Ciao
questa volta breve gita trek in Valchiavenna e siamo veramente in pochi!!!
Dopo circa un mese di inattività eccoci finalmente ad una domenica dove non è prevista pioggia ma neve a partire dal tardo pomeriggio :)
Quindi facciamo la conta e ci troviamo Mariettonostro, Ciccio ed ildorico pronti per l'avventura, gli altri con impegni vari o non pervenuti; nota di colore, Lorenz è ormai desaparecidos!!!
La meta è individuata in Savogno, piccolo borgo nelle vicinanze di Chiavenna e dove il rifugio omonimo risulta sempre aperto.
La mattina di domenica siamo pronti, ma all'ultimo minuto Ciccio ci da buca, quindi eccoci in due ad affrontare l'avventura!!!
Il rammarico è che l'appuntamento con Ciccio era presso una pasticceria, questa buca non ci voleva proprio adesso siamo scoperti anche con la colazione!!!
Facciamo buon viso alla sfortuna ed impegnamo la superstrada per Lecco/Colico, e dicidiamo di saltare il vecchio bar di Novate Mezzola e di puntare alla ventura per individuare un nuovo locale, questa Ciccio proprio non ce la doveva fare!!!
Strada vuota arriviamo senza problemi a Colico, qui prendiamo la strada per lo Spluga, ad uno dei primi paesi vediamo un bar tutto agghidato con addobbi natalizi, ci fermiamo e speriamo in bene!
All'interno più che un bar, sembra un'alcova piena di pupazzetti , addobbi vari ed ogni angolo occupato da scatole di dolci etc, al banco una graziosa cameriera castana ci fa subito contenti per la scelta fatta e poi, il colpo da maestro, ecco dietro il bancona una 'mature' in pantaloni di alcantara neri e maglioncino bianco con scollatura ombelicale che gestisce le pubbliche relazioni con la clientela prendendo le ordinazioni per i panettoni artigianali.
Con Mariettonostro abbiamo una mezza idea di ordinarne un paio anche noi, ma ci accontentiamo del cafè e Mario della briosche vuota!!!
E' ora di andare, si parte lasciando il bar piedater cercando di memorizzare la sua ubicazione per un eventuale prossima uscita in Valchiavenna.
Proseguiamo la strada ed in un battibaleno eccoci a Chiavenna, il passo dello Spluga è chiuso, noi ci dirigiamo verso il Maloja, anche se la nostra meta è prima della frontiera con la Svizzera.
Siamo a Borgonovo di Piuro, lasciamo l'auto in un parcheggio e ci dirigiamo verso Savogno, sul breve tratto abbiamo modo di incontrare alcuni gitanti stranieri ed una sciura che tiene il conto degli arrivi e delle partenze per Savogno, sapete che il paese è piccolo e la gente mormora!!!
Il borgo è tutto innevato e si notano delle formazioni di ghiaccioli in alto ai fianchi della cascata dell'acqua fraggia.
Salita senza troppe difficoltà, la strada è una bella scalinata acciottolata che sale in maniera graduale.
A mezza strada troviamo un piccolo agglomerato di case con tre vasche monolitiche ed una cantina con un torchio monumentale, veramente molto bello; ne avevamo visto un'altro in una gita sul triangolo lariano, quella dei famosi 'biglietti prima', tanto per intenderci.....
Saliamo ancora, sempre accompagnati dalla neve, anzi noi accompagnamo la neve, sarebbe meglio dire.
Nel salire, incrociamo solo persone che scendono, questo ci fa un po' riflettere, stanno andando tutti dauntaun??? Vedremo in seguito.
Subito prima di arrivare al borgo incontriamo un cartello con varie indicazioni, poi eccoci al cimitero e subito dopo ci appare il rifugio, è prestissimo, abbiamo impiegato circa un'ora per salire, una vera e propria passeggiata.
Entriamo nel rifugio e ci dicono che sono aperti ma che hanno solo una zuppa di legumi ed affettati per pranzo, non attendevano gente, adesso capiamo il perchè di tutte quelle persone che scendevano :)
In effetti, anche noi in poco tempo potremmo rientrare ed andare in un crotto a Chiavenna, ma ormai siamo qui, per il crotto attendiamo Alecremo!!!
Ci accordiamo con la rifugista per l'ora di pranzo e facciamo un giro per il borgo.
Troviamo una cooperativa al consumo ed una interessante mappa di sentieri, e vediamo che il famoso lago al culmine del Malinone esiste davvero....
http://ildorico.blogspot.com/2010/06/02-giugno-2010-malinone.html
Se a Giugno c'era ancora la neve, non oso pensare a cosa c'è adesso!!!!
Proseguiamo ed arriviamo alla chiesa che si affaccia su di un bel balcone con annesso panorama sulla valle sottostante.
Il giro termina tra le case dietro la chiesa.
Torniamo al rifugio ed entriamo, la rifugista ci invita a togliere gli scarponi ed a indossare delle ciabatte, Mariettonostro vorrebbe degli infadito, ma forse è meglio desistere....
L'ostessa anticipa l'ora del pranzo, siamo solo noi nel salone bello freddo e rigido!!!!
Zuppa di legumi e affettati con formaggio, Mariettonostro batte la stecca utilizzando le sue ultime analisi del sangue senza traccia di colesterolo!!! Evvai!!!
Mentre attendiamo al nostro pasto, ostessa, oste e due ospiti imbandiscono la tavola vicino a noi e si mettono a mangiare, il nostro stupore è grande quando vediamo dei piatti metafisici colmi oltre ogni legge terrestre di pasta e funghi e poi un coniglio e patate che per un momento scalda anche il locale!!!
Questa proprio non ce la meritavamo!!!!E pensare che Mario ha delle analisi da primato!!!!
Una nota di colore, i nostri anfitrioni parlavano del più e del meno, quindi hanno fatto l'appello di tutti i presenti nel borgo, mettendo tra gli assenti quellli che avevamo incontrato nella salita!!!
E' proprio vero che bisogna viverci in provincia per capirla!!!
Nota dolorosa, il nostro oste ha dei problemi con gli animali domestici, infatti abbiamo appreso che l'asinello gli era morto, la capra anche e per fortuna il maialino era riuscito a macellarlo prima che morisse, a volte certuni non capiscono le proprie fortune :)
Morti di freddo , senza nemmeno aver ricevuto un sollievo dal nero caffè. decidiamo di riprendere la strada del rientro!!!
Percorriamo una strada diversa dall'andata che costeggia di più il percorso del torrente che scorre dalla montagna.
Arriviamo anche questa volta in un battibaleno alla strada maestra e subito dopo raggiungiamo il parcheggio dove la nostra fida trek mobile ci attende.
E' prestissomo, a questo punto riprendiamo la strada per casa e decidiamo di far sosta al bar piedater, tante volte trovassimo ancora la mature della mattina!!!
Al bar , sorpresa, troviamo invece una nuova coppia di camerire, una bionda con un vestito di lamè argentato che serve ai tavoli ed una rumena tonda, e solida nei posti giusti, dietro il bancone.
L'orario non è da bianco, quindi prendiamo un bel caffè, ci vuole proprio per scaldarci dopo il freddo del salone del rifugio!!!
Ci godiamo il tranquillo pomeriggio domenicale degli abitanti del posto e le movenze del secondo turno di cameriere del bar alcova, che bello farsi cullare dal calmo scorrere delle consuetudini di paese!
Mettiamo un bel voto anche al secondo equipaggio del bar, penso proprio che anche questo entrerà di diritto nel novero dei nostri posti preferiti!!!
Bene, comincia a nevicare, la strada per Milano ci attende e via verso la capitale meneghina!!!
ciaoo
Alla prossima!!!
bel racconto, simpatica la descrizione delle cameriere!
RispondiEliminaahahahah