Gia' solo la parte logistica della gita avrebbe fatto impazzire di gioia il Dorico:
- in auto fino a Rivera
- funivia da Rivera all'Alpe Foppa (sotto il Tamaro)
- traversata Tamaro - Lema
- funivia Monte Lema - Miglieglia
- corsa speciale da Miglieglia a Rivera in autopostale
- da Rivera rientro in auto
Programma studiato nei dettagli per azzeccare tutte le coincidenze; il rischio e' perdere l'unica corsa dell'autopostale, ma ho trovato un'alternativa: da Migliegia corsa in autopostale fino a Lamone e da li' treno regionale fino a Rivera.
Comunque si parte: arrivo in cima alla funivia e inizia l'ascesa verso la Capanna Tamaro; e' ancora presto, la gente sta facendo colazione e ne approfitto per precederli: il percorso sara' assai affollato data la bella giornata di sole.
Arrivo alla base del Tamaro e mi accingo all'ascesa, e' ripida ma in poco tempo sono in cima. In realta' il percorso della Traversata non contempla la cima del Tamaro (taglia un po' piu' sotto) ma voglio godermi il panorama, una volta tanto!
Riparto e scendo dal Tamaro, incrocio il mio sentiero ma poco dopo lo abbandono: davanti a me si staglia il Monte Gradiccioli (alto quasi come il Tamaro), il sentiero ci gira intorno ma io voglio salire in cima, che diamine!
Foto di rito e riparto, e' quasi ora di pranzo, mi trovo un buon angolo riparato dal vento e mi fermo. Poco dopo mi accorgo che il pratone si e' riempito: tanta gente si e' fermata proprio li' per mangiare. Ma caspita, quanta gente c'e'...
Riprendo il cammino, d'ora in avanti sara' tutto in cresta e in piano; solo il sole a picco da' fastidio, non c'e' un filo d'ombra.
Arrivo finalmente al Monte Lema (100 metri piu' in alto, mannaggia!) e studio come funziona il ritorno in funivia: in un primo momento mi sembra non funzionare e mi manca il cuore, ma poi scopro che c'e' una corsa ogni mezz'ora. E' buffa: la funivia e' composta da 3 vagoncini da 8-10 post l'uno che viaggiano uno dietro l'altro, sembrano le macchinine dell'autoscontro.
A Miglieglia e' ancora presto: ho fatto una gran tirata per non perdere l'autobus ma ora che faccio? Vedo un Crotto e, pensando all'invidia del Dorico, mi siedo per una birra ristoratrice.
Una turista tedesca chiede ad un autoctono se si dice Tàmaro oppure Tamàro; la risposta è esilarante: "qui diciamo Tàmaro, su al nord dicono Tamàro". Questi svizzeri...
Alla prossima!