lunedì
28 Settembre 2008: Spider-Canio sull'Alpe d'Era
Ultima domenica di settembre, finalmente una bella giornata di sole dopo tante uscite piovose!
In breve arriviamo a Mandello e da qui al piccolo borgo di Sonvico dove inizia il cosiddetto "Sentiero del Fiume", descritto come EE (Escursionisti Esperti). Il sentiero e' agevole e ombreggiato e costeggia il fiume della val Meria; Nel primo tratto siamo in compagnia di un gruppo di podisti in piena trance agonistica, ma non ci facciamo distrarre: un paio di alberi di fichi attirano la nostra attenzione e...
Convinto Salvo a non arrampicarcisi ("il fico e' traditore", mormora Spider-Canio), proseguiamo. Guadiamo diverse volte il torrente e spesso le provvidenziali catene ci aiutano nei passaggi piu' difficili fino alla bellissima cascata d'Era e da qui all'Alpe d'Era.
E' ancora presto, non siamo stanchi e cosi', seguento il suggerimento di un autoctono, proseguiamo ancora un po' fino alla cosiddetta Piana di Calivazzo dove ci stendiamo a riposare scaldati da un bel sole.
Dopo pranzo decidiamo di tornare per il cosiddetto "Sentiero di Era Alta", piu' lungo di quello dell'andata ma assai piacevole per il saliscendi e per il tracciato nel bosco.
Appena prima di Sonvico ci imbattiamo nella chiesetta di Santa Maria in Olcio con annesso ristoro, dove un simpatico gestore ci intrattiene con il vernacolo locale (che solo io capisco) e con un buon bicchiere di vino (Trebbiano d'Abruzzo, ahime'...)
Alla prossima!
Mario
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domenica
21 SETTEMBRE 2008 - CANNERO RIVIERA
21 Settembre 2008 - Fine estate sul Monte Due Mani
Oggi che non c'era Canio (detto "Canio il misterioso") per la prima volta dopo tante settimane non e' piovuto: sara' una coincidenza?
Una bella mattina di sole ci accoglie e chiacchierando piacevolmente arriviamo a Ballabio dove prendiamo la strada per Morterone, meta di una precedente e assai piovosa gita. Dopo alcuni chilometri di tornanti lasciamo l'auto e ci incamminiamo. Il sentiero numero 36 e poi 34 e' subito assai ripido, e lo sara' per tutto il tragitto scorrendo a fianco delle ferrate. Anche da noi ci sono spesso delle corde fisse che ci aiutano ad issarci verso l'alto: forse si chiama monte Due Mani perche' ci vogliono entrambe per salire!
Dopo un po' entriamo nelle nuvole, siamo ormai in cresta e fa piuttosto freddo ma sentiamo la meta vicina e difatti dopo circa un paio d'ore arriviamo. In cima c'e la solita croce di ferro e a fianco un igloo in vetroresina che ci permette di riposarci e mangiare al riparo del vento gelido e dalla nebbia fitta.
All'interno c'e' un simpatico sessantenne a meta' strada fra un elfo e babbo Natale; di seguito il suo abbigliamento:
- camicia rossa
- pile rosso
- pantaloni alla zuava rossi
- calzettoni di lana rossi
- scarponi rossi (!)
- zaino rosso
- busta in pelle con il cibo rossa
- ha bevuto vino rosso
- da una borraccia rossa
- in una tazza smaltata rossa
- ha mangiato in un piatto di plastica rosso
- portava un orologio rosso con la falce e martello al posto del 12
- cintura rossa con la fibbia a forma della stella rossa dell'armata sovietica!
Che volete, sara' il suo colore preferito...
Infreddoliti alquanto prendiamo la via del ritorno, scendendo per un altro sentiero (il 22), molto piu' dolce che in un'oretta ci riporta alla strada; peccato che la macchina sia parecchio piu' in basso e ci tocca scarpinare per 4 chilometri sull'asfalto!
Riassumendo una bella giornata, allietata nel finale da una simpatica barista (che Salvo ha subito chiamato velina), assai carente di vitamina D: il motivo chiedetelo a lui!
