Gita nel Monferrato, precisamente a Montemagno , dove abbiamo potuto seguire alcune fasi di una partita di Tamburello
Molto simile al gioco del bracciale che si pratica nelle Marche
Regolamento
Il campo di gioco è solitamente costituito da terra rossa, a forma rettangolare, è lungo 80 m e largo 20 m, con un'area di gioco complessiva di 1 600 m2, anche se esistono notevoli differenze nelle misure relativamente alle categorie. Il campo è delimitato da linee bianche ad alto contrasto, costituite da materiali come polvere di gesso oppure plastica; è diviso per metà da una linea detta cordino, che divide le due metà del campo. A 40 m da questa, in ambedue le direzioni, vi è una linea di fondocampo. A 5 m da essa, verso il centro del campo è situata la linea di battuta, dietro la quale deve stare il battitore nel lanciare la palla, che deve essere battuta al volo. A 3 m dalla linea di centrocampo, in ambedue le metà campo, è presente una linea in cui la palla non può essere colpita al volo; colpire la palla al volo nella parte di campo tra questa linea e quella di centrocampo comporterà l'assegnazione del punto alla squadra avversaria.
Normalmente le squadre sono composte da 5 giocatori contemporaneamente in campo e 4 in panchina per un totale di 9 atleti a disposizione; i ruoli, a partire dai più arretrati ai più avanzati sono: battitore, rimettitore o spalla, centrocampista o cavalletto o mezzovolo e terzino o mezzantino: i terzini sono due. Il punteggio si calcola in giochi e un gioco ha la seguente successione: 0-15-30-40-vittoria quindi chi vince 4 scambi o palleggi. La partita consiste in 13 giochi. Negli ultimi anni si è adottato un punteggio più simile a quello utilizzato nel tennis: la partita è suddivisa in 2 set da 6 giochi cadauno, in caso di parità si gioca un tie-break in cui il punteggio non segue più la suddivisione dei 15, bensì 1-2-3, ecc. A ogni punto si inverte la battuta e ogni 6 punti le due squadre cambiano campo. Vince la prima squadra a ottenere 8 punti con almeno 2 punti di vantaggio; se ciò non avviene si gioca a oltranza finché una delle due squadre non otterrà un vantaggio minimo di due punti sull'avversaria.
Per segnare un punto è necessario far rimbalzare la palla almeno due volte nella metà campo avversaria: solo il primo rimbalzo deve necessariamente essere all'interno del campo. In caso una squadra non fosse in grado di lanciare la palla nell'altra metà campo, il punto verrebbe assegnato alla squadra avversaria. In caso un giocatore entrasse nella metà campo avversaria verrebbe ritenuta invasione, l'arbitro fermerebbe il gioco e assegnerebbe il punto alla squadra che ha subito l'invasione. È comunque permesso ai giocatori di uscire dalla zona di campo delimitata dalle linee.
Non è permesso alcun genere di "passaggio" di palla tra colleghi di squadra; essa deve essere infatti colpita per massimo una volta a ogni ribattuta, da un solo componente di una squadra alla volta. Prima d'iniziare una partita è necessario "sorteggiare la palla", ossia assegnare la prima azione di gioco, di solito lanciando una moneta. Il direttore di gara richiama i due capitani, che dovranno scegliere testa oppure croce. Il vincitore dell'estrazione dovrà decidere se prediligere la scelta del campo o della battuta, cioè decidere se la propria squadra sarà la prima a battere. Compiuta la scelta, essa passerà all'altro capitano.
Le due squadre si alternano alla battuta con frequenza di un gioco. Ogni 3 giochi oppure ogni 2, se si gioca una partita divisa in set (periodo detto trampolino), le squadre cambiano campo; il giudice definito "segnapunti" deve stare seduto.
La palla è in gomma semipiena, ha diametro di 6 cm e peso di 88 g a media pressione, per le categorie che partono dagli allievi, mentre nelle categorie maggiori viene utilizzata una palla depressurizzata più grande con diametro di 8 cm. circa chiamata palloncino: può essere colpita esclusivamente con il tamburello a forma circolare e con la parte del braccio che lo impugna, fino all'avambraccio; il tamburello ovale o tamburina o mandola si usa solo per il servizio di battuta e si può utilizzare per colpire la palla "di rimessa" solo per una volta.
Prima il tamburello era costituito da un cerchio di legno con 28 o 26 cm di diametro sul quale era tesa una pelle d'animale, normalmente d'asino o di maiale, conciata in modo speciale ma attualmente si usano diversi materiali, tra i quali plastica e lega gommata nonché la tela per il piatto dell'attrezzo. La tela è tirata in maniera diversa a seconda del ruolo e delle esigenze di ogni giocatore. Inizialmente l'arnese che colpiva la palla era interamente di legno, quindi nel Cinquecento il gioco del tamburello era chiamato palla a scanno. Odiernamente, in caso di rottura della tela del tamburello durante il gioco, il cambio dello strumento è permesso.
Ogni allenatore deve avere due cartellini da poter mostrare all'arbitro: quello di colore blu per richiedere il cambio dell'atleta titolare con una riserva e quello verde per richiedere il minuto di pausa (3 minuti disponibili per squadra). Le partite non hanno un limite di tempo e possono quindi arrivare a durare anche diverse ore.
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