venerdì

25 MARZO 2011 - COLLETTIVO BIANCOROSSO - PARTE SECONDA

COLLETTIVO BIANCOROSSO
GRANDE DORICI


Parte Seconda
Ricordi sparsi
Come quasi tutte le squadre, l’Ancona ha militato nelle serie cosiddette minori, dalla Serie D in su, almeno questo.
Stadio Dorico - La Gradinata

Nella puntata precedente ho dimenticato di dire che all’inizio la squadra si chiamava U.S. Anconitana, e solo negli anni 70 prese il nome di Ancona Calcio SPA.
Con il vecchio nome ebbe momenti di gloria negli anni quaranta partecipando ad un girone SUD della Serie A, campionato poi vinto dalla Roma, vi potete immaginare il clima.
Bene Serie A, girone Sud, e poi tanti campionati dalle parti della Serie D e
, C e B, fino al grande salto con Edoladro in serie A, 1992/93.
Edoladro, al secolo Edoardo Longarini, il grande presidente, palazzinaro romano che nella più classica tradizione ha voluto abbinare il motto ‘panem et circem’, e così dopo aver mangiato quello che si poteva a Roma, ha pensato di prendere le redini della squadra di calcio, circem, e di presidiare tutti gli appalti stradali di Ancona e provincia, panem, per lui (n.d.r.)


Sergio Zarate el raton
Questa gioiosa parentesi ha fatto si che l’Ancona potesse approdare al grande palcoscenico della Serie A, nell’ultimo scorcio del secolo scorso, vedendo giocare gente come Ruggeri, argentino di classe cristallina, quando era giovane e vinceva il campionato del mondo del 1978; Zarate detto el raton, il più piccolo centravanti argentino, penso più basso di nanugalderisi; Detari, principe magiaro genio e sregolatezza, castigatore dell’Inter al Del Conero; Glonek, onesto operaio titolare della nazionale di qualche repubblica sorta dopo la caduta del Muro di Berlino.
Per gli italiani, basta ricordare Pecoraro Scanio, fratello del parlamentare dei verdi, Centofanti, il Thomas Millian del calcio, che poi giocherà a San Siro sulla sponda nerazzurra.
Felice Centofanti

Mi raccomando, arrivammo penultimi si, ma sempre davanti al Pescara, ed ho detto tutto.

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