Cammino di Assisi | Maggio | 2015 | |||
Data | Giorno | Tappa | Partenza | Arrivo | Km |
21 | giovedì | 6 | Biforco | Caprese Michelangelo | 27,4 |
Notte ottima, passata nella camera da solo, i miei compagni di viaggio hanno dormito tutti insieme per evitare di stare svegli .... ahahahah
Mi alzo presto, il bar è chiuso, e trovo il prode Carlo Giuseppe pronto per il cammino!
Ha deciso di venire con me e di nn prendere mezzi o passaggi verso La Verna, sono contento, si parte!
Quindi ecco che imbocchiamo la strada più impegnativa, il sentiero 53 CAI e guadiamo il torrente Corslone e poi su per la ripida erta!!!
La salita è molto impegnativa, si sale di dislivello , circa 600 metri, in un tratto relativamente corto, ma andiamo avanti!
Sul percorso troviamo una coppia di tedeschi di Berlino, con tanto di bordone e conchiglia del pellegrino.
Dopo alcune soste per riprendere fiato arriviamo finalmente ad un tratto pianeggiante immerso in un bosco di roverelle e giungiamo a Poggio Montopoli,
nei pressi della strada asfaltata che porta da Rimbocchi a Chiusi di La Verna. Invece di effettuare l'erta avremmo potuto seguire la strada asfaltata, un po' più lunga ma meno impegnativa, ma noi, dritti per il Cammino originale!!
Continuiamo sul Cammino ed attraversiamo una foresta splendida, questa volta faggi secolari, un paesaggio da favola, indimenticabile!
Ad un certo punto , sulla SX, uno sperone roccioso e sopra si vede il Monastero di La Verna, siamo contentissimi ed emozionati come bambini, abbiamo raggiunto una meta importante!
Saliamo verso il Monastero, ed eccoci all'ingresso dove tantissimi pellegrini sono passati nel corso dei secoli, cerchiamo la foresteria per recuperare il timbro del nostro passaggio e chiediamo un posto dove lasciare gli zaini per poter effettuare la visita più agevolmente.
Prima della visita, merenda al bar, sosta meritata, ricordo che siamo partiti da Biforco senza colazione!
Visitiamo con tranquillità ed attenzione la chiesa, c'è pochissima gente, e questo ci permette di gustare i capolavori presenti in tutta tranquillità.
Poi eccoci verso la grotta dove riposava San Francesco e quella dove ricevette le Stimmate, insomma, un bellissimo giro pieno di storia e di misticismo.
Ormai siamo arrivati a mezzogiorno, compriamo alcune cartoline da spedire e poi al bar per il pranzo pellegrino, questa volta un panino e bevanda, la strada è ancora lunga, meglio nn appesantirci.
Dimenticavo, il clima a la Verna è sempre invernale, quindi ci prendiamo un bel caffè corretto grappa, abbondante!!! Carlo Giuseppe è molto stupito ma contento di questa novità.
Riprendiamo gli zaini e ci apprestiamo a continuare la strada, sul piazzale incontriamo le tedesche della tappa precedente, ad altri che abbiamo incontrato di volta in volta, anche questo è il Cammino!
Dopo i saluti di rito, partiamo verso Caprese Michelangelo.
Scendiamo verso Chiusi per la mulattiera e ripassiamo davanti alla cappella degli uccelli, arriviamo a Chiusi e sulla piazza troviamo la Fonte Campari, e subito dopo la strada per Caprese Michelangelo.
Decidiamo di deviare il percorso e puntare direttamente alla meta attraverso la SP 54, saltando la visita all'Eremo della Casella, siamo stanchi e per andare all'Eremo c'è una bella salita.
Quindi eccoci nella campagna toscana camminare verso la nostra meta.
Procediamo di buon passo e manteniamo una buona media, ad un certo punto arriviamo ad una sella e la strada è in discesa, vediamo in lontananza splendidi panorami e casali di campagna.
Ai tornanti si stacca una scorciatoia, Carlo Giuseppe non vuole lasciare la strada, ma alla seconda scorciatoia insisto e si lascia convincere a malincuore, Lui è della scuola: chi lascia la strada vecchia per la nuova, sa quel che lascia etc. etc.
La scorciatoia è azzeccata ed in un battibaleno saltiamo un bel tratto di strada asfaltata, arriviamo ad un gruppo di case dove si intravede una stradina a DX per la strada che abbiamo lasciato, e chiediamo se la scorciatoia continua o dobbiamo deviare a DX.
Il nostro anfitrione ci dice di continuare dritti, ci sono altri due tratti di scorciatoia, poi al termine del secondo di riprendere la strada asfaltata sulla DX in direzione Caprese Michelangelo.
Andiamo dritti, ma da una parte c'è un cortile di una casa, dall'altra un sentierino con erba altissima, torno indietro a chiedere ed il nostro simpatico amico conferma:
'Andate dritti, all'inizio c'è l'erba alta, ma dopo si passa'
Confortati prendiamo il sentierino, erba alta , e poi ci inoltriamo in una specie di forra delimitata da alberi e, sempre erba alta, con Carlo Giuseppe scherziamo sul consiglio ricevuto e scommettiamo che l'ultimo essere umano a passare di lì deve essere stato Napoleone alla campagna d'Italia!
Usciamo vivi dalla scorciatoia ed riprendiamo la strada asfaltata fino a Caprese Michelangelo, dove arriviamo stanchi ma felici!
Piccola parentesi, dobbiamo trovare il rifugio, ci imbattiamo nel comune del paese , entro e c'è una ragazza che appena mi vede previene la mia domanda di informazione e mi indica la direzione per il rifugio, che è ormai vicinissimo.
Appena arrivato al rifugio, ecco che ci raggiunge l'ospitalero, avvertito immediatamente dalla rete .... che ci da le informazioni sul rifugio e su dove mangiare.
La sistemazione è funzionale, ci sono tre camere di cui una con la cucina ed il necessario per la colazione.
Gli austriaci sono già arrivati, loro volano, ed una camera è occupata da un altro pellegrino.
Abluzioni e poi ci prepariamo per la cena, siamo in sei, a noi si aggrega anche l'altro pellegrino, austriaco, anche questo.
Prima di cena troviamo un alimentari dove compriamo qualche cosa da stuzzicare, io vedo le pesche, i dolci, e ne compra qualcuna che faccio assaggiare a Carlo Giuseppe, che rimane molto contento di questa altra specialità a lui sconosciuta.
Cena, ristorante molto carino, una cofana di tagliatelle al ragù, ottime ed una deliziosa e tenerissima cotoletta di maiale alla brace, una favola.
Siamo rifocillati e pronti per il riposo notturno, domani una tappa lunga ci aspetta!
Evvai!!!!
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