La scelta della gita cade sulla val Biandino, il percorso è noto, ma fatto con la neve, ci aspettiamo un panorama diverso.
Per approfondire:http://ildorico.blogspot.com/2010/03/07-marzo-2010-val-biandino.html
L'appuntamento è presso ilpolacco, poi si passa da Arosio per Salvo, e poi via verso l'inizio della gita.
Prima di partire tappa al bar delle veline, e qui troviamo la velina grande con una collana neroazzurra, Mariettonostro l'avrebbe baciata, e non solo perchè condivide la stessa fede calcistica!!!
Il 2010821 l'Inter ha vinto per 3-1 la sfida con la Roma per l'assegnazione della Supercoppa di Lega (n.d.r.)
Prendiamo la via per Biandino e piano piano saliamo, la strda è in gran parte asfalata o con base di semento, la mulattiera di ciottoli è solo in piccoli tratti; che differenza con il panorama innevato dello scorso marzo!!!
Per l'avvicinamento prendiamo la strada alla sinistra orografica del torrente, la strada è tutta asfaltata e c'è un bel traffico di fuoristrada carichi di persone che salgono.
Arriviamo alla Bocca di Biandino, foto di rito ed e confronti con la situazione dell'ultima volta si sprecano!!!Imbocchiamo la valle e ci dirigiamo verso il Santuario.
La vallata è piena di gente, ci sono sciure di una certa età, sicuramente venute su con i fuoristrada, che passeggiano come se fossimo in centro ; bambini in costume che fanno il bagno nell'acqua del torrente, gruppi di persone sdraiate a prendere il sole insomma, un pienone di gente.
Arriviamo al Santuario , bella chiesa semplice di montagna, accanto c'è l'omonimo rifugio, ilpolacco chiede se è possibile mangiare, la risposta è nengativa.
A questo punto decdiamo di rientrare al Tavecchia, e tentare la sorte.
Anche qui, c'è il pienone, adesso ci torna in mente e comprendiamo appieno la lunga sequela dei fouristrada carichi di gente....
Ci tocca attendere, alla fine dopo una abbondante mezz'ora ci riusciamo a sedere!!Chiediamo cosa si mangia, la risposta è: quel ghe c'è!
Quindi, menù a sorpresa!
bis di primo, portate varie di secondo con immancabile polenta, formaggio, fettina di dolcetto, caffè ed ammazzacaffè.
Abbiamo rinverdito i fasti dell'ultima volta.....
Dopo un piccolo riposo riprendiamo la strada del rientro, questa volta optiamo per il sentiero alla destra orgografica del torrente.
Dopo un piccolo riposo riprendiamo la strada del rientro, questa volta optiamo per il sentiero alla destra orgografica del torrente.
La discesa è molto più bella e il sentiero scorre in mezzo al bosco.
Qui ci lasciamo andare ad una discussione di politica impressionante a tutto tondo, ci sono dei riferimenti storici alle varie composizioni di maggioranze passate, a Gladio, a modelli di governo,
Di certo, una bella serie di puntate 'la storia siamo noi' le avremmo potute organizzare.a strada scorre veloce e raggiungiamo in un battibaleno il paese, qui saltiamo una deviazione e ci troviamo in una bella piazzetta prospicente una Torre Medievale, molto interessante.
Da qui recuperiamo la 'piazza' e la Posta, dove abbiamo lasciato l'auto.
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