sabato

01 APRILE 2017 - CENA CONVIVIALE A SORPRESA

Con gli amici decidiamo di organizzare un cena e la scelta cade su Osteria del Baffo, ne avevamo sempre parlato ma non c' eravamo mai stati.
Eccoci seduti in un bel tavolo d' angolo e pronti per ordinare.
La sala è piena, saremo circa quaranta persone, i camerieri impeccabili in completo nero, pantaloni e camicia, si mostrano veloci e professionali.


Il capocameriere, si individua per il farfallino screziato al collo, verremo a sapere a fine serata che si chiama Tomas.
Per la scelta dei piatti siamo andati sul classico e non ci siamo pentiti.
Forse avremmo dovuto chiedere qualche suggerimento a Tomas, ma sará per una prossima volta. Antipasto con polpo alla griglia che si scioglieva in bocca, tagliata di seppia al vapore e calamari su letto di carote e rucola. Da notare che la seppia, accompagnata da salsa di rucola e pomodorini, è piaciuta a tutti, ben sapete che ha un sapore forte che a non tutti aggrada, questa, cotta al vapore e poi tagliata sottilissima tipo lasagnetta, è risultata buonissima e tutti hanno ceduto nell' assaggiarla e mangiata con gusto.

Il tutto introdotto e magnificamente descritto da Tomas, sempre accorto e preciso.
Saltiamo il primo, e nemmeno approfittiamo della pazienza di Tomas per farci elencare i piatti previsti dalla cucina, peccato.
Ci concentriamo sui secondi  e le ordinazioni sono differenziate seguendo i vari e particolari gusti degli astanti.
Ilgeometra ed ildorico vanno tranquilli sulla tradizione: stoccafisso all'anconetana.

Le ragazze branzino al forno con verdurine e patate.
Mentre gli ultimi moschettieri grigliata dell' adriatico, pesce azzurro e scampi.
Tutto buonissimo , cotto a puntino , niente da dire.
Tomas cala l' asso portando a tavola un bicchierino con del peperoncino. Con fare misterioso ci comunica che trattasi di peperoncino del campo dello zio, presentandolo come un portento di fuoco e fiamme e di essere parsimoniosi nell' uso per evitare di rendere troppo piccante la pietanza.
In questo frangente Tomas insiste nel chiamare ildorico 'dottore', ildorico lo prega di non utilizzare tale titolo che sa tanto di posteggiatore abusivo in attesa di una mancia dal proprietario dell' auto in sosta.
Quindi si arriva al compromesso di :
Presidente del C.R.A.L. dei pensionati.
Tranquilli i commensali non sono cosí anziani da essere pensionati, ma persone che nei momenti liberi effettuano volontariato nel circolo degli anziani.
Ma ritorniamo al peperoncino, infatti Ildorico, pur scoraggiato dagli astanti, stai attento è fortissimo, non hai sentito cosa ha detto Tomas, etc. Etc., accetta la sfida e condisce il piatto che diventa saporitissimo e degno di una serata in allegria!
Sfida accettata e vinta!
Continuiamo la piacevole serata ed abbiamo l' occasione di spiare le portate del tavolo vicino.
Anche qui chiediamo spiegazione dei piatti a Tomas che in modo affabile ci descrive il procedimento di cottura e gli ingredienti.
In questo caso branzino, verdurine, vongole, calamaretti e gamberetti messi tutti insieme in una busta e cotti al forno a 180' x ca 20'
L' aspetto ed il profumo decisamente vincenti.
Bravo, puntuale e preciso.
Al momento del dessert si presenta a prendere la comanda la cameriera, una virago rossa alta sul metro ed ottanta circa, col suo blocchetto degli appunti ci elenca i dolci, nessuno di noi ha il coraggio di chiedere spiegazioni o cosa, infatti il suo aspetto serioso e molto professionale non incentiva alcun tipo di quella scherzosa confidenza che si instaura tra cameriere e cliente.

Giá in precedenza avevamo notato il suo passo marziale attraverso la sala con i piatti di portata incutendo col suo incedere un reverenziale timore nei clienti in attesa del piatto scelto.
Quindi eccoci ai dolci ed anche qui le preferenze sono differenziate dai gusti dei commensali, comunque la scelta all' altezza del resto.
Bavarese con cioccolata e pistacchio, zuppa inglese, biscotti secchi, anche qui sulla tradizione andante.
La zuppa inglese al sottoscritto non é piaciuta, o almeno, era più un tortino che il classico dolce da cucchiaio, quindi aspettativa delusa, anche se per il gusto e la presentazione del piatto niente da dire.
Per concludere direi nel complesso un' ottima scelta per una bella serata con cena a base di pesce, come detto noi siamo stati molto classici, ma le altre tavolate hanno preferito modalitá di cottura ed abbinamenti fantasiosi e sicuramente di gusto.

Prezzo in linea col locale, gli ottimi piatti preparati a regola e con materiale di primo ordine.
Dimenticavo Tomas in un momento da libro Cuore ci racconta del suo nome, non Tommaso ma proprio Tomas, voluto dai genitori ed in linea con quello della sorella Luisiana, genitori, nota bene di Numana e Sirolo, non di qualche nuovo continente o regione britannica; ed infatti il padre e la madre, con rispettivamente Osvaldo e Cristina, non destano stupore o voglia di domande di approfondimento sulla scelta/origine del nome.
Senza battere ciglio, abbiamo preso nota diligentemente della toponomastica e dell' albero genealogico familiare, in effetti non ci mancava altro  per completare la serata!
Alla prossima.

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