Cammino di Assisi | Maggio | 2015 | |||
Data | Giorno | Tappa | Partenza | Arrivo | Km |
18 | lunedì | 3 | Cremilcuore | Corniolo | 20 |
Dopo una notte tranquilla, per i miei soci, si parte per la prossima tappa, verso Corniolo.
La mattina lasciamo gliaustriaci e Carlo Giuseppe ed io ci alziamo per tempo, spesa al bar/alimentari e sostanziosa colazione.
Passiamo down town Premilcuore ed imbocchiamo il nostro sentiero.
Il primo tratto costeggia il fiume, siamo all'ombra di alti alberi e procediamo in piano, ma tanto la salita è vicina.....
Arriviamo a Ca Petricio, e la strada s'impenna, tanto prima o poi ci sarebbe toccato salire.
Saliamo nel bosco per fortuna, la salita è impegnativa e lo zaino si fa sentire, naturalmente.
Saliamo saliamo, incontriamo anche due in bici che vengono in senso contrario,
Alla fine arriviamo alla cima del salitone, abbiamo scalato circa un 650 metri di dislivello, ci fermiamo per riposare.
Adesso il nostro percorso segue una strada forestale, quasi tutta in piano per fortuna, ed eccoci con la montagna sulla dx e splendidi panorami sulla sx.
Andiamo avanti e raggiungiamo un rifugio chiuso, il Rifugio della Fratta, e decidiamo di fermarci a mangiare.
Nel frattempo ci raggiungono gliaustriaci, si fermano anche loro a mangiare.
Carlo Giuseppe ed io, terminiamo prima e riprendiamo il cammino.
La strada forestale è molto panoramica e agevole, camminiamo con lena. Alla fine arriviamo al bivio che ci fa lasciare la strada e per sentiero dobbiamo scendere fino a Corniolo, meta della nostra tappa.
La discesa è a tratti ripida, ma sempre nel bosco, una goduria.
Durante il cammino troviamo la reclame di un albergo/ristorante di Corniolo, che ci accompagna e ci indica anche le deviazioni, si il nostro Giggino.
Finalmente siamo in pianura, non sembra ma anche la discesa, se ripida è impegnativa, siamo a Valpisella, sembra una di quelle case vacanza, a fianco una bella fontana che tira su l'acqua dal pozzo, quelle di una volta, che occorre alzare ed abbassare il mantice per far sgorgare l'acqua.
Approfittiamo della fontana per rifocillarci e del posto per riposarci.
Ormai Corniolo è vicino, manca poco, percorriamo un bel tratturo ed eccoci al paesino, appena giunti vediamo subito il segnale del rifugio e subito dopo arriva una ragazza che ci illustra tutto e ci da le spiegazioni di come organizzarci per la nostra permanenza., nel rifugio autogestito messo a disposizione dall'organizzazione del Cammino di Assisi.
Il rifugio è molto bello, è una vecchia asinaia, disposta su due piani, la stalla è stata adibita a sala con cucina, e realizzati due bei bagni.
Il fienile al piano di sopra
Nel frattempo arrivano gliaustrici, siamo al completo.
Dopo le abluzioni facciamo un giro con Carlo Giuseppe, troviamo il bar e ci godiamo un meritato riposo, il mio amico tedesco un gelato, ildorico un prosecco.
Ci godiamo il fresco ed il riposo.....
Per mangiare abbiamo due scelte, infatti esistono due posti dove mangiare, alla fine con i nostri amici, che nel frattempo ci hanno raggiunto, andiamo da Giggino.
Eccoci al desco,, Giggino ci accoglie come se fossimo di famiglia, infatti lui serve a tavola e la sorella in pensione cucina, insomma, sembra proprio di essere da un parente a cui hai fatto un'improvvisata...
Comunque l'accoglienza è buona, antipasti da camionisti, e due primi abbondanti, secondo un assaggio.
Ormai siamo vecchi amici, il Giggino ha anche lui il timbro da mettere sulla nostra credenziale, ildorico approfitta, Carlo Giuseppe no.....ahahah
Nel frattempo ci ha raggiunto un altro austriaco, che sta andando A roma, lui è partito dall'Austria, però....ed ho detto tutto!!!
Mentre mangiamo, anche Giggino si siede a tavola con noi e parliamo , Carlo Giuseppe col suo siculoitaliano , la cosa strana è che Giggino mi chiede se sono di Ancona, all'inizio avevo detto solo che venivo da Milano.
Quindi mi confessa che 30 anni prima aveva fatto il servizio militare alla Mitica Caserma U. Saracini in quel di Falconara Marittima, come caporale istruttore, e quindi aveva riconosciuto nel mio parlare la cadenza anconetana.
Come dico io, mai dire le bugie...ahahah
Abbiamo il tempo di ammirare i bonsai che Giggino cura, molto molto belli, tutti raccolti in natura.
Terminata la cena, salutiamo Giggino ed il nostro nuovo amico austriaco, e noi pellegrini rientriamo al nostro rifugio autogestito...
Domani spesa al bar/alimentari e via per la prossima tappa.
bandita di caccia?!?!?!?!
RispondiEliminama questo è un cartello svizzero ticinese fuori dai confini.....
ciao