Ecco le ultime due arrivate, appena aggiunte alla collezione!!!
giovedì
31 MARZO 2011 - BOCCE DI NEVE
mercoledì
30 MARZO 2011 - CALCIO MINORE - ADESSO A ROMA!
mercoledì 30 marzo 2011
Genchi-gol, Ancona in finale
Ancona - L’Ancona 1905 (dopo la Maceratese di Massimo Silva nel 1992) è la seconda squadra marchigiana a raggiungere la Coppa Italia di Eccellenza. Intenso il match di ritorno contro l’Inveruno di mister Caniato che ha sfiorato in almeno tre circostanze il gol che sarebbe valso la finale, bravo Recchi a farsi trovare pronto. Non sarebbe stata una passeggiata: in Ancona lo sapevano e l’Inveruno si è confermata cliente difficilissimo da affrontare in particolare nella ripresa dopo il gol del pareggio. Il vantaggio dorico arriva all’inizio della ripresa e porta la firma di Genchi ben imbeccato da Mattia Santoni. Un gol che sblocca una gara decisamente contratta nel primo tempo con l’Inveruno a mantenere alto il ritmo della gara senza però creare pericoli dalle parti di Recchi; sul fronte opposto i dorici invece non riescono a concretizzare un paio di buone ripartenze. Nella ripresa il risultato si sblocca dopo pochi minuti con l’ennesima stoccata stagionale del bomber pugliese. La gara ne guadagna in emozioni: in un paio di casi ci pensa Recchi a dire di no a Brogini e Panigada nei minuti successivi al vantaggio locale. I ragazzi di Lelli non stanno a guardare, prima Genchi e poi Mattia Santoni non riescono a mettere a segno il colpo del ko sciupando da pochi passi. Al 29’ tutto torna in equilibrio: cross dalla sinistra, tocco di Girgenti e Galandrino riporta in parità il risultato. L’Ancona protesta per un atterramento di Mattia Santoni ma poco dopo gli ospiti sfiorano l’1-2 con Girgenti, Recchi si salva in angolo. Finale elettrico, escono per infortunio Mattia Santoni e Arcolai: l’Inveruno ci prova, l’Ancona cerca di controllare. Il clima diventa incandescente, minuti finali infuocati con il signor Bianchini che perde il controllo della gara. Nel finale la palla buona capita a Girgenti sul quale Recchi ci mette i piedi. Dopo cinque minuti di recupero arriva il fischio finale di un incerto Bianchini, il 'Del Conero' può fare festa.
lunedì
28 MARZO 2011 - PASTA E CAVOLFIORI
Oggi ricetta di un primo piatto.
Piatto invernale, ma l'inverno è appena terminato!!!
INGREDIENTI
Cavolfiore lessato
Pasta da minestra
Aglio , Cipolla, Peperoncino
Olio, sale q.b.
Preparare il soffritto di cipolla e aglio, a piacere il peperoncino.
Aggiungere il passato di pomodoro e far ritirare l'intingolo.
Versare i cavolfiori precedentemente lessati e far insaporire.
Successivamente versare dell'acqua calda e, appena il bollore riprende, versare la pasta e salare.
Attendere la cottura della pasta ed aggiungere acqua calda secondo la necessità od il gusto, se volete il piatto più o meno brodoso.
Attendere dieci minuti e poi servire.
A piacere ci va una spolverata di parmigiano.
Buon appetito!!
Piatto invernale, ma l'inverno è appena terminato!!!
INGREDIENTI
Cavolfiore lessato
Pasta da minestra
Aglio , Cipolla, Peperoncino
Olio, sale q.b.
Preparare il soffritto di cipolla e aglio, a piacere il peperoncino.
Aggiungere il passato di pomodoro e far ritirare l'intingolo.
Versare i cavolfiori precedentemente lessati e far insaporire.
Successivamente versare dell'acqua calda e, appena il bollore riprende, versare la pasta e salare.
Attendere la cottura della pasta ed aggiungere acqua calda secondo la necessità od il gusto, se volete il piatto più o meno brodoso.
Attendere dieci minuti e poi servire.
A piacere ci va una spolverata di parmigiano.
Buon appetito!!
