Formula
Alla Coppa Italia Dilettanti partecipano le diciannove squadre vincitrici le fasi regionali. Nel primo turno le società sono divise in tre gironi triangolari e cinque accoppiamenti secondo questo schema fisso e numericamente diseguale:
da 6 gironi d'Eccellenza: Liguria - Lombardia - Piemonte
da 4 gironi d'Eccellenza: Friuli-Venezia Giulia - Trentino-Alto Adige - Veneto
da 4 gironi d'Eccellenza: Emilia-Romagna - Toscana
da 2 gironi d'Eccellenza: Marche - Umbria
da 3 gironi d'Eccellenza: Lazio - Sardegna
da 2 gironi d'Eccellenza: Abruzzo - Molise
da 4 gironi d'Eccellenza: Basilicata - Campania - Puglia
da 3 gironi d'Eccellenza: Calabria - Sicilia
Accedono alla fase successiva le squadre vincitrici del rispettivo triangolare e delle sfide d'andata e ritorno. Va sottolineato che, nei triangolari, nella seconda giornata riposerà la squadra che avrà vinto la prima gara o, in caso di pareggio, quella che avrà disputato la prima gara in trasferta, nella terza giornata giocheranno le squadre che non si sono incontrate in precedenza. Nelle gare ad abbinamento, invece, risulterà vincente la squadra che nei due incontri avrà segnato il maggior numero di reti ricorrendo, in caso di parità, alla regola dei gol fuori casa, e permanendone la necessità, all'immediata esecuzione dei tiri di rigore.
Le otto squadre qualificate vengono abbinate con criterio di prossimità geografica nelle sfide dei quarti di finale e delle semifinali, concedendo per principio il vantaggio del ritorno in casa alla squadra che sia l'unica delle due a non averne usufruito nel turno precedente, o procedendo a sorteggiarlo negli altri casi. Anche in questi turni è prevista la regola dei gol fuori casa e la possibilità dei calci di rigore.
La finale viene disputata in campo neutro, generalmente allo stadio Gino Bozzi di Firenze. Qualora la squadra vincitrice della Coppa Italia Dilettanti abbia acquisito il diritto alla partecipazione al campionato di Serie D dell'anno successivo avendo vinto (anche successivamente) il proprio campionato di Eccellenza, tale diritto viene riservato all'altra finalista. Nell'ipotesi in cui anche quest'ultima sia già stata promossa, l'ammissione alla Serie D è riservata alla vincitrice di un apposito spareggio fra le società eliminate in semifinale.
Da notare che le squadre sono obbligate ad utilizzare in ogni gara un calciatore under 19 e uno under 18: ad esempio, per il campionato 2019-2020, deve essere utilizzato un giocatore nato dopo il 1º gennaio 2000 ed uno nato dopo il 1º gennaio 2001.
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