domenica

27 GIUGNO 2010 - SVIZZERA E RIVELLA

ciao
oggi grande giornata di sole e magnifica passeggiata in alta montagna.

Dopo varie vicissitudini, il percorso è stato definito nella salita da San Bernardino paese al Passo omonimo.
Per motivi vari il gruppo solito era ridotto a tre presenze, ma alla fine si è aggiunto Alecremo e Nuccia, che ci hanno accompagnato nelle bella passeggiata.

Le note organizzative erano state definite in settimana, percorso ad anello verso il passo di San Bernardino,Alecremo ha trovato un sito interessante da dove abbiamo preso lo spunto definitivo.


Arriviamo in due auto al paese e da qui cominciamo l'avventura, subito al primo bivio il dilemma, prendere la strada a destra od a sinistra??
Entrambe indicano come meta il passo, decidiamo per la destra, evvai, speriamo sia quella giusta.

Il percorso è bello, saliamo ripidamente in un bel bosco di aghifoglie, poi usciamo allo scoperto e costeggiamo la montagna ammirando un panorama stupendo, il cielo è terso e si vedono in lontananza tutte le varie cime, di cui Mariettonostro conosce solo il pizzo dell'uccello, lo ha citato una villeggiante in paese...

La strada si snoda attraverso delle vallette dove ancora si notano i segni della presenza della neve, insomma un panorama da favola.

Alla fine incontriamo un sentiero e qui abbiamo il dubbio di aver , nuovamente effettuato il prercorso a rovescio, insomma anche questa volta la tradizione è rispettata.



Bando alla chiacchiere, arriviamo all'Ospizio San Bernerdino, il piazzale è stracolmo di motociclisti, sembra l'area di Servizio Somaglia Ovest nei gioni neri segnalati dalla società Autostrade!!! Ma non ci perdiamo d'animo, dopo aver visto il poco invitante menù, decidiamo di mangiare i nostri panini e di prendere qualcosa da bere.

Alecremo si spara un vinello, niente da obiettare!!!

Una nota di colore, al tavolo vicino, si siedono due coppie di motociclisti tedeschi, due, un lui ed una lei, con un tatuaggio sul braccio destro che iniziava dalla spalla e terminava al polso,
entrambi in un italiano stentato hanno ordinato dei panini e la Rivella verde, la mitica bevanda ticinese.
Si vede che è una bevanda da uomini duri!!!
Devo chiedere a Gasoline, lui di ticinesi se ne intende.

Dopo la pausa riprendiamo la strada del ritorno, questa volta costeggiamo la carrozzabile, ed il caldo ed il panorama non ci soddisfano molto.

Naturalmente, abbiamo modo anche di effettuare dei passaggi di tratti ancora innevati, insomma, non ci siamo fatti mancare niente.

A valle abbiamo incontrato dei vitelli al pascolo, uno si è affezionato a noi e ci ha seguito al piccolo trotto per un bel pezzo di strada.

Finalmente al paese, e qui l a conferma, all'andata abbiamo percorso un sentiero che non era nelle nostre indicazioni, ma alla fine è stato quello che ci è piaciuto di più; come dire, non tutti i mali vengono per nuocere....
Nota finale, al bar , prima di salutarci, ildorico ed Alecremo si sono sparati una bella Rivella vere, onde emulare i motociclisti teutonici, la bibita ci è piaciuta, questa assomigliava alla spuma al cedro, che tempi!!!
Dimenticavo, Alecremo e Nuccia, tanto per scaldare la gamba, non hanno preso la strada per Bellinzona, ma si sono sparati il passo e poi direzione Spluga con rientro da Chiavenna, questi ragazzi!!
ciaooo


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