Alla prossima
Mario
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martedì
PARCHI APPUNTI DI VIAGGIO - RIFUGIO VENINI
Anche questa volta il TG3 l'aveva detto, pioggia e tempo brutto.
Ma incuranti delle previsioni Marietto, Ciccio Arrabbiato ed il dorico partono per questa gita.
Il tempo, come detto, è bello nuvoloso, vedi foto infra, e poi una leggera pioggerellina ci accompagnerà per gran parte della giornata.
Ma incuranti delle previsioni Marietto, Ciccio Arrabbiato ed il dorico partono per questa gita.
Il tempo, come detto, è bello nuvoloso, vedi foto infra, e poi una leggera pioggerellina ci accompagnerà per gran parte della giornata.
La passeggiata non è male, una bella camminata sulla vecchia strada militare che dal paese di Pigra ci porta prima:
Alpe di Colonno,
che doveva essere la meta di una precedente gita,
poi rifugio Boffarola
ed infine il Rifugio Venini, meta della tappa odierna.
Certo che dal Rifugio Venini si sarebbero potute visitare le fortificazioni della Linea Cadorna, ma data la visibilità a stimata in 10 metri, abbiamo rinunciato.
Ed anche questa volta la nebbia e dil brutto tempo ci hanno accompagnato.
Speriamo in meglio per il futuro!!!
P.S:- Questa volta Ciccio, pur compiendo gli anni, era arrabbiato col mondo del lavoro, ma è meglio non addentrarci in queste questioni!
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venerdì
Domenica 14 Settembre : A piedi sulla Strada Cadorna
Da Argegno si raggiunge Pigra con la piccola funivia che in 5 minuti supera i 650 metri di dislivello ed evita cosi' 1 ora di cammino.
Nella prima piazzetta di Pigra, subito dopo la palazzina della funivia, si prende a sinistra una strada alberata e si salgono tutte le scale che portano ai bagni pubblici: in pochi minuti siete sulla Strada Cadorna, ora asfaltata per lungo tratto.
La strada porta al rifugio Boffalora (1252 metri) in un'ora.
Da qui si seguono le indicazioni per il rifugio Venini - Cornelio (1625 metri, un'ora), posto alla Bocchetta di Calbiga.
Se si prosegue lungo la ex strada militare, dopo aver risalito il crestone e oltrepassato i manufatti militari della Bocchetta dell'Alpetto, si giunge in vetta al monte di Tremezzo (1700 metri, 45 minuti).
Ancora un piccolo sforzo e, prima in discesa e poi a partire dai ruderi dell'Alpe di Tremezzo in salita, eccovi in vetta al monte Crocione (1641 metri, 1 ora).
La prima parte della gita si conclude qui.
L'ALTERNATIVA
Per chi vuole tornare a Pigra, esiste la possibilita' di una variante sul cammino di ritorno, che prevede di salire la cresta del monte Calbiga (1698 metri) prendendo la deviazione segnalata subito dopo il rifugio Venini - Cornelio (45' la salita, 25' la discesa sulla Bocchetta di Lenno, da dove riparte la strada asfaltata).
Per chi ha ancora voglia di camminare, la discesa verso Tremezzo offre una valida alternativa.
Spalle al Crocione, il sentiero scende ripido sull'erba per poi dirigersi a sinistra sulla piu' sottile cresta del monte Crocione; in alternativa, si puo' tornare verso il monte Tremezzo fino a incontrare un sentiero che porta verso sinistra e che, come l'altro itinerario, va a incrociare la Strada Cadorna piu' in basso.
Seguendo i numerosi tornanti della strada, non segnalata ma individuabile grazie ai muretti a secco sul lato a monte, in circa 1 ora e 20' si arriva a un bivio che indica la strada per la galleria; poco dopo vi si giunge e la si attraversa: non occorre la pila e il fondo e' in buono stato.
Superata la galleria, trovare la strada tra scorciatoie, case private e prati non e' difficile.
In mezz'ora vi troverete a un bivio (strada asfaltata, tre ore circa dal monte Crocione): seguite a destra la strada che porta alle prime case di Tremezzo, sul lungolago e infine all'imbarcadero dove ci sono il battello o l'aliscafo per tornare a Como (o ad Argegno se avete lasciato li' l'automobile).
