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19 APRILE 2010 - BASILICA DI SANT'ANTONIO

Ciao, questa volta le due ore di 'cultura e aria aperta' sono state dedicate alla visita del Santuario si Sant'Antonio Abate in Milano.

Per i dettagli storici ed architettonici su internet troverate di tutto e di più, per arricchire il post ho introdotto infra una breve descrizione ripresa dalla rete.
Per quanto riguarda il mio personalissimo cartellino devo dire che, Milano ha motli luoghi, poco noti, ma di massimo interesse.
Vi invito a visitare il Santuario, bellissimo esempio di Chiesa della Controriforma a pianta quadrata ed arricchita nel corso del 600/700 di pregevoli capolavori pittorici e scultorei.
Per i pittori guardatevi internet, ma quello che vi suggerisco è di prestare un occhio di riguardo ai paliotti di scagliola, pregevoli e arricchiti da mirabili ricami, i più pensano che si tratti di arte povera, ma il lavoro dell'artigiano che li ha realizzati è stupendo!
Da non perdersi gli intarsi dei marmi che formano le balaustre di alcune cappelle laterali, una favola!
Chiaro che un accenno agli affreschi del soffitto lo devo pur fare, ma tutta questa 'arte superiore' la trovate sul web :)

Mi raccomando, mettete una visita a questo angolo poco conosciuto di Milano in agenda!
ciaooo
NOTE
Santuario di S. Antonio Abate
Milano
Via Sant'Antonio, 5

Santuario di S. Antonio Abate Milano
Eretto nel 1367 per i frati Antoniani sotto la protezione di Gian Galeazzo Visconti, è dedicato al culto di S.Antonio Abate, invocato come guaritore dall'Herpes zoster.
Dell'architettura originaria resta solo la torre campanaria, con il tipico tetto in cotto lombardo
Lo stato attuale della chiesa si deve al rifacimento nel 1584 dell'architetto Dionigi Campazzo, incaricato della ricostruzione. L'interno della chiesa è a croce latina con profondo presbiterio, a navata unica, coperta da una volta a botte.
La chiesa si fregia delle volte affrescate dai fratelli genovesi Giovanni Andrea e Gian Battista Carloni, dei dipinti preziosi di Giulio Cesare Procaccini, Bernardino Campi (la Madonna con Bambino e Santi), degli affreschi del poderoso Moncalvo (raffiguranti scene dell'antico testamento), una Nascita della Vergine, di Ambrogio Figino, (angeli, putti, paesaggi con città) di Ottavio Semino.
Nel transetto destro della chiesa sono di Tanzio da Varallo il Redentore in gloria affrescato sulla volta a botte, i due profeti Daniele e Isaia affrescati nelle semilunette ai lati del finestrone, e i Putti musicanti nell'arco verso la navata.
La sacrestia conserva pregevoli armadi settecenteschi, ed è decorata da tele attribuite a Sebastiano Ricci e al Moncalvo.

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