vi ricordate che nei passati post dedicati al balcone fiorito c'erano le forstitie che non erano in buona salute?
http://ildorico.blogspot.com/2010/05/19-maggio-2010-balcone-fiorito-13.html
Ebbene, scoperto l'arcano.
Si trattava di cocciniglia!
Questa un' immagine tratta dalla rete,ed in calce il resoconto sull'insetto infestante.
Questo l'esemplare staccato da Ildorico ed esaminato, insomma, si tratta di un insetto parassita che ha attaccato le due piante di forstitia.
Fortunatamente, ildorico si è accorto di strane capsule attaccate alle biforcazioni dei rami, le ha staccate tutte, e dopo aver effettuato una indagine, è riuscito a scoprire l'arcano.
Adesso, l'ultima operazione da effettuare è quella di immergere un batuffolo di cotone nell'alcool e di bagnare i punti dove erano sistemate le cocciniglie, onde debellare le eventuali uova.
DALLA RETE:
ciaooo
DALLA RETE:
CoccinigliaLe cocciniglie sono dei rincoti, come gli afidi; questi insetti perforano la lamina fogliare o dei fusti giovani e si nutrono della linfa in essi contentuta, ricca di zuccheri. I parassiti denominati volgarmente come cocciniglia sono molti, alcune decine, di dimensioni varie, dai pochi millimetri, al mezzo centimetro o più. In genere colonizzano in gran numero le parti giovani delle piante, i germogli e le foglie; esistono anche specie che infestano le radici, causando grave danno alle piante.
Gli esempalri di sesso maschile sono provvisti di ali, mentre le femmine ne sono prive, talvolta dopo aver deposto le uova perdono anche le zampe, divenendo in pratica contenitori di protezione per la nuova generazione.
Le cocciniglie sono facilmente riconoscibili dagli altri insetti perchè tendono a ricoprirsi di sostanze cerose di protezione, costituendo un cappuccio a forma di piccolo scudo, rigido o gommoso a seconda delle specie. Tra le cocciniglie più diffuse ricordiamo Iceria, Saissetia (con scudetto esterno rigido, spesso di colore scuro), Ceroplastes (con forme adulte ricoperte da uno scudetto ceroso), Chloropulvinaria (o cocciniglia fioccosa), Pseudococcus e planococcus (cocciniglia farinosa).
Le cocciniglie si diffondono sulle conifere, sulle succulente in genere, su molte piante ornamentali, sulla vite e sugli agrumi; si sviluppano al meglio nelle fessure, negli anfratti e nei luoghi della chioma poco esposti alla luce, prediligono le piante che ricevono regolarmente concimi ad alto tenore di azoto, in luoghi con scarsa umidità e con scarsa ventilazione. Anche questi rincoti spesso vengono spostati sulle piante dalle formiche, che si nutrono di melata, talvolta la presenza di formiche sulle nostre piante può essere un campanello di allarme, che ci svela la presenza di parassiti in zone a noi non visibili.Se l'infestazione è di lieve entità è possibile debellare questo parassita asportandolo manualmente, avendo cura di disinfettare i fori lasciati dagli insetti con un batuffolo di cotone imbevuto di alcool.
Se l'infestazione dovesse essere massiccia è bene intervenire utilizzando dell'olio bianco, magari attivato con un piretroide o con malathion, per un'azione più efficace. Per un risultato ottimale è consigliabile trattare le piante con anticoccidici all'inizio della primavera oppure in autunno-inverno, in modo da riuscire a distruggere la gran parte delle uova, evitando di danneggiare gli insetti utili, poco presenti in questi periodi dell'anno.Le cocciniglie radicali di solito si debellano utilizzando insetticidi da contatto, evitando l'olio bianco, che potrebbe danneggiare le radici stesse.
La lotta biologica alla cocciniglia si pratica utilizzando popolazioni di Cryptolaemus montrouzieri, un coccinellide che si nutre di cocciniglie; alcune piccole vespe perforano gli scudetti per deporvi le uova, le larve si nutriranno delle piccole cocciniglie.
Infestazioni massicce di cocciniglia possono produrre abbondante melata, che favorisce lo sviluppo di fumaggini.Questi insetti hanno avuto, ad hanno ancora, una grande importanza commerciale, in quanto dal corpo delle femmine si estrae un colorante alimentare, il rosso carminio; di solito gli "allevamenti" di cociniglia si sviluppano su grandi opuntie.
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