
AUGURI GIOELE!!!
 Siamo alla domenica mattina, arriva un SMS da parte di Silvia che accusa una notte in bianco per mal di stomaco, mannaggia non è più la Silvia di una volta, e quindi l'equipaggio è al completo con i tre Orazi, i tres caballeros non c'entrano.Inforchiamo la Gravellona Toce per recarci a Pettenasco e finalmente la raggiungiamo, qui troviamo un comodo parcheggio e ci accingiamo alla breve escursione in programma.Ci dirigiamo per una stradina, ma non troviamo nessun segno tra quelli riportati nella descrizione, non ci preoccupiamo più di tanto, li troveremo al ritorno, come sapete siamo degli specialisti nell'effettuare il percorso partendo dalla fine, a rovescio, in altre parole!!!Arriviamo al paese di Armeno e qui ci troviamo in una dimensione anni 50/60. Incontriamo persone con la busta della spesa ed i negozi di alimentari aperti, un tuffo nella macchina del tempo. Entriamo in un alimentari fornito di tutto l'occorrente per ogni evenienza, dalle candele alle torce elettriche, dai surgelati ai confettini per guarnire le torte; una immagine da film di Pupi Avati.Chiediamo dove mangiare e ci spiegano con dovizia di particolari la strada da Armeno, qui entriamo in confusione: ma non siamo ad Armeno???Ci confermano e ripresici dallo schock ci incamminiamo verso il ristorante; attraversiamo la piazza, dove troviamo il bar dello sport, il benzinaio / edicola ed infine i giardini pubblici occupati dal raduno  4X4 club di Armeno!Insomma un universo pulsante nel nostro piccolo mondo!il ristorante festeggia Sant'Anna con un menù speciale, lo sceglaimo e ci apprestiamo a trascorrere un meritato riposo al tavolo da pranzo.La cucina non è abbondante ma i cibi sono buoni e ben presentati, insomma il posto supera ampiamente l'esame.Ci incamminiamo per il ritorno e chiediamo ad una signora la stradina per Pettenasco, ci indica il sentiero e di buon passo percorriamo la strada.Alla fine della discesa, troviamo una fonte e due ponti, di cui uno in pietra, sono i punti di riferimento che avremmo dovuto incontrare all'inizio della gita; la regola è confermata, abbiamo effettuato il percorso 'a rovescio'!
 Siamo alla domenica mattina, arriva un SMS da parte di Silvia che accusa una notte in bianco per mal di stomaco, mannaggia non è più la Silvia di una volta, e quindi l'equipaggio è al completo con i tre Orazi, i tres caballeros non c'entrano.Inforchiamo la Gravellona Toce per recarci a Pettenasco e finalmente la raggiungiamo, qui troviamo un comodo parcheggio e ci accingiamo alla breve escursione in programma.Ci dirigiamo per una stradina, ma non troviamo nessun segno tra quelli riportati nella descrizione, non ci preoccupiamo più di tanto, li troveremo al ritorno, come sapete siamo degli specialisti nell'effettuare il percorso partendo dalla fine, a rovescio, in altre parole!!!Arriviamo al paese di Armeno e qui ci troviamo in una dimensione anni 50/60. Incontriamo persone con la busta della spesa ed i negozi di alimentari aperti, un tuffo nella macchina del tempo. Entriamo in un alimentari fornito di tutto l'occorrente per ogni evenienza, dalle candele alle torce elettriche, dai surgelati ai confettini per guarnire le torte; una immagine da film di Pupi Avati.Chiediamo dove mangiare e ci spiegano con dovizia di particolari la strada da Armeno, qui entriamo in confusione: ma non siamo ad Armeno???Ci confermano e ripresici dallo schock ci incamminiamo verso il ristorante; attraversiamo la piazza, dove troviamo il bar dello sport, il benzinaio / edicola ed infine i giardini pubblici occupati dal raduno  4X4 club di Armeno!Insomma un universo pulsante nel nostro piccolo mondo!il ristorante festeggia Sant'Anna con un menù speciale, lo sceglaimo e ci apprestiamo a trascorrere un meritato riposo al tavolo da pranzo.La cucina non è abbondante ma i cibi sono buoni e ben presentati, insomma il posto supera ampiamente l'esame.Ci incamminiamo per il ritorno e chiediamo ad una signora la stradina per Pettenasco, ci indica il sentiero e di buon passo percorriamo la strada.Alla fine della discesa, troviamo una fonte e due ponti, di cui uno in pietra, sono i punti di riferimento che avremmo dovuto incontrare all'inizio della gita; la regola è confermata, abbiamo effettuato il percorso 'a rovescio'! Pigramente ci crogioliamo al sole, la nostra location è affollata anche da un gruppo di ragazze/i locali che si raccontano le impressioni della serata del sabato, insomma una sana vita da 'spiaggia'.
 Pigramente ci crogioliamo al sole, la nostra location è affollata anche da un gruppo di ragazze/i locali che si raccontano le impressioni della serata del sabato, insomma una sana vita da 'spiaggia'. Dimenticavo, Mariettonostro coglie un particolare, degno di nota, ma questa è un'altra storia!Dopo aver pigramente passato un paio d'ore, in perfetto stile un po' decadente fine anni '800,  ci vestiamo e ci concediamo un bel gelato nel bar pasticceria sito lungo la provinciale.
 Dimenticavo, Mariettonostro coglie un particolare, degno di nota, ma questa è un'altra storia!Dopo aver pigramente passato un paio d'ore, in perfetto stile un po' decadente fine anni '800,  ci vestiamo e ci concediamo un bel gelato nel bar pasticceria sito lungo la provinciale.
 Sono stato sulla Riviera del Conero e , cosa strana, c'è stato il sole!Era ora!Bene, viaggio sabato 18 con bella coda da Bologna Borgo Panigale ad Imola, ma sia prima che dopo tutto tranquillo.La giornata di sabato è stata caratterizzata da un fortissimo vento che non ha permesso al Dorico di scendere in acqua uno.
 Sono stato sulla Riviera del Conero e , cosa strana, c'è stato il sole!Era ora!Bene, viaggio sabato 18 con bella coda da Bologna Borgo Panigale ad Imola, ma sia prima che dopo tutto tranquillo.La giornata di sabato è stata caratterizzata da un fortissimo vento che non ha permesso al Dorico di scendere in acqua uno. A questo punto sottolineata alla famiglia Peggy della possibilità di partecipare alla 'pizza ad Offagna', storico e rinometo appuntamento organizzato da Max Don King Conti, gioia e punto di riferimento delle varie estati marcelline!
 A questo punto sottolineata alla famiglia Peggy della possibilità di partecipare alla 'pizza ad Offagna', storico e rinometo appuntamento organizzato da Max Don King Conti, gioia e punto di riferimento delle varie estati marcelline! Siamo anche riusciti a costituire un piccolo gruppo vacanze con annessa foto ricordo in riva al mare; a testimonianza del bel tempo e del sole!!!!
 Siamo anche riusciti a costituire un piccolo gruppo vacanze con annessa foto ricordo in riva al mare; a testimonianza del bel tempo e del sole!!!! Fine giornata con estemporanea sagra a Svarchi, pesce sotto le stelle; per alcuni inconvenienti tecnici siamo arrivati alle 21:30, quando erano tutti seduti ai tavoli a mangiare od in pista a ballare il liscio.
 Fine giornata con estemporanea sagra a Svarchi, pesce sotto le stelle; per alcuni inconvenienti tecnici siamo arrivati alle 21:30, quando erano tutti seduti ai tavoli a mangiare od in pista a ballare il liscio.
 Da visitare la Chiesetta , in questo alpeggio ogni ultima domenica di luglio si festeggia la Madonna, con la processione che percorre a piedi tutta l'alpe, festa molto sentita , sia dagli abitanti di Bracchio , che di Mergozzo.
 Da visitare la Chiesetta , in questo alpeggio ogni ultima domenica di luglio si festeggia la Madonna, con la processione che percorre a piedi tutta l'alpe, festa molto sentita , sia dagli abitanti di Bracchio , che di Mergozzo.  Proseguendo il cammino dobbiamo risalire il prato che si trova dietro la Chiesa, puntando alla baita piu a nord e a sinistra , questa e' adibita occasionalmente , durante le domeniche estive , a trattoria, superata anch'essa , ci si incammina sul sentiero che  sempre a tornati sale ripidamente di quota, fino a piegare decisamente a sinistra, puntando al centro del vallone , ancora qualche tornante e in prossimità di una cava abbandonata di mica si giunge alla sommità della valletta , dove un basamento in cemento, su cui sorgeva un pilastro della teleferica , adibita a trasporto legname, ci ricorda l'antica attività boschiva. Il nostro percorso riprende svoltando a sinistra , puntando in direzione ovest, verso le creste delle affascinanti cime , e seguendo le tracce , ora esili , ora ben marcate e evidenti , del sentiero, si incontra subito, scavata nella montagna, una trincea ben costruita con blocchetti di pietra, qua passava una importante teleferica che collegava l'alpeggio di Orfalecchio in Valgrande con l'antico porto sul fiume Toce.Il sentiero ora piega sul versante della Valgrande e supera in rapida successione , le cinque cime che costituisco I Denti del Gigante, siamo sopra le cave del Duomo di Candoglia, oltrepassate ci si trova ora di fronte delle roccette e gradoni di massi, le si superano salendo trasversalmente a sinistra, qua i passaggi si fanno delicati , e si consiglia il proseguimento solo agli escursionisti esperti, attraversate con fatica si giunge alla parete terminale della cima Corte Lorenzo m 1574 slm. da Vercio due ore circa di cammino. Per il ritorno una volta giunti alla bocchetta , dove si e' saliti dall'alpe Vercio, al posto di scendere , proseguire diritti, salendo il costone pratoso , della Colma di Vercio, m 1254 slm., non ne abbiamo mai descritto , fino ad ora, ma i panorami da queste cime sono imponenti, i laghi, le cime del gruppo Andolla, e la Valgrande con le sue valli , e il Pedum, lasciano senza fiato , per la loro bellezza .
 Proseguendo il cammino dobbiamo risalire il prato che si trova dietro la Chiesa, puntando alla baita piu a nord e a sinistra , questa e' adibita occasionalmente , durante le domeniche estive , a trattoria, superata anch'essa , ci si incammina sul sentiero che  sempre a tornati sale ripidamente di quota, fino a piegare decisamente a sinistra, puntando al centro del vallone , ancora qualche tornante e in prossimità di una cava abbandonata di mica si giunge alla sommità della valletta , dove un basamento in cemento, su cui sorgeva un pilastro della teleferica , adibita a trasporto legname, ci ricorda l'antica attività boschiva. Il nostro percorso riprende svoltando a sinistra , puntando in direzione ovest, verso le creste delle affascinanti cime , e seguendo le tracce , ora esili , ora ben marcate e evidenti , del sentiero, si incontra subito, scavata nella montagna, una trincea ben costruita con blocchetti di pietra, qua passava una importante teleferica che collegava l'alpeggio di Orfalecchio in Valgrande con l'antico porto sul fiume Toce.Il sentiero ora piega sul versante della Valgrande e supera in rapida successione , le cinque cime che costituisco I Denti del Gigante, siamo sopra le cave del Duomo di Candoglia, oltrepassate ci si trova ora di fronte delle roccette e gradoni di massi, le si superano salendo trasversalmente a sinistra, qua i passaggi si fanno delicati , e si consiglia il proseguimento solo agli escursionisti esperti, attraversate con fatica si giunge alla parete terminale della cima Corte Lorenzo m 1574 slm. da Vercio due ore circa di cammino. Per il ritorno una volta giunti alla bocchetta , dove si e' saliti dall'alpe Vercio, al posto di scendere , proseguire diritti, salendo il costone pratoso , della Colma di Vercio, m 1254 slm., non ne abbiamo mai descritto , fino ad ora, ma i panorami da queste cime sono imponenti, i laghi, le cime del gruppo Andolla, e la Valgrande con le sue valli , e il Pedum, lasciano senza fiato , per la loro bellezza . Proseguire fino a raggiungere il pizzo Faje' m 1352 slm. superare una baita, e scendere comodamente per il sentiero che si immette nel bellissimo bosco di faggi , e in circa 35 minuti , si giunge all'alpe Ompio , presso il rifugio Fantoli , proseguire il cammino fino al punto in cui il sentiero termina e parte la strada asfaltata, da qui svoltare a destra , attraversare un prato , scendere per alcuni tornati ripidi , il sentiero ora diventa pianeggiante , ed in circa 30 minuti si raggiunge di nuovo l'alpe Vercio.
 Proseguire fino a raggiungere il pizzo Faje' m 1352 slm. superare una baita, e scendere comodamente per il sentiero che si immette nel bellissimo bosco di faggi , e in circa 35 minuti , si giunge all'alpe Ompio , presso il rifugio Fantoli , proseguire il cammino fino al punto in cui il sentiero termina e parte la strada asfaltata, da qui svoltare a destra , attraversare un prato , scendere per alcuni tornati ripidi , il sentiero ora diventa pianeggiante , ed in circa 30 minuti si raggiunge di nuovo l'alpe Vercio.
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| Massiccio del Pasubio | 

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| Sacrario del Pasubio | 
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