domenica

11 SETTEMBRE 2011 - GIRO DELLA GREINA


Per farla breve si potrebbe riprendere l'appunto vergato da Caio MarioGiulio Cesare Vergani nei suoi appunti
De Itinere Helvetico!

'Altra gitona, ma stavolta nessun pericolo: da Pian Geirett alla Capanna Scaletta, Arco della Greina, Passo della Greina, Crap la Crusch, Capanna Motterascio, Lago di Luzzone, diga di Luzzone, Ghirone Aquilesco.'


 Ma come non ricordare il bellissimo Arco della Greina e lo stupendo altipiano che mena verso la  Capanna Motteracio.
Bene, viaggio come di solito, arriviamo al parcheggio di Aquilesco ed aspettiamo il bus per arrivare ai piedi della Capanna Scaletta.
Qui, invece di andare verso il Passo della Greina,giriamo per l'altro percorso e precisamente per l'Arco della Greina.


 Il percorso è abbastanza impervio, ma piano piano e, dopo aver incrociato una comitiva di tedeschi di una certa età, riusciamo ad arrivare all'Arco. Questo monumento roccioso è imponente,ricorda molto l'arco di Prada, qui manca la cappellina degli alpini!!
Superato l'arco , vediamo sulla destra il passo della Greina, andiamo avanti sui vari pratoni e ci ricongiungiamo al sentiero nei pressi della Crap la Crusch, qui troviamo una chiassosa comitiva e proseguiamoverso la capanna motterascio.
Il anorama fino a qui è stupendo, siamo in altura e i pratoni hanno un aspetto fiabesco.
Sotto di noi scorre un fiumiciattolo, che effetto, questo andrà a finire il suo viaggio nel Reno, metre,stamattina il torrente di Aquilesco nel Ticino!!
Che storie!




Arriviamo alla capanna, siamo fuori tempo per mangiare, quindi facciamo fuori le nostre provviste e ripartiamo.

 Il tratto finale,verso la diga non  entusiasmante,va confronto con la Greina,direi deludente,ma dobbiamo tornare.
Arriviamo al lago artificiale e lo costeggiamo tutto fino alla fermata del bus,e qui scopriamo che l'ultima corsa è partita da dieci minuti!
Evvai!
Bene, andiamo avanti, ci tocca attraversare una galleria, per fortuna è illuminata ed ha i marciapiedi.
Ogni tanto sfrecciano delle auto, ma ci ignorano, alla fine si ferma uno svizzero che ci offre un passaggio.
L'auto sembra un bazar, Mariettonostro ed ildorico passano dietro, Ciccio a fianco al nostro auriga.
Dietro dobbiamo scalzare degli zaini, giocattoli ed un seggiolino, insomma abbiamo avuto il nostro da fare.
Usciti dalla galleria, Ciccio pone delle domande al nostro amico, e questo, per rispondere distoglie completamente lo sguardo dalla strada, anzi si volta per indicare la strada per raggiungere il posto chiesto da Ciccio. E come nei cartoni di Mister Magoo, evitiamo per un pelo un frontale,sfuggiamo all'ultimo minuto ad un paracarro,evitiamo il precipizio !
Alla fine, con arriviamo al parcheggio e qui, il nostro amico si cimenta in un parcheggio all'americana!
Alla fine lo salutiamo e ringraziamo del passaggio e finalmente, come i marinai di Colombo, gridiamo 'terra terra' e la baciamo!!!
Anche questa è storia!
ciaooooo



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