La pietanza |
La pietanza durante la cottura |
In tavola! |
domenica
Gita 138 - 27 marzo 2011: L'anello del monte Generoso (CH)
Percorso ad anello in valle di Muggio: da Scudellate all'alpe Sella, al monte Generoso e poi discesa a Roncapiano per tornare a Scudellate
La giornata grigia (a Milano) e l'ora anticipata per via del cambio dell'ora ci accolgono insonnoliti alla solita pasticceria di Fino. Il Dorico ha dato forfeit perchè impegnato in qualità di oratore (!), deve raccontare le sue esperienze sul sentiero di Compostela.
Ci dirigiamo con fare ormai sicuro al valico di frontiera di Maslianico: stavolta ci sono ben due guardie cantonali e ci osservano ben bene prima di farci passare...
La strada è conosciuta, passiamo via via tutti i paesetti della valle di Muggio; gli ultimi chilometri verso Scudellate (punto di partenza) sono su una stradina sempre più stretta. Arriviamo in paese e il dilemma è su dove lasciare la trek mobile: c'è una sola strada (stretta) e non ci sono posti auto! Proseguiamo fuori dall'abitato e finalmente c'è un piccolo slargo e lì ci fermiamo.
Iniziamo di buon passo la camminata, fa freddo, c'è un gran umido in giro e ci sono le nuvole basse che oscurano la visuale. L'itinerario promette di portarci in vetta al Generoso in 2.15 ore (alla fine ci arriveremo in meno di 2) ma con salita assai ripida, e in effetti è così, la rampa!
Poco fuori paese troviamo un altro Roccolo, molto ben tenuto; riprendiamo a salire, la fatica si fa sentire, entriamo in una coltre di nebbia che non ci lascerà più per tutto il resto della giornata. Non si vede assolutamente nulla oltre i 2-3 metri; ci consoliamo pensando che comunque riconosceremmo il posto perchè ci siamo già stati ma vediamo a mala pena i nostri piedi...
Ad un certo punto c'è un passaggio nella neve su un tratto molto ripido, affondiamo fino al ginocchio e ci guardiamo preoccupati: se continua così dobbiamo rinunciare e tornare indietro.
Per fortuna il percorso diventa più agevole, e poco dopo ritroviamo l'attacco del sentiero basso che porta ad Orimento in val d'Intelvi: ci siamo, ecco la stazione del trenino!
Ci accomodiamo al coperto sotto una pensilina e ci dedichiamo al luculliano pranzo (panini, acqua e fruttino!). Fa freddo e decidiamo di ripartire subito: per non farci mancare niente, inizia a piovere a dirotto!
In poco tempo il sentiero diventa un acquitrino, i miei occhiali appannati e non vedo più nulla, continuo a scendere avendo come punto di riferimento il rumore dei passi di Salvo poco avanti a me: ma che bella giornata!
Finalmente arriviamo a Roncapiano, qui arriva la strada asfaltata (c'è la fermata del mitico autopostale) che ci riporta in pochi minuti a Scudellate e alla macchina: siamo bagnati come pulcini!
Ma anche questa è fatta; tutto sommato è un bel giro anche se breve, certo andrebbe fatto con un tempo migliore!
Alla prossima...
Mario
P.S.: niente foto oggi. La macchina fotografica non ne ha voluto sapere.
La giornata grigia (a Milano) e l'ora anticipata per via del cambio dell'ora ci accolgono insonnoliti alla solita pasticceria di Fino. Il Dorico ha dato forfeit perchè impegnato in qualità di oratore (!), deve raccontare le sue esperienze sul sentiero di Compostela.
Ci dirigiamo con fare ormai sicuro al valico di frontiera di Maslianico: stavolta ci sono ben due guardie cantonali e ci osservano ben bene prima di farci passare...
La strada è conosciuta, passiamo via via tutti i paesetti della valle di Muggio; gli ultimi chilometri verso Scudellate (punto di partenza) sono su una stradina sempre più stretta. Arriviamo in paese e il dilemma è su dove lasciare la trek mobile: c'è una sola strada (stretta) e non ci sono posti auto! Proseguiamo fuori dall'abitato e finalmente c'è un piccolo slargo e lì ci fermiamo.
