IL MAGLIO
Via Bocconi
Milano
Gli studenti di Milano chiesero ad un gruppo di artisti di realizzare un monumento al loro compagno, Roberto Franceschi, ucciso davanti all'Università Bocconi, il 23 gennaio 1973, durante una manifestazione per ottenere l'uso di un'aula per un assemblea unitaria di operai e studenti. L'oggetto, scelto tra quelli più rappresentativi del lavoro, fu collocato davanti all'Università Bocconi, nel corso di una manifestazione di massa.
Chi oggi percorre il perimetro dell'Università Bocconi, sul confine del Parco Ravizza, resta sorpreso nello scoprire, proprio all'altezza dell'edificio principale e nell'allineamento dei grandi alberi , un gigantesco maglio di ferro di sette metri di altezza e del peso di 50 tonnellate, liberato solo da alcuni meccanismi di utilizzo e con ancora impresse le indicazioni di portata.
Nella sua struttura essenziale il maglio dichiara materia, forza e gravità. Le sue parti più alte, filtrano a seconda dei punti di vista lo sfondo del parco, la prospettiva degli alberi e la facciata dell'università.
Su una lastra di bronzo, separata dal corpo del maglio, si legge la dedica: "A Roberto Franceschi e a tutti coloro che nella Nuova Resistenza, dal '45 ad oggi, caddero nella lotta per affermare che i mezzi di produzione devono appartenere al proletariato."
Il maglio, fabbricato in Germania nel 1941, impiegato in diversi paesi d'Europa e poi dismesso, recuperato in seguito a una ricerca laboriosa, è emblema e segno diretto del lavoro.
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