Nella prima piazzetta di Pigra, subito dopo la palazzina della funivia, si prende a sinistra una strada alberata e si salgono tutte le scale che portano ai bagni pubblici: in pochi minuti siete sulla Strada Cadorna, ora asfaltata per lungo tratto.
La strada porta al rifugio Boffalora (1252 metri) in un'ora.
Da qui si seguono le indicazioni per il rifugio Venini - Cornelio (1625 metri, un'ora), posto alla Bocchetta di Calbiga.
Se si prosegue lungo la ex strada militare, dopo aver risalito il crestone e oltrepassato i manufatti militari della Bocchetta dell'Alpetto, si giunge in vetta al monte di Tremezzo (1700 metri, 45 minuti).
Ancora un piccolo sforzo e, prima in discesa e poi a partire dai ruderi dell'Alpe di Tremezzo in salita, eccovi in vetta al monte Crocione (1641 metri, 1 ora).
La prima parte della gita si conclude qui.
L'ALTERNATIVA
Per chi vuole tornare a Pigra, esiste la possibilita' di una variante sul cammino di ritorno, che prevede di salire la cresta del monte Calbiga (1698 metri) prendendo la deviazione segnalata subito dopo il rifugio Venini - Cornelio (45' la salita, 25' la discesa sulla Bocchetta di Lenno, da dove riparte la strada asfaltata).
Per chi ha ancora voglia di camminare, la discesa verso Tremezzo offre una valida alternativa.
Spalle al Crocione, il sentiero scende ripido sull'erba per poi dirigersi a sinistra sulla piu' sottile cresta del monte Crocione; in alternativa, si puo' tornare verso il monte Tremezzo fino a incontrare un sentiero che porta verso sinistra e che, come l'altro itinerario, va a incrociare la Strada Cadorna piu' in basso.
Seguendo i numerosi tornanti della strada, non segnalata ma individuabile grazie ai muretti a secco sul lato a monte, in circa 1 ora e 20' si arriva a un bivio che indica la strada per la galleria; poco dopo vi si giunge e la si attraversa: non occorre la pila e il fondo e' in buono stato.
Superata la galleria, trovare la strada tra scorciatoie, case private e prati non e' difficile.
In mezz'ora vi troverete a un bivio (strada asfaltata, tre ore circa dal monte Crocione): seguite a destra la strada che porta alle prime case di Tremezzo, sul lungolago e infine all'imbarcadero dove ci sono il battello o l'aliscafo per tornare a Como (o ad Argegno se avete lasciato li' l'automobile).
lunedì
7 Settembre 2008 - San Primo
Breve cronaca della giornata. Dopo aver via via raccolto l'equipaggio ci dirigiamo verso Magreglio (Madonna del Ghisallo) per l'appuntamento con Maurizio e Lella, che ci aspettano in tenuta decisamente estiva nonostante la giornata fredda e ventosa (sembra gia' novembre!).
Incuranti del tempo - nuvole basse che promettono pioggia e nebbia che copre le cime - ci incamminiamo: in realta' dobbiamo aspettare Canio che al solito ha fatto il pellegrinaggio alla chiesetta. Guardiamo con nostalgia sfilare dai finestrini la polentoteca, meta di passate avventure culinarie ma suvvia! Parcheggiamo e partiamo. Scegliamo il sentiero sud perche' panoramico (vedere la foto sotto!),
la salita e' breve e agevole nonostante il gran freddo e il forte vento e arriviamo in cima in un battibaleno. Grazie a Lella decidiamo di scendere dall'altro versante: e' al riparo dal vento, nel bosco cosi' non sentiamo la pioggia che ha iniziato a cadere pero' e' molto scivoloso e dobbiamo stare attenti a non cadere.
Arriviamo cosi' al rifugio Martina che promette asilo e cibo e ovviamente ci lasciamo indurre in tentazione: vino, polenta oncia, dolce e grappa!
Riprendiamo il cammino e in breve raggiungiamo le auto che senza traffico ci riportano a casa.
Alla prossima.
Mario
P.S.: una standing ovation per Pippi Calzelunghe!
