FONTANA DELL’ACQUA MARCIA – PARCO SEMPIONE
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La conformazione geologica dell’Italia ha spesso permesso lo sfruttamento delle acque termominerali che, per effetto delle forti pressioni legate alla presenza di vapore acqueo e CO2, riescono a raggiungere la superficie e a formare sorgenti. Di fatto, le manifestazioni termali sono legate quasi sempre alla presenza di una fonte di calore nel sottosuolo, che permette ai fluidi di riscaldarsi e risalire. In assenza di una fonte di calore abbastanza superficiale nel sottosuolo, le acque minerali tendono a rimanere in falda, rendendo più difficile il loro sfruttamento. Tra i molti misteri della grande città in cui viviamo c’è quello delle fontane dette dell’Acqua Marcia. L’acqua che arriva dalle falde acquifere sotterranee, viene denominata “marcia” a causa del suo odore e sapore che ricorda quello di un uovo poichè quest’acqua è sulfurea, ovvero ricca di Zolfo. In passato quest’acqua veniva bevuta da molti per le sue proprietà benefiche sull’organismo. Nella città di Milano, nei pressi dell’Arena Civica, vi è una famosa fontana le cui acque hanno una significativa connotazione sulfurea, esse provengono da alcuni orizzonti acquiferi sabbiosi-argillosi profondi e in pressione, relativi ai depositi del Quaternario marino. Al di sotto della litozona ghiaioso-sabbiosa e ai depositi palustri del Villafranchiano, a circa 250 m, la successione continentale lascia spazio ai sedimenti marini, da cui emergono le acque sulfuree. La presenza di ione manganese di origine endogena associata alla presenza di idrogeno solforato (degradazione della materia organica contenuta nei sedimenti in mancanza di ossigeno) è causa del caratteristico odore sulfureo che peraltro svanisce dopo qualche minuto. Queste fontane (vedi waypoint) hanno una forma ottagonale con mascheroni dai volti grotteschi e deformati, molto inquietanti. Rappresentano un pezzo della storia della città, ma purtroppo sono molto sconosciute e quasi completamente abbandonate e infine dall’anno 2000 la loro acqua è stata anche dichiarata non potabile a causa dell’inquinamento delle falde.
ZOLFO:
Lo zolfo è un minerale naturale di colore giallo-bianco, riconoscibile dal tipico e sgradevole odore di uovo andato a male. Le sorgenti solforose erano note già ai tempi degli egiziani e dei romani, l'acqua contiene zolfo disciolto durante il suo passaggio nel sottosuolo, sono presenti in varie parti del globo e sono state uno dei primi e più diffusi metodi di cura idroterapica. L'origine dello zolfo è varia: può essere vulcanica, per reazione tra idrogeno solforato e anidride solforosa, come nelle solfatare o suii in bordi dei vulcani; può essere sedimentaria, per processi di riduzione del solfato di calcio (gesso) o per alterazione atmosferica dei solfuri metallici.
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