Iniziamo di buon passo la camminata, fa freddo, c'è un gran umido in giro e ci sono le nuvole basse che oscurano la visuale. L'itinerario promette di portarci in vetta al Generoso in 2.15 ore (alla fine ci arriveremo in meno di 2) ma con salita assai ripida, e in effetti è così, la rampa!
Poco fuori paese troviamo un altro Roccolo, molto ben tenuto; riprendiamo a salire, la fatica si fa sentire, entriamo in una coltre di nebbia che non ci lascerà più per tutto il resto della giornata. Non si vede assolutamente nulla oltre i 2-3 metri; ci consoliamo pensando che comunque riconosceremmo il posto perchè ci siamo già stati ma vediamo a mala pena i nostri piedi...
Ad un certo punto c'è un passaggio nella neve su un tratto molto ripido, affondiamo fino al ginocchio e ci guardiamo preoccupati: se continua così dobbiamo rinunciare e tornare indietro.
Per fortuna il percorso diventa più agevole, e poco dopo ritroviamo l'attacco del sentiero basso che porta ad Orimento in val d'Intelvi: ci siamo, ecco la stazione del trenino!
Ci accomodiamo al coperto sotto una pensilina e ci dedichiamo al luculliano pranzo (panini, acqua e fruttino!). Fa freddo e decidiamo di ripartire subito: per non farci mancare niente, inizia a piovere a dirotto!
In poco tempo il sentiero diventa un acquitrino, i miei occhiali appannati e non vedo più nulla, continuo a scendere avendo come punto di riferimento il rumore dei passi di Salvo poco avanti a me: ma che bella giornata!
Finalmente arriviamo a Roncapiano, qui arriva la strada asfaltata (c'è la fermata del mitico autopostale) che ci riporta in pochi minuti a Scudellate e alla macchina: siamo bagnati come pulcini!
Ma anche questa è fatta; tutto sommato è un bel giro anche se breve, certo andrebbe fatto con un tempo migliore!
Alla prossima...
Mario
P.S.: niente foto oggi. La macchina fotografica non ne ha voluto sapere.
27 MARZO 2011 - CAMMINO DI SANTIAGO
Milano, domenica 27 marzo 2011 Salone parrocchiale, via San Cristoforo, 1 - Milano
"DA MILANO A COMPOSTELLA"
XXI incontro d'aggiornamento sui pellegrinaggi nel Nord Italia
PROGRAMMA
Dalle ore 9.45: Registrazione dei presenti.
Ore 10.15: Apertura dei lavori. Saluto ai convenuti del Prof. Paolo Caucci von Saucken, dell'Università di Perugia, Presidente del Centro Italiano di Studi Compostellani e Rettore della Confraternita di San Jacopo e comunicazioni del Presidente dell' A.L.S.J.R.I.C.R.I., Prof. Giuseppe Manzoni di Chiosca.
Ore 10.45: Dott.ssa Maria Verga Bandirali: Dedicazioni a San Bartolomeo sulla Brixia-Laus.
Ore 11.15: Prof. Dr. Alessio Varisco: Templari e Giovanniti sulle vie di fede in Lombardia.
Ore 12.00: Nella chiesa di S. Cristoforo sul Naviglio verrà celebrata una S. Messa per iniziativa della Confraternita di San Jacopo di Compostella a suffragio dei pellegrini e degli amici dell'associazione defunti.
Ore 13.00: Pranzo "pellegrino" a cura della Boxing Catering in una sala adiacente il teatro.
Ore 15.00: Introduzione musicale a cura del coro Psalterium: Pellegrinaggi e forme di devozione nella musica medievale.
Ore 15.30: Alcuni pellegrini tornati recentemente ci relazioneranno sulla situazione degli itinerari da loro percorsi, in particolare Roberto Mazzoni ci riferirà della Via della Plata (da Siviglia), Simone Frittelli e Andrea Dettoni ci racconteranno la loro esperienza sul Cammino Portoghese (da Porto), e Canio Galgano e Maurizio Micheli ci informeranno sul Cammino Primitivo (da Lugo).