Incuranti del tempo - nuvole basse che promettono pioggia e nebbia che copre le cime - ci incamminiamo: in realta' dobbiamo aspettare Canio che al solito ha fatto il pellegrinaggio alla chiesetta. Guardiamo con nostalgia sfilare dai finestrini la polentoteca, meta di passate avventure culinarie ma suvvia! Parcheggiamo e partiamo. Scegliamo il sentiero sud perche' panoramico (vedere la foto sotto!),
la salita e' breve e agevole nonostante il gran freddo e il forte vento e arriviamo in cima in un battibaleno. Grazie a Lella decidiamo di scendere dall'altro versante: e' al riparo dal vento, nel bosco cosi' non sentiamo la pioggia che ha iniziato a cadere pero' e' molto scivoloso e dobbiamo stare attenti a non cadere.
Arriviamo cosi' al rifugio Martina che promette asilo e cibo e ovviamente ci lasciamo indurre in tentazione: vino, polenta oncia, dolce e grappa!
Riprendiamo il cammino e in breve raggiungiamo le auto che senza traffico ci riportano a casa.
Alla prossima.
Mario
P.S.: una standing ovation per Pippi Calzelunghe!
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domenica
ASPETTANDO GLI APPUNTI DI VIAGGIO - MONTE SAN PRIMO 07 SETT 2008
Le previsione del TG3 erano catastrofiche, pioggia da mattina a sera.
I nostri non si sono fatti intimorire, c'era con loro la guida alpina di mezza montagna Mauri, e con lui non temono nulla!Anche il dorico, che riprende ad uscire in montagna trascorso un mese sabbatico dopo le ben note vicende di fine luglio.vedi il link
http://www.curiosandi.com/2008/07/25-luglio-2008-il-sentiero-che-non-ce.html
La mattina a Milano un pallido sole settembrino illumina il cielo, vedi foto.
I nostri non si sono fatti intimorire, c'era con loro la guida alpina di mezza montagna Mauri, e con lui non temono nulla!Anche il dorico, che riprende ad uscire in montagna trascorso un mese sabbatico dopo le ben note vicende di fine luglio.vedi il link
http://www.curiosandi.com/2008/07/25-luglio-2008-il-sentiero-che-non-ce.html
La mattina a Milano un pallido sole settembrino illumina il cielo, vedi foto.
Ci si trova in perfetto orario sul luogo dell'appuntamento, piazzale davanti la Chiesetta della Madonna del Ghisallo.
Ma poi meglio non pensarci e concentrarsi sulle foto scattate di volta in volta.
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venerdì
APPUNTI DI VIAGGIO - VASCA 04 SETTEMBRE 2008
Ebbene si, alla fine siamo risuciti a riprendere il rito della vasca.
Con grande successo di pubblico e di critica, il giorno 04 settembre 2008, un nutrito gruppo si è ritrovato per la vasca in Piazza Duomo!Il dorico ha spedito una mail, nemmeno troppo convinta, e questa è rotolata coinvolgendo un bel numero di persone che alla fine si sono ritrovate per la meritata vasca.
L'organizzazione non è stata delle più felici, m andiamo per ordine.
Infatti, ildorico arriva con la sua bicicletta rossa a Piazza Diaz e parcheggia, giusto in tempo per vedere un sosia di Danny De Vito, che si abbraccia e bacia con uan sosia in meglio di Victoria Silvested, nel senso che rea alta, bionda e con gambe cilometriche ed una carta d'identità più favorevole.Con dei dubbi esistenziali sul destino e sull'origine dell'universo il dorico si reca all'appuntamento, dove non trova nessuno.
Ma poi, alla spicciolata si sono presentate tutte le persone che nemmeno si pensava fossero presenti:come non citare IlCompagnogiorgio, il libanese, manfred e Ciccio Innamorato, inoltre, a sorpresa Lallisa.
Peccato per le defezioni di Romeo, per altro giustificata, e di Mauri, saremmo stati un plotone sennò!
Alla fine happy hour di soli maschi, e che volete farci, le donne erano ai tavoli vicini :)
Lallisa ha salutato e si è ritirata nei suoi appartamenti.
Dimenticavo, al bar c'erano, come camerieri, due gemelli di colore, vestiti uguali, con stesso taglio di capelli e montatura di occhiali, ci abbiamo messo un bel po' a capire che erano due e non erano gli effetti dell'americano che avevamo ordinato da bere.
