Eccoci alla partenza per l'avventura....
E' molto presto e siamo già in piedi, ilcompagnogiorgio ed ildorico, dopo l'anteprima di ieri, eccoci di buon ora in auto verso la nostra meta, il Rifugio Crosta. Percorriamo l'autostrada con tranquillità, la Gravellona Toce è solitamente poco frequentata.
Abbiamo l'occasione di berci un caffè ima di Domodossola, l'autogrill, molto spartano a dire il vero, è pieno di gitanti pronti a sciare .Proseguiamo e finalmente arriviamo al parcheggio, meglio dire allo slargo, dove lasciare l'auto e salire verso il rifugio. C'è neve, la notte ha nevicato e la strada è bloccata , un pulman di sciatori è slitatto e non si passa.Per fortuna che l'intoppo è dopo il nostro punto di riferimento.Ci prepariamo e partiamo per il sentiero.La salita è piacevole, saliamo lungo la strada carrozzabile, tutta innevata, per ora niente ciaspole, si procede tranquillamente.
Nella salita riesco a sintonizzarmi sul canale radio grparlamentoconsigliocomunalegallarate, che mi aggiorna sulle ultime sedute consiliari, interessante.
Arriviamo ad una deviazione, i rifugisti ce l'avevano indicata, e qui è tempo di ciaspole, dopo l'inutilizzo della val codera, adesso si va.....
Saliamo per un bel pezzetto, fino a che troviamo dei gitanti in senso contrario che ci annunciano la vicinanza del rifugio e della presenza delle taglaitelle a funghi per pranzo!
.Queste info sono sempre molto importanti per calibrare gli sforzi!!!
Ad un certo punto, vediamo la strada che prosegue placida sulla destra ed una traccia che sale ripida sulla sinistra verso il rifugio che svetta in alto, ilcompagnogiorgio inforca la salita di lena!
Bene, la scelta non si rivelerà delle migliori, infatti è una bella pettata, in alto dobbiamo anche scavalcare una staccionata e ci attende un'ultima pettata prima di raggiungere il pianoro del rifugio.
A mezza salita si scatena una bufera di neve, non si vede quasi nulla per via della neve che viene soffiata dal vento, inoltre ildorico prende una cunetta e si accartoccia nella neve!
Il pronto intervento del compagnogiorgio salva ildorico dall'attesa della protezione civile o dei cani San Bernardo, che eroe!!!
Eccoci finalmente al rifugio, giusto il tempo per cambiarci e ci troviamo seduti a tavola, gnocchi di polenta allo zola e arrosto con polenta di secondo!Evvai
Satolli ci apprestiamo ad un riposo post prandiale, ce lo meritiamo.
Approfittiamo della caduta del vento e delle ultime ore di luce e facciamo una passeggiata nella valle vicina al rifugio, tanta e tanta neve ci accoglie, non vediamo di meglio da fare di prendere lo slittino e di farci delle discese, insomma, non crescete mai!!!!
Ormai si è fatto buoi, rientriamo e ci sistemiamo nella sala attendendo l’ora di cena, ilcompagnogiorgio accusa una stanchezza improvvisa e si reca in camerata per schiacciare un pisolo, ildorico passa il tempo leggendo un libro della piccola biblioteca del rifugio.
Ormai è ora di cena, oltre a noi ci sono tre torinesi donne ed i rifugisti seduti al desco, devo dire che una delle torinesi donne è più che altro un camionista bulgaro, in fatto di appetito, infatti devo difendere col corpo le ultime patate al forno dalle sue voraci tenaglie!!!
E, come sempre accade in questi casi, è anche magrissima, non c’è giustizia al mondo :-)
Alla fine, comunque c’è sempre una giustizia divina, infatti la nostra amica torinese donna, accusa di avere un cinghiale sullo stomaco, ti credo, certe cose mica si improvvisano!!!!
Perdiamo un po’ di tempo a giocare a carte , vediamo arrivare una comitiva di gitanti che hanno effettauto la salita al rifugio con le ciaspole approfittando della luna piena, adesso si godono il meritato riposo cenando nell’altro salone presente nel rifugio.
Dormiranno al rifugio, alcuni sono stati sistemati nella camerata col dorico e col compagnorgio.
Bene a domani!
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