROSSO 2
DORICI OLE’
Parte Seconda
Ricordi sparsi
Come quasi tutte le squadre, l’Ancona ha militato nelle serie cosiddette minori, dalla
Serie D in su, almeno questo.Nella puntata precedente ho dimenticato di dire che all’inizio la squadra si chiamava
U.S. Anconitana, famigliarmente detta U.S.A., e solo negli anni 70 prese il nome di
Ancona Calcio SPA.
Con il vecchio nome ebbe momenti di gloria negli anni quaranta partecipando ad un
girone SUD della Serie A; campionato poi vinto dalla Roma, vi potete immaginare il
clima.
Bene Serie A, girone Sud, e poi tanti campionati dalle parti della Serie D , C e B,
fino al grande salto con Edoladro in serie A.
Edoladro, al secolo Edoardo Longarini, il grande presidente, palazzinaro romano che
nella più classica tradizione ha voluto abbinare il motto ‘panem et circem’, e così
dopo aver mangiato quello che si poteva a Roma, ha pensato di prendere le redini
della squadra di calcio, circem, e di presidiare tutti gli appalti stradali di Ancona e
provincia, panem, per lui (n.d.r.)
Questa gioiosa parentesi ha fatto si che l’Ancona potesse approdare al grande
palcoscenico della Serie A, nell’ultimo scorcio del secolo scorso, vedendo giocare
gente come Ruggeri, argentino di classe cristallina, quando era giovane e vinceva il
campionato del mondo del 1986; Sergio Fabian Zarate detto el raton, il più piccolo
centravanti argentino e non di tutti i tempi, penso più basso di nanugalderisi; Lajios
Detari, principe magiaro genio e sregolatezza, castigatore dell’Inter al Del Conero,
uno che giocava come Gianni Rivera ma a cui non piaceva soffrire e sacrificarsi per la
squadra; Milos Glonek, onesto operaio titolare della nazionale di qualche repubblica
sorta dopo la caduta del Muro di Berlino, purtroppo non ricordo più quale.
Per gli italiani, basta ricordare Pecoraro Scanio, fratello del parlamentare dei verdi,
Felice Centofanti, Er Mondezza al secolo il Thomas Millian del calcio, che poi
giocherà a San Siro sulla sponda nerazzurra; il ‘Condor’ Massimo Agostini, grande
goleador e centravanti, giocatore di rapina come il tedesco Gerd Muller, esperto da
anni di dure battaglie in tante squadre di Serie A.
Mi raccomando, arrivammo penultimi, si, ma sempre davanti al Pescara, ed ho detto
tutto.
La prossima volta un breve excursus sulla stagione in Serie A dell’annata 2003/04,
con i personaggi principali e due note relative alle partite giocate a San Siro dai
Dorici, che hanno visto tra il pubblico lo scrivente ed alcuni gentili lettori e
frequentatori di questo sito.
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