Il costo della giornata è di 35 euro a persona (comprensivi del pranzo pellegrino), studenti 25 euro, gratuito bambini e ragazzi sotto i 14 anni che abbiano fatto almeno 450 km di pellegrinaggio a piedi. Si prega di prenotare entro giovedì 24 marzo lasciando un messaggio al Direttore Organizzativo Elena Manzoni di Chiosca, oppure inviando un fax allo stesso numero o una e-mail
"DA MILANO A COMPOSTELLA"
XXI incontro d'aggiornamento sui pellegrinaggi nel Nord Italia
PROGRAMMA
Dalle ore 9.45: Registrazione dei presenti.
Ore 10.15: Apertura dei lavori. Saluto ai convenuti del Prof. Paolo Caucci von Saucken, dell'Università di Perugia, Presidente del Centro Italiano di Studi Compostellani e Rettore della Confraternita di San Jacopo e comunicazioni del Presidente dell' A.L.S.J.R.I.C.R.I., Prof. Giuseppe Manzoni di Chiosca.
Ore 10.45:
Ore 11.15:
Ore 12.00:
Ore 13.00:
Ore 15.00:
Ore 15.30:
Il costo della giornata è di 35 euro a persona (comprensivi del pranzo pellegrino), studenti 25 euro, gratuito bambini e ragazzi sotto i 14 anni che abbiano fatto almeno 450 km di pellegrinaggio a piedi. Si prega di prenotare entro giovedì 24 marzo lasciando un messaggio al Direttore Organizzativo Elena Manzoni di Chiosca, oppure inviando un fax allo stesso numero o una e-mail
La Confraternita invita tutti ai suoi incontri di preghiera, seguiti dalla cerimonia di vestizione del pellegrino (con consegna della credenziale): i prossimi saranno a Milano martedì 12 aprile e martedì 10 maggio, alle ore 21.15, in San Cristoforo sul Naviglio.
Mezzi pubblici: tram 2, dalla Stazione di P.ta Genova (MM 2) - Parcheggio per le automobili nel cortile.
Chi ha un e-mail è pregato di farcelo avere all'indirizzo
ULTREYA!Associazione Lombarda di Studi Jacopei per il Ripristino degli Itinerari
Compostellani, Romei e Ierosolimitani
Aderente al Centro Italiano di Studi Compostellani
Compostellani, Romei e Ierosolimitani
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26 MARZO 2011 - TEMPO DI AUGURI
venerdì
25 MARZO 2011 - COLLETTIVO BIANCOROSSO - PARTE SECONDA
COLLETTIVO BIANCOROSSO
GRANDE DORICI
Parte Seconda
Ricordi sparsi
Come quasi tutte le squadre, l’Ancona ha militato nelle serie cosiddette minori, dalla Serie D in su, almeno questo.
Nella puntata precedente ho dimenticato di dire che all’inizio la squadra si chiamava U.S. Anconitana, e solo negli anni 70 prese il nome di Ancona Calcio SPA.
Con il vecchio nome ebbe momenti di gloria negli anni quaranta partecipando ad un girone SUD della Serie A, campionato poi vinto dalla Roma, vi potete immaginare il clima.
Bene Serie A, girone Sud, e poi tanti campionati dalle parti della Serie D e
, C e B, fino al grande salto con Edoladro in serie A, 1992/93.
Edoladro, al secolo Edoardo Longarini, il grande presidente, palazzinaro romano che nella più classica tradizione ha voluto abbinare il motto ‘panem et circem’, e così dopo aver mangiato quello che si poteva a Roma, ha pensato di prendere le redini della squadra di calcio, circem, e di presidiare tutti gli appalti stradali di Ancona e provincia, panem, per lui (n.d.r.)
Questa gioiosa parentesi ha fatto si che l’Ancona potesse approdare al grande palcoscenico della Serie A, nell’ultimo scorcio del secolo scorso, vedendo giocare gente come Ruggeri, argentino di classe cristallina, quando era giovane e vinceva il campionato del mondo del 1978; Zarate detto el raton, il più piccolo centravanti argentino, penso più basso di nanugalderisi; Detari, principe magiaro genio e sregolatezza, castigatore dell’Inter al Del Conero; Glonek, onesto operaio titolare della nazionale di qualche repubblica sorta dopo la caduta del Muro di Berlino.
Per gli italiani, basta ricordare Pecoraro Scanio, fratello del parlamentare dei verdi, Centofanti, il Thomas Millian del calcio, che poi giocherà a San Siro sulla sponda nerazzurra.
