La situazione dell'Ancona Calcio è complicatissima!
Ma andiamo per ordine, sempre se ci si riesca!
L'Ancona si salva, dopo un campionato non esaltante
L'Ancona non si iscrive al campionato 24-25 per inadempienze economiche
Il presidente Tiong sparisce
Il socio di minoranza Canil e AD Nocelli, danno la loro versione dei fatti
Nessuno degli organi dell'Ancona Calcio è disponibile a sanare la situazione
Il sindaco si adopera a trovare una soluzione, iscrizione alla serie D, ex art. 52
Un comunicato di uno studio legale, rappresentante il presidente Tiong, annuncia la vendita della società
Il sindaco presenta un bando pubblico per trovare finanziatori ed usufruire dell'art 52 ed iscrizione serie D
Tiong vende la società controllante l'Ancona Calcio ad un imprenditore
A questo punto:
1) bando con scadenza lunedì 20240701 a cura del Sindaco per usufruire dell'art 52 e iscrizione in serie D
2) nuova proprietario del pacchetto Ancona calcio
tralascio tutto il valzer di
nuova matricola
vecchia matricola
staremo a vedere!
DAL WEB
L'Us Ancona, dopo aver rinunciato alla serie C, ha un nuovo proprietario: è Francesco Agnello, che ha rilevato la società di Tony Tiong che deteneva il 95 per cento del club.
Il closing dell'operazione porta di fatto a due realtà distinte. Da una parte il sindaco che avendo avuto poteri speciali dalla Federcalcio ha creato un bando pubblico che scade lunedì prossimo.
Dall'altra c'è l'Ancona di Agnello, che è pronta a battere tre strade:
- ricorso per la riammissione in serie C, con la fidejussione presentata nel dossier per iscriversi, strada impervia perché i pagamenti in regola delle spettanze ai giocatori erano requisito fondamentale per la federazione.
- ricorso contro la Federcalcio, rivendicando la matricola della società Us Ancona, che era ed è ancora attiva, contro l'attivazione dell'articolo 52.
- la Us Ancona è decisa a versare i 400 mila euro per iscriversi alla serie D in sovrannumero, ed è decisa a sanare le pendenze pregresse (fornitori, erario e calciatori) entro martedì, condizione fondamentale per presentarsi giovedì prossimo a Roma con le liberatorie in regola.
Nel conto della spesa viene addirittura incluso anche il milione e cento per il centro sportivo, a 72 ore dalla revoca della concessione.
Il Comune di Ancona in ogni caso non ci sente, forte dell'incarico della Federcalcio: chi vuole iscriversi deve passare da noi dicono dal municipio e deve darci garanzie di serietà e solidità. Si rischia il muro contro muro. Le sorprese, a quanto pare, non sono finite.
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