via di Francesco per Gerusalemme
A piedi da Assisi al Porto Antico di Ancona dal 15 al 22 MAGGIO 2021
Uno straordinario itinerario a piedi di oltre 170 km, in gran parte per sentieri, mulattiere e sterrati, a cavallo tra Umbria e Marche, che transita per 4 parchi e riserve naturali (Parco Regionale del Monte Subasio, Riserva Naturale regionale del Monte S. Vicino e del Monte Canfaito, Parco Naturale regionale della gola della Rossa e di Frasassi e Parco Regionale del Conero), tocca 5 città di grande interesse storico-architettonico (Assisi, Gualdo Tadino, Fabriano, Osimo e Ancona) e collega importanti luoghi francescani ancor’oggi vivi e intrisi di spiritualità. Qui S. Francesco passò più volte, ma la storia che si andrà a raccontare riguarda il passaggio del Poverello d’Assisi del 1219, quando il Santo raggiunse Ancona per imbarcarsi alla volta della Terra Santa. Il percorso prevede il transito su tre passi appenninici, per poi scendere sui crinali collinari che si affacciano sul Mare Adriatico fino ad arrivare al porto Antico di Ancona. Visiteremo grotte, pievi e chiese che ancora raccontano del passaggio di S. Francesco e pernotteremo in eremi, conventi e abbazie che intrecciano le vicende del Patrono d’Italia con quelle di San Romualdo, fondatore dei camaldolesi, che qui visse e operò
Dal centro spirituale internazionale di Assisi l’itinerario si snoda tra i fitti boschi del Monte Subasio fino a giungere alla città di Gualdo Tadino, sviluppatasi attorno alla Rocca Flea voluta da Federico I Barbarossa. Da qui si valica il primo passo appenninico del Monte Serrasanta per entrare in territorio marchigiano, nel comune di Fabriano. Ad accoglierci la splendida Abbazia di S. Biagio in Caprile e il secondo passo appenninico, quello del Monte Rogedano. Prima di Fabriano l’incontro con uno degli eremi francescani meglio conservati: S. Maria di Valdisasso a Valleremita. Dalla conca di Fabriano ci si dirige verso la cintura del Monte San Vicino, si tocca il centro di Albacina e si affronta il terzo e ultimo passo montano transitando per il suggestivo Eremo dell’Acquerella e per l’abbazia romualdina di S. Salvatore di Val di Castro. Con l’addolcirsi dei contrafforti montani il percorso entra nell’area collinare toccando i sorprendenti borghi incastellati di Precicchie e Domo e la spettacolare Abbazia di Sant’Urbano in comune di Apiro. Si entra nella zona del Verdicchio e si transita a Favete, nel luogo in cui S. Francesco fece costruire una chiesetta, purtroppo oggi distrutta dal terremoto, e dove il Santo si ritirò per alcuni mesi in preghiera in un antro reso bello da una cascata d’acqua. Per contrade di campagna si arriva a Cupramontana, sede della piccola ma deliziosa Abbazia del Beato Angelo, si attraversa la sede comunale di San Paolo di Jesi e si entra nel paesaggio dei calanchi del crinale collinare posto tra le valli fluviali dell’Esino e del Musone. In territorio di Filottrano si incontra il borgo di Cantalupo e si procede per ormai comodi sentieri fino alla città di Osimo, importante urbs romana e luogo francescano. Entrando nel territorio di Camerano si transita nel Parco del Conero che verrà attraversato fino all’ingresso della città di Ancona. Scorci mozzafiato sul Mare Adriatico e sentieri secolari condurranno il pellegrino fino al centralissimo Duomo di S. Ciriaco senza passare per le vie urbane. Infine la scalinata che conduce al porto Antico transitando sotto l’Arco di Traiano per giungere al mare, alla fontana simbolo della porta d’Oriente, da dove ci si imbarcava per la Terra Santa
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