Mi raccomando, arrivammo penultimi si, ma sempre davanti al Pescara, ed ho detto tutto.
GRANDE DORICI
Parte Seconda
Ricordi sparsi
Come quasi tutte le squadre, l’Ancona ha militato nelle serie cosiddette minori, dalla Serie D in su, almeno questo.
Stadio Dorico - La Gradinata |
Nella puntata precedente ho dimenticato di dire che all’inizio la squadra si chiamava U.S. Anconitana, e solo negli anni 70 prese il nome di Ancona Calcio SPA.
Con il vecchio nome ebbe momenti di gloria negli anni quaranta partecipando ad un girone SUD della Serie A, campionato poi vinto dalla Roma, vi potete immaginare il clima.
Bene Serie A, girone Sud, e poi tanti campionati dalle parti della Serie D e
, C e B, fino al grande salto con Edoladro in serie A, 1992/93.
Edoladro, al secolo Edoardo Longarini, il grande presidente, palazzinaro romano che nella più classica tradizione ha voluto abbinare il motto ‘panem et circem’, e così dopo aver mangiato quello che si poteva a Roma, ha pensato di prendere le redini della squadra di calcio, circem, e di presidiare tutti gli appalti stradali di Ancona e provincia, panem, per lui (n.d.r.)
Sergio Zarate el raton |
Per gli italiani, basta ricordare Pecoraro Scanio, fratello del parlamentare dei verdi, Centofanti, il Thomas Millian del calcio, che poi giocherà a San Siro sulla sponda nerazzurra.
Felice Centofanti |
Mi raccomando, arrivammo penultimi si, ma sempre davanti al Pescara, ed ho detto tutto.
giovedì
24 MARZO 2011 - COLLETTIVO BIANCOROSSO - PARTE PRIMA
COLLETTIVO BIANCOROSSO
GRANDE DORICI
Parte Prima
Introduzione
Scriverò qualche nota per i miei lettori, nella speranza che vogliano e desiderino sapere di come la squadra dorica abbia giocato, ma prima una breve presentazione.
Lo scorso anno l’Ancona Calcio SPA, militava in serie A, guidata da allenatori della grande esperienza quali Nedo Sonetti, e Giovanni Galeone, nell’ordine un Trap ed un Ceko dei poveri, è riuscita ad arrivare buona ultima cogliendo una solo vittoria per tutto il campionato di serie A, 2003/04.
Nel Giugno/Luglio oscure manovre, o meglio la resa dei conti ed i nodi al pettine di fantomatiche operazioni finanziarie approntate dal presidente Ermanno Pieroni, cresciuto alla scuola di Gaucci (n.d.r.), hanno fatto sì che l’Ancona Calcio SPA non potesse essere iscritta al campionato di Serie B ed il conseguente fallimento della stessa.
A questo punto, gli imprenditori locali hanno tirato su due becchette, e con i soldi recuperati l’unica iscrizione possibile era la C2, il lodo Petrucci non si è potuto applicare in quanto l’azionariato non ha depositato la cifra richiesta dalla Lega a garanzia di una iscrizione nella Serie Cadetta.
Gli imprenditori delle città di mare sono sempre molto ‘tirati’ ed ‘accorti’.
E così ecco cominciare l’avventura della C2 anno 2004/05, lo scrivente ricorda alcuni campionati di serie D, con epici scontri con le stesse squadre che adesso militano nella attuale C2.
Sì Sì Sì, serie C sulle ossa del Forlì.
C'era un altro slogan, che comprendeva anche il Fano, ma questo è consigliato per i maggiori di diciotto anni.
Questo si urlava allo Stadio ‘Dorico’, in Viale della Vittoria, dove esisteva una sola Curva con alla sommità piantati degli ottimi pini marittimi che nelle calde domeniche di maggio/giugno erano molto apprezzati.
A proposito lo stadio Dorico, inaugurato nel Ventennio, originariamente si chiamava giustamente 'Littorio', e comprendeva anche una discreta pista di atletica che ha visto cimentare lo scrivente in lunghi allenamenti di atletica specialità fondo, ma questa è un'altra storia.
E va bene, Stadio del Conero, questa volta con tutte e due le curve a disposizione degli spettatori ed una capienza di ca 25.000 persone.
