Arrivati a Mergozzo si sale in auto fino alla frazione
Bracchio in prossimità di un parcheggio che si trova sulla sinistra ad inizio paese, si prosegue ora a piedi, giunti al centro della frazione, si svolta a destra in direzione della Chiesa, alla sua sinistra si sale lungo il ciottolato , fino ad arrivare all'ultima casa piu a nord del paese, si oltrepassa un pontino il legno , e dopo avere percorso la mulattiera per alcuni tornanti , appare un cappella ben curata, siamo a metà strada per l'alpe Vercio , qualche metro piu avanti sulla destra si trova una sorgente, proseguendo il cammino su comoda mulattiera si superano due alpeggi abbandonati e due rii , in cui l'opera di semina dei pescatori locali, fa si che questi siano pescosi , dopo un ora circa di marcia da Bracchio , si giunge all'alpe Vercio 850m. slm , alpeggio molto ben curato .
Da visitare la Chiesetta , in questo alpeggio ogni ultima domenica di luglio si festeggia la Madonna, con la processione che percorre a piedi tutta l'alpe, festa molto sentita , sia dagli abitanti di Bracchio , che di Mergozzo.
Proseguendo il cammino dobbiamo risalire il prato che si trova dietro la Chiesa, puntando alla baita piu a nord e a sinistra , questa e' adibita occasionalmente , durante le domeniche estive , a trattoria, superata anch'essa , ci si incammina sul sentiero che sempre a tornati sale ripidamente di quota, fino a piegare decisamente a sinistra, puntando al centro del vallone , ancora qualche tornante e in prossimità di una cava abbandonata di mica si giunge alla sommità della valletta , dove un basamento in cemento, su cui sorgeva un pilastro della teleferica , adibita a trasporto legname, ci ricorda l'antica attività boschiva. Il nostro percorso riprende svoltando a sinistra , puntando in direzione ovest, verso le creste delle affascinanti cime , e seguendo le tracce , ora esili , ora ben marcate e evidenti , del sentiero, si incontra subito, scavata nella montagna, una trincea ben costruita con blocchetti di pietra, qua passava una importante teleferica che collegava l'alpeggio di Orfalecchio in Valgrande con l'antico porto sul fiume Toce.Il sentiero ora piega sul versante della Valgrande e supera in rapida successione , le cinque cime che costituisco I Denti del Gigante, siamo sopra le cave del Duomo di Candoglia, oltrepassate ci si trova ora di fronte delle roccette e gradoni di massi, le si superano salendo trasversalmente a sinistra, qua i passaggi si fanno delicati , e si consiglia il proseguimento solo agli escursionisti esperti, attraversate con fatica si giunge alla parete terminale della cima Corte Lorenzo m 1574 slm. da Vercio due ore circa di cammino. Per il ritorno una volta giunti alla bocchetta , dove si e' saliti dall'alpe Vercio, al posto di scendere , proseguire diritti, salendo il costone pratoso , della Colma di Vercio, m 1254 slm., non ne abbiamo mai descritto , fino ad ora, ma i panorami da queste cime sono imponenti, i laghi, le cime del gruppo Andolla, e la Valgrande con le sue valli , e il Pedum, lasciano senza fiato , per la loro bellezza .
Proseguire fino a raggiungere il pizzo Faje' m 1352 slm. superare una baita, e scendere comodamente per il sentiero che si immette nel bellissimo bosco di faggi , e in circa 35 minuti , si giunge all'alpe Ompio , presso il rifugio Fantoli , proseguire il cammino fino al punto in cui il sentiero termina e parte la strada asfaltata, da qui svoltare a destra , attraversare un prato , scendere per alcuni tornati ripidi , il sentiero ora diventa pianeggiante , ed in circa 30 minuti si raggiunge di nuovo l'alpe Vercio.
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