domenica

28 FEBBRAIO 2010 - E CENTO!

GITA AI PIANI DI ERNA
E Cento!
Con questa, secondo l'arbitro internazionale Mariettonostro, siamo arrivati a cento uscite.
La partecipazione a questa gita è oceanica, siamo in nove, devo dire che raramente c'è stata una presenza così massiccia.
I presenti, quelli che potranno un giorno dire: io c'ero, sono i seguenti:Silvia, Pablo, Andrea, Ilpolacco, Ildorico, ilchiassoso, Giordana, Marcello e Mariettonostro.Un piccolo pensiero va ai nostri amici di lunga data, peccato non siamo presenti all'uscita del Centenario.
Per Ciccio abbiamo aperto una richiesta di aiuto a 'Chi l'ha visto', l'uomobionico è sempre più impegnato in gare podistiche di montagna con l'obiettivo di testare il limite della resistenza umana, Antonella lo supporta per la parte logistica, laprof è in un periodo sabbatico, Carletto approfondisce sempre più la sua predisposizione per l'arte culinaria.



Ma adesso passiamo alla cronaca.Il giro cade nella domenica di blocco alla circolazione delle auto, il sindaco ed il governatore, hanno deciso che l'aria deve essere lavata e stirata e quindi niente auto!
Per quanto riguarda noi, la nostra gita, si pensa di effettuarla nei pressi di Lecco, così da non incappare nei rigori della legge!!
Quindi, si pensa ad un giro presso il Rifugio Stoppani ai piani di Erna.Si parte con due trek auto colme di gitanti, e prima di partire, si fa giurare ai piloti di fermarsi da qualche parte per il caffè!

La sorpresa è che Silvia ha approntato un altro giro, sulla sua mitica carta militare 2 a 1 ha individuato un giro che dal parcheggio della funivia per i piani di Erna effettua un ampio e panoramico percorso fino ai piani appunto per poi tornare verso il Rifugio Stoppani, insomma un bel circuito.
Bene, viaggio lungo lo stradone per Lecco senza scossoni, poi imbocchiamo la strada per la Valsassina ed inforchiamo un bellissimo stop in salita ed in curva per immetterci nella vecchia sede stradale per raggiungere il piazzale della funivia, insomma i nostri piloti sono preparati e non hanno paura di nulla :)
Ci fermiamo sul piazzale della funivia e qui , sfruttiamo la presenza del bar per il nostro caffè.
Purtroppo il caffè non è all'altezza, si tratta di una brodaglia senza costrutto, forse sarebbe stato meglio fare colazione con birra e trancio di pizza, come gli altri avventori!Non ci perdiamo d'animo e teniamo a mente il posto per il pomeriggio, infatti il bancone con le birre alla spina ci intrigano parecchio.


Adesso siamo pronti per la gita, Silvia ci indica la strada e partiamo verso Deviscio, frazione da dove dobbiamo imboccare il sentiero 18.
Il tempo è coperto ma non fa molto freddo, non c'è neve.Subito dopo la frazione inizia il sentiero, che rampa decisamente, ma non ci facciamo prendere dal panico e continuiamo imperterriti.
Il percorso è all'interno di un bosco e di tanto in tanto si aprono degli sprazzi da dove possiamo ammirare il panorama.
Abbiamo anche la fortuna di intravedere degli abitanti della montagna, delle capre selvatiche che ci salutano dai costoni dirimpetto i nostri.

Saliamo fino a raggiungere un passaggio con una piccola ferrata, meglio una catena posta per aiutare nella salita; questo non c'era sulla cartina militare, ma si sa i militari sono abituati a qesto ed altro!
Saliamo sempre con costanza in mezzo ad un fitto bosco, qui lo scout indopolacco, prende a battere il sentiero e ci precede per prevenire eventuali imboscate ad opera di Charlie.


Finalmente raggiungiamo la cima e valichiamo il passo del Cammello (m. 1050), certo sarebbe bello indagare sul perchè questo passo sito nelle prealpi lecchesi riporti questo nome esotico, forse chi lo ha nominato così era un appassionato lettore di Salgari o un reduce di qualche umbertina campagna d'Africa?
In questo momento non sono in grado di rispondere, ma se qualcono mi aiutasse , ne sarei molto contento!Bene, al passo del cammello il panorama muta di colpo, infatti troviamo il paesaggio completamente innevato ed il sentiero , se mi posso permettre, leggermente esposto!
Procediamo senza paura, il nostro scout indopolacco protegge il nostro cammino e ci anticipa le avversità e le difficoltà, insomma come una buona balia asciutta dei tempi andati :)


Usciamo dal bosco, la neve è tanta ed il cielo sempre più bigio, vediamo delle costruzioni in lontananza ed una serie di cartelli indicatori; inoltre si scorge un solo sentiero battuto, tutto intorno a perdita d'occhio solo neve incontaminata, nemmeno Charlie è passato di lì!