GRANDE DORICI
Parte Prima
Introduzione
Scriverò qualche nota per i miei lettori, nella speranza che vogliano e desiderino sapere di come la squadra dorica abbia giocato, ma prima una breve presentazione.
Lo scorso anno l’Ancona Calcio SPA, militava in serie A, guidata da allenatori della grande esperienza quali Nedo Sonetti, e Giovanni Galeone, nell’ordine un Trap ed un Ceko dei poveri, è riuscita ad arrivare buona ultima cogliendo una solo vittoria per tutto il campionato di serie A, 2003/04.
Ingresso Stadio Dorico |
A questo punto, gli imprenditori locali hanno tirato su due becchette, e con i soldi recuperati l’unica iscrizione possibile era la C2, il lodo Petrucci non si è potuto applicare in quanto l’azionariato non ha depositato la cifra richiesta dalla Lega a garanzia di una iscrizione nella Serie Cadetta.
Gli imprenditori delle città di mare sono sempre molto ‘tirati’ ed ‘accorti’.
La Curva |
E così ecco cominciare l’avventura della C2 anno 2004/05, lo scrivente ricorda alcuni campionati di serie D, con epici scontri con le stesse squadre che adesso militano nella attuale C2.
Sì Sì Sì, serie C sulle ossa del Forlì.
C'era un altro slogan, che comprendeva anche il Fano, ma questo è consigliato per i maggiori di diciotto anni.
Questo si urlava allo Stadio ‘Dorico’, in Viale della Vittoria, dove esisteva una sola Curva con alla sommità piantati degli ottimi pini marittimi che nelle calde domeniche di maggio/giugno erano molto apprezzati.
A proposito lo stadio Dorico, inaugurato nel Ventennio, originariamente si chiamava giustamente 'Littorio', e comprendeva anche una discreta pista di atletica che ha visto cimentare lo scrivente in lunghi allenamenti di atletica specialità fondo, ma questa è un'altra storia.
Stadio Del Conero |
Adesso si gioca allo Stadio ‘Del Conero’, questa mania di dare nomi asettici mi fa innervosire, a me piacevano dediche come: Arena Garibaldi, Stadio della Vittoria, Partenio, Cino e Lillo Del Duca, Helvia Recina e non questi anonimi mari (Stadio di Via del Mare) e monti (Stadio Delle Alpi)
E va bene, Stadio del Conero, questa volta con tutte e due le curve a disposizione degli spettatori ed una capienza di ca 25.000 persone.
mercoledì
23 MARZO 2011 - CALCIO MINORE
mercoledì 23 marzo 2011
Inveruno - vicinissima alla finale nazionale di coppa Italia del prossimo 6 aprile allo stadio Flaminio di Roma dopo aver battuto nell'andata della semifinale l'Inveruno per 1-0. A decidere il confronto è stata una rete di Cerottini nel corso della prima frazione. In una giornata calda e con un terreno di gioco in pessime condizione, la formazione dorica, che vantava in tribuna fra i propri sostenitori l'ex Maurizio Ganz, non ha mai rischiato oltre il lecito, legittimando il successo con un clamoroso palo colpito nella ripresa da Santoni. Ora gli uomini di mister Lelli sono chiamati ad amministrare il vantaggio nella gara di ritorno del Del Conero, forti della rete segnata in campo avverso che potrebbe, a questo punto, risultare decisiva.
Nell'altra semifinale brutto stop e per i locali si allontana la finale di coppa Italia per il Monopoli di Nicola Ragno. I biancoverdi, infatti, hanno perso per 3 a 0 la gara interna contro il Marino. Una gara senza dubbio condizionata dalla dubbia espulsione di Ferrara (al 16esimo del primo tempo) reo di aver colpito al volto un avversario. Nonostante l'inferiorità numerica il Monopoli gioca meglio e nel primo tempo crea più palle gol degli avversari (incredibile quella fallita da Vitale al 35esimo del primo tempo su assist di Zotti). Nella ripresa gli adriatici incassano al 21esimo il gol di Novembrino, il quale indirizza in porta un lungo lancio da centrocampo. Due minuti dopo Novembrino si ripete sfruttando un infortunio di Reho, chiamato a sostituire lo squalificato Indiveri. Al 34esimo il Monopoli ha l'opportunità di accorciare le distanze, ma Zotti spedisce sopra la traversa un calcio di rigore concesso per fallo di mani di Turazza. Gol sbagliato, gol subito. I locali pagano sulla propria pelle la dura legge del calcio, subendo al 42esimo il colpo del ko. Di Fanasca, su calcio di rigore concesso per fallo di Anglani, il gol del 3 a 0. La decisione arbitrale, ancora una volta molto dubbia, ha scatenato la protesta dei locali. Il ritorno si giocherà mercoledì prossimo a Marino, per passare il turno al Monopoli servirà un'impresa. Arbitro permettendo.