Comunque una esperienza da ripetere, la vasca, quella dei gemelli meno!!
ciaoooooooooooo
Con grande successo di pubblico e di critica, il giorno 04 settembre 2008, un nutrito gruppo si è ritrovato per la vasca in Piazza Duomo!Il dorico ha spedito una mail, nemmeno troppo convinta, e questa è rotolata coinvolgendo un bel numero di persone che alla fine si sono ritrovate per la meritata vasca.
L'organizzazione non è stata delle più felici, m andiamo per ordine.
Infatti, ildorico arriva con la sua bicicletta rossa a Piazza Diaz e parcheggia, giusto in tempo per vedere un sosia di Danny De Vito, che si abbraccia e bacia con uan sosia in meglio di Victoria Silvested, nel senso che rea alta, bionda e con gambe cilometriche ed una carta d'identità più favorevole.Con dei dubbi esistenziali sul destino e sull'origine dell'universo il dorico si reca all'appuntamento, dove non trova nessuno.
Ma poi, alla spicciolata si sono presentate tutte le persone che nemmeno si pensava fossero presenti:come non citare IlCompagnogiorgio, il libanese, manfred e Ciccio Innamorato, inoltre, a sorpresa Lallisa.
Peccato per le defezioni di Romeo, per altro giustificata, e di Mauri, saremmo stati un plotone sennò!
Alla fine happy hour di soli maschi, e che volete farci, le donne erano ai tavoli vicini :)
Lallisa ha salutato e si è ritirata nei suoi appartamenti.
Dimenticavo, al bar c'erano, come camerieri, due gemelli di colore, vestiti uguali, con stesso taglio di capelli e montatura di occhiali, ci abbiamo messo un bel po' a capire che erano due e non erano gli effetti dell'americano che avevamo ordinato da bere.
Comunque una esperienza da ripetere, la vasca, quella dei gemelli meno!!
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DOMENICA 07 SETTEMBRE 2008 - GITA TREKKING - MONTE SAN PRIMO
GITA TREKKING AL MONTE SAN PRIMO
(ci riproviamo)
Organizzazione faticosa e controversa.
Alla fine si va sul San Primo.
Mezzo di trasporto: auto
Appuntamento: Ora: 08:30,dal Grandechenio equipaggio nr. 1 su trek mobile
Ora e luogo altri appuntamenti:
h 08:40 Ciccio,Maestra (?) , Metro Pagano ; con trek mobile
h 09:30 Mauri e Lella, Magreglio, piazzale davanti Chiesetta della Madonna del Ghisallo
Guida: Mauri
Pranzo: al sacco
Tipologia: discretamente allenati
Note: Ciccio, ha anticipato la probaile presenza di un suo amico, un Ticinese di Lugano.
INTERNET
http://www.niguarda.com/Montagna/SPrimo.htm
METEO
http://www.arpalombardia.it/meteo/bollettini/bolmet.htm
QUELLA VOLTA 'CI PROVAMMO'
http://www.curiosandi.com/2008/04/domenica-13-aprile-2008-trekking-monte.html
QUANDO ERAVAMO AGLI INIZI
http://www.curiosandi.com/2007/03/si-comincia.html
(ci riproviamo)
Organizzazione faticosa e controversa.
Alla fine si va sul San Primo.
Mezzo di trasporto: auto
Appuntamento: Ora: 08:30,dal Grandechenio equipaggio nr. 1 su trek mobile
Ora e luogo altri appuntamenti:
h 08:40 Ciccio,Maestra (?) , Metro Pagano ; con trek mobile
h 09:30 Mauri e Lella, Magreglio, piazzale davanti Chiesetta della Madonna del Ghisallo
Guida: Mauri
Pranzo: al sacco
Tipologia: discretamente allenati
Note: Ciccio, ha anticipato la probaile presenza di un suo amico, un Ticinese di Lugano.
INTERNET
http://www.niguarda.com/Montagna/SPrimo.htm
METEO
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QUELLA VOLTA 'CI PROVAMMO'
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QUANDO ERAVAMO AGLI INIZI
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