Lo scout traccia la rotta, prendiamo il sentiero battuto e vediamo che porta ad una costruzione che è poi una graziosa chiesetta dedicata alla Madonna della Neve.

La cosa che ci rincuora è che la chiesetta è aperta e ci sono alcuni ceri accesi, segno che nei pressi ci deve essere della civiltà, Charlie oltre a non fare surf non accende lumini!
Alle spalle della chiesetta scorgiamo un gruppo di case, ed i nasi avezzi di Andrea e del dorico captano nell'aria il classico profumo di legna che arde per scaldare vivande, il cuoricino ci si allarga per la contetezza!

Lo scout parte di gran carriera ed inforca uno stradello tra delle case che sbocca in uno slargo proprio davanti al rifugio Marchett (m. 1257), che risulta aperto, insomma è fatta!
Scattiamo delle foto di rito, il tempo peggiora e scorgiamo dei piccoli fiocchi di neve;
Silvia srotola la cartina 2 a 1 e verifica che il prossimo rifugio, lo Stoppani, è a circa 1 h; a questo punto la decisione più saggia è quella di fermarsi a mangiare.
Ci accomodiamo nel salone e formiamo una bella tavolata, vedi le foto col brindisi.

lo scout si spara un bel piatto di pasta al ragù ed il brasato, ha consumato molte calorie per guidare il nostro cammino.
La truppa si divide equamente tra brasato e polenta e faraona e polenta, la nostra vegetariana consuma il suo bel piatto di formaggi, che andate malignando!


Alla fine rifocillati e dopo aver brindato alla nostra siamo pronti per proseguire nel cammino.
Il panorama fuori è lunare, cielo bigio e fiocchi di neve, ma dobbiamo andare la strada per lo Stoppani è segnata!
Il percorso è abbastanza agevole, scendiamo con tranquillità sotto una simpatica nevicata che ci accompagna fino al Rifugio (m. 890) dedicato all'abate.

Qui non ci fermiamo, peccato, sarebbe stato bello prenderci un meritato spritz, ma sarà per un'altra volta.
Ormai è fatta, manca poco alle auto, scendiamo ancora ed abbiamo modo di notare degli strani covoni tagliati esattamente alla metà; l'immaginazione corre subito ai cerchi nel grano, che anche questo sia frutto del passaggio di qualche nave spaziale???
Forse potrebbe essere stato Charlie, a Charlie il grano non piace, lui mangia il riso!!!


Rimandiamo lo scioglimento del dubbio alla prossima trasmissione di Quark!
Bene, siamo arrivati al piazzale, le nostre auto sono al loro posto, ancora l'orario stabilita dal sindaco e dal governatore non è scattato, quindi ci dirigiamo verso il bar e ci accomodiamo ad un tavolo.
Qui ci spariamo le birre (una, non tutte) adocchiate in mattinata ed aspettiamo l'orario del go live!
Viaggio di rientro tranquillo, traffico intenso ma scorrevole, direbbe Onda Verde!Stanchi ma felici ci incolonniamo sullo stradone per casa, anche questa è fatta,
e fanno CENTO!
ciaooo
NOTE Riassuntive a cura del tennico:
Salita dal piazzale della funivia fino al Rifugio Marchett Dislivello m. 654
Distanza Durata Vel. media Vel. max Passo medio
6.20 km 3 h 2 min 41 s 2.04 km/h 11.6 km/h 29 min 27 s per km
Discesa dal Rifugio Marchett fino al piazzale della funivia (desiderata, ma di fatto finchè è rimasto in vita il cellulare)
Distanza Durata Vel. media Vel. max Passo medio
3.60 km 1 h 50 min 6 s 1.96 km/h 12.4 km/h 30 min 35 s per km

sabato

27 FEBBRAIO 2010 - SIGHIGNOLA

Giornata stupenda di sole e cielo terso.
A questo punto ildorico decide , di punto in bianco, di recarsi in un bel luogo per godersi il panorama.
Memore, di alcune avventuture estive,
http://ildorico.blogspot.com/search/label/Sighignola
parte per Sighignola.

Certo il panorama è lo stesso, ma il posto è molto diverso.
prima di tutto la neve sul piazzale è veramente tanta!!
I posti che si possono ammirare sono incantevoli.
Si vede il lago di Lugano, ed in lontananza il Maggiore, la piana di Magadino e Locarno.

