Eccoci tornati in quel di Carì, presso Faido.
A guardare bene ci siamo stati diverse volte, sia in inverno, ciaspole, che in primavera od autunno.
Infatti il posto è molto bello ed i panorami eccezionali.
Per approfondire: clicca per ciaspole e ciaspole bis per trekking.
Questa volta abbiamo potuto godere di un cielo quasi primaverile, in effetti saremmo nella così detta estate di San Martino.
Questa volta Mariettonostro non è della partita, deve osservare un breve periodo di riposo dopo una caduta occorsa la scorsa domenica.
Quindi eccoci, Ciccio 3.0, Pico ed ildorico a sfrecciare verso l'obiettivo.
Strada tranquilla, niente traffico ed uscita a Faido e poi subito dopo su per i tornanti fino al parcheggio.
La giornata è stupenda, cielo terso e panorami da favola.
Dopo aver parcheggiato eccoci attaccare il sentiero, tranquillo e molto agevole, bello!
Arriviamo ad un punto , dove un cartello da tutta la dimensione della precisione elvetica.
Qui facciamo due chiacchiere con una elvetica a cui scappa un'espressione con cui vengono appellati gli italiani vicino al confine TICINESE, micova ,con annessa spiegazione:
Como, Milano, Varese.
Ed anche questa altra perla di ticinese è nostra.
Ahahahah
Proseguiamo ed il sentiero sale dolcemente , molto bello, arriviamo allo stacco finale ed ecco finalmente i due laghetti
Acque limpide e di un bellissimo colore smeraldo.
E' ora di mangiare, ci spariamo i nostri panini e diamo fondo alle borracce.
Dopo un meritato riposo riprendiamo la strada del ritorno.
Pico sfreccia in avanti, ildorico e Ciccio 3.0 rimangono un po' indietro e qui accade il fattaccio, i due perdono una curva ed invece di scendere, proseguono dritti su di un vecchio sentiero con segni sbiaditi dal tempo.
In basso si vedono le auto del secondo parcheggio, e la strada, quindi il sentiero prima o poi scenderà, si spera.
Dopo esserci ormai convinti di aver sbagliato strada, spediamo un SMS al Pico per avvertitolo di proseguire e che ci saremmo visti al parcheggio, incrociando le dita...
E poi riprendono di corsa la strada, valli a capire...
Proseguiamo la strada da soli, seguiamo le vecchie tracce e piano piano arriviamo sopra il parcheggio ed il sentiero comincia a scendere, nemmeno troppo ripidamente.
Eccoci al parcheggio e subito dopo vediamo comparire la sagoma di Pico, eccoci di nuovo insieme.
Raggiungiamo l'auto e via verso le tappe d'obbligo.
Prima tappa Faido, birrino.
Qui troviamo un ristornate/bar tipico ticinese che assomiglia come una fotocopia a quei bar della nostra pianura padana, i presenti divisi equamente tra la visione della partita ed il gioco delle carte, con annessi e connessi, tipo prese in giro, urla per la giocata errata, insomma, ogni luogo è paese....
Dopo il birrino sosta per la torta, clicca qui
E poi, mestamente verso casa.
Alla prossima!
DAL WEB:
Il punto di partenza è Somprei (1850 m), raggiungibile in automobile da Faido, Val Leventina, salendo da Osco o da Carì.
Per chi preferisse lasciare l'automobile a Predel, il cammino fino a Somprei non supera la mezz'ora. La prima tappa dell'itinerario è l'Alpe di Chiera (2038 m) da cui si arriva direttamente ai laghetti di Chiera (2344 m e 2361 m).
Il dislivello è di 513 m; circa 2 ore di cammino.
Pur non presentando alcuna difficoltà, il sentiero richiede delle buone scarpe da montagna.
Il Lago Chiera è raggiungibile anche dalla Capanna Prodör. Da Osco o da Carì si può arrivare a Prödor in automobile, e in 20 minuti giungere alla capanna. Dal Lago Chiera si possono fare numerose escursioni. Una gita interessante è quella che dal Passo Predelp (2445 m) porta all'Alpe di Cadagno (1987 m), in val Piora.
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