Durante la giornata del Venerdi Santo (la sera soprattutto), si soleva "far visita" ai Sepolcri allestiti nelle diverse chiese , raccogliendosi per qualche minuto in preghiera.

Durante la quaresima, i bambini e le donne mettevano dei semi d'orzo all'interno di recipienti di terracotta o di croci di legno, successivamente riposte in un angolo oscuro e caldo della casa.

Per le abbondanti innaffiature e per il calore dell'ambiente, l'orzo cresceva rapidamente, assumendo, a causa dell'oscurità, un color giallo-verdastro simbolo della sofferenza e della morte. Adornate di viole, mammole e ciocche e nastri colorati, detti contenitori si portavano in chiesa, e venivano collocati ai piedi del Sepolcro (ricostruzione simbolica del sepolcro di Cristo), frammisti ad una gran quantità di candele e luci ad olio (metafora della vita che, nonostante tutto, continua per poi "esplodere" la domenica di Pasqua).
Il Sepolcro (s'bburck') era realizzato dal sagrestano e da altre persone (in genere le donne del vicinato), e consisteva nell'esposizione del tabernacolo fra lenzuola di varia stoffa e colore: ognuno portava le migliori che aveva.

Il tutto veniva smontato tra il pomeriggio e la sera del Sabato Santo, per preparare le chiese alla gioia della festività pasquale.
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