Dimenticavo, anche Campione d'Italia col suo Casinò!



Lugano!
In lontananza Porto Ceresio.

In lontanaza Riva San Vitale e Mendriso!
Targa ricordo!
Il campo per il volo libero!


Di qui non ci si perde!


Ciao, vi raccomando di farci una bella gita!!

venerdì

26 FEBBRAIO 2010 - PIGRA

Breve gita sul lago di Como.
Posti che avete visto tante volte in altri post, ma in versione estiva.


Questa volta neve e cielo terso del mese di febbraio.
Tanto per iniziare Argegno, spledida perla sulla costa occidentale, allo sbocco del fiume Telo nel lago e con una bella e caretteristica piazzetta.




Il Monumento ai Caduti, non poteva mancare.


Poi un salto a Pgra, magnifico balcone sul lago versante di Como.
Godetevi le foto che seguono!


Speldida immagine dell'aliscafo che si avvicina all'imbarcadero di Argegno!


Triangolo lariano e neve!

lo zoom ha fatto del suo meglio!

I monti del triangolo lariano innevati.


giovedì

25 FEBBRAIO 2010 - BALCONE FIORITO 1°

ciao
vorrei inziare una serie di post con le foto dedicate ai vasi/piante presenti sul balcone meneghino.
La mia idea è quella di seguire lo sviluppo della primavera estate seguendo il trasformarsi delle piantine.
Per vedere meglio le foto, vi suggerisco di cliccare sopra l'immagine per ingrandrila.
Si inzia!!

Ligustro, questi sono delle talee realizzate lo scorso ottobre. Adesso ho notato delle piccole gemme su di alcuni rametti. Vedremo in seguito.
Varie.
La povera primula, che ormai ha esalato gli ultimi respiri, mentre
potete vedere nel post dello scorso anno la sua bellezza:
Da notare le due piantine di ligustro, e le relative gemme. Inoltre il giacinto, pronto per sbocciare ai prossimi tepori.

Ligustro, la pianta è stata realizzata da una talea ed ha un paio di anni.


Melo, le gemme si notano già ingrossate, speriamo ci siano anche quelle da fiori!



Melo, vedi supra .


Ligustro, talea di un paio di anni

Conifera

Forstitia, da un atalea di almeno tre anni, ha sempre fiorito in maniera rigogliosa, anche adesso è pronta per esplodere con i suoi caratteristici fiori gialli.

Tentativo di bonsai su di un ginepro raccolto in natura.Il bonsai è stato realizzato ad ottobre. Sperimao bene!

mercoledì

24 FEBBRAIO 2010 - UN PO' DI SOLE

ciao
finalmente un po' di sole.
Sono stato in giro in bici e, per la prima volta da ottobre, sono riuscito ad andare senza guanti ed ho perfino un po' sudato!!!
Cosa da non credere!!!
Le foto sono di rito!!!













martedì

23 FEBBRAIO 2010 - VASCA

La vasca è sempre la vasca!
Ci mettiamo d'accordo col Chiassoso, per una breve vasca , Mariettonostro purtroppo non riesce ad intervenire, mentre di Ciccio ormai non abbiamo più notizie certe da qualche tempo.
L'appuntamento è al solito psoto, ci mancherebbe, e li trovo ilchiassoso che da indicazuiopni ad una giovane con trolley.
Lo vedo gesticolare e indicare la direzione che nemmeno un ghisa di farebbe meglio.
Si come quello di Totò , Peppino e la malafemmina.

Ma non divaghiamo, la vasca non sarebbe valida senza una scappata in Galleria, fa tanto racconti alla Marotta e dintorni!

Cogliamo l'occasione per scatatrci delle belle foto, almeno questa volta sembrano così.

QUi riporto il famoso Toro della Galleria, una incerta leggenda metropolitana, recita che se si schiacciano con il tacco i genitali del nostro toro, si ritorna a Milano
Come potete ben notare , questo ha caustao dei bei danni, suggerirei al Nostro Sindaco di approntare una bella fontana, dove far lanciare ai turisti la classica monetina, e blindare il povero toro con una bella lastra di vetro antiproittile!!!


Dopo aver passeggiato in lungo e largo ed aver parlato del più e del meno, è arrivata l'ora del rientro.
Come potete vedere, il problema del traffico e del parcheggio a Milano è grande, anche le bici ne risentono.
La bici, bianco antico, è quella del Dorico, è quella storica di tanti anni fa!
Ma questa è un'altra storia!!!
Per Approfondire: