Come al solito sosta per il caffè dalle veline, ilpolacco dopo averle criticate ampiamente oggi si ricrede e dice che proprio proprio non è che siano così male; Mariettonostro è contento, Andrea rilascia un apprezzamento super partes.

Non guardiamo la carta e ci fidiamo della memoria del polacco e questa volta abbiamo successo, imbrocchiamo il sentiero alla prima botta!
La salita procede con calma e tranquillità, troviamo numerosi tratti ghiacciati e da un certo punto, il sentiero è tutto innevato.
Quando arriviamo ai Piani, la neve è veramente tanta, i piani sono tutti affollati di gente che scia!


Il panorama è bellissimo, tutto intorno a noi il bagliore della neve è accecante ed il paesaggio è da favola.
In cielo nemmeno una nuvola, il cielo è terso e si vedono le montagne tutto intorno, le valli della bergamasca ed il Resegone imbiancato con la neve di settimana passata!

Al rifugio entriamo e ci apprestiamo a consumare il nostro pasto, menù completo ed il solito litro di rosso!
Tempo impiegato per la salita 2 h 45 '; la nostra guida ne dava 2 h 30'; ma senza neve.

Il pubblico presente in sala è eterogeo, accanto a noi una coppia si mangia pasta al pomodoro e formaggi, valli a capire; e dietro ilpolacco ed Andrea una doppia coppia ordina della polenta e affettati; noi diamo un occhio alla donna del percing che , con le bombe e l'intimo nero ci fa correre indietro ai film della Fenech.

Prima di riprendere il rientro, sosta tecnica al bagno, certo voi direte, ma non è che occorre dire tutto, ma ilpolacco avrà sicuramente qualcosa da dire al proposito, ormai lo conosco bene :)

La discesa dal rifugio è agevole, incontriamo gruppi di famigliole con i loro bob che sfrecciano lungo la discesa, e sempre il 'Ranzani' che impenna la motoslitta sulla salita del Soda Dura, contento lui!
Il timore è quello di ritrovare il ghiaccio che in salita ci ha fatto penare non poco.
Alla fine , dopo aver percorso tutto il pianoro , affollato come Piazza del Duomo la domenica pomeriggio, raggiungiamo la stazione della funvia.
La discesa è agevole, Mariettonostro ha un incontro ravvicinato con un vegliardo ma alla fine arriviamo in un battibaleno a Moggio.


Qui recuperiamo l'auto e ci concediamo due soste tecniche , una per il caffè e l'altra al punto vendita della vallata dove facciamo acquisti e ci rifacciamo gli occhi con le specialità locali!!
Mariettonostro lancia la Trekmobile IV lungo lo stradone e via verso Milano sentendo il Calcio Minuto per Minuto!
Che tempi quando lo ascoltavo, era il secolo scorso :)
ciaooo
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