martedì
22 MARZO 2011 - CINQUE GIORNATE DI MILANO
CIAO, oggi rievocazione dell'ultima delle Cinque Giornate di Milano del 1848.
In questo anno di commemorazioni, anche questa data è da ricordare!!!
ciaooo
In questo anno di commemorazioni, anche questa data è da ricordare!!!
ciaooo
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Feste e Tradizioni 2011,
Milan l'è un gran Milan 2011
lunedì
21 MARZO 2011 - PRIMAVERA
La primavera è una delle quattro stagioni delle zone temperate.
Astronomicamente inizia con l'equinozio di primavera (il 20/21 marzo circa nell'emisfero nord, e il 22 o 23 settembre nell'emisfero sud), e finisce con il solstizio d'estate (il 21 giugno circa nell'emisfero Nord ed il 21 dicembre nell'emisfero sud).
Meteorologicamente invece si considerano estate e inverno i periodi di tre mesi rispettivamente più caldi e più freddi: in tal modo primavera e autunno sono definiti come i periodi intermedi. In tal senso l'inizio della primavera meteorologica varierà in da paese a paese in base, principalmente, alla latitudine
Astronomicamente inizia con l'equinozio di primavera (il 20/21 marzo circa nell'emisfero nord, e il 22 o 23 settembre nell'emisfero sud), e finisce con il solstizio d'estate (il 21 giugno circa nell'emisfero Nord ed il 21 dicembre nell'emisfero sud).
Meteorologicamente invece si considerano estate e inverno i periodi di tre mesi rispettivamente più caldi e più freddi: in tal modo primavera e autunno sono definiti come i periodi intermedi. In tal senso l'inizio della primavera meteorologica varierà in da paese a paese in base, principalmente, alla latitudine
domenica
20 MARZO 2011 - CALCIO MINORE
Ma la Fermana non molla mai!!!!
L'Ancona liquida la pratica Real Montecchio
Ancona – Con un perentorio 4 a 0 e risponde così alla Fermana corsara sul campo della Belvederese in poche parole, nulla cambia ai vertici della classifica con i dorici che mantengono un punto di vantaggio nei confronti dei “canarini”. Per il Montecchio una prova da dimenticare con Recchi mai chiamato in causa dagli uomini di Tresoldi fatta eccezione per una occasione capitata nel primo tempo a Fattori. Inizio di partita terrificante per la formazione ospite, ci prova Santoni il cui diagonale dopo 5 minuti di gioco esce di un nulla poi è la volta di Cellottini a perdere l'attimo vincente nel cuore dell'area di rigore. Da applausi la conclusione di Tedoldi al 7' direttamente da centrocampo con Allegrini fuori dai pali. Il gol è nell'aria e arriva al 22': Bertozzini serve Nardone che appostato sulla linea di porta, deposita il pallone in rete. Il Montecchio prova a scuotersi e dalla bandierina, Fattori si ritrova la palla giusto per il pareggio ma la conclusione del numero due, finisce a fondo campo da posizione a dir poco invitante. L'Ancona non molla e al 32', una serie di triangolazioni Nardone Mattia Santoni, portano il bomber ad una conclusione da posizione defilata con il pallone che danza lentamente lungo la linea bianca per poi accarezzare il secondo palo. Il finale di tempo vede Allegrini respingere le conclusioni di Genchi e Pesaresi. Alla ripresa la musica non cambia e dopo 5 minuti di gioco, Pacassoni salva sulla linea la botta a colpo sicuro di Nardone. E' un assedio con Malavenda che tenta la rasoiata dai vetri 20 metri ma il pallone esce di un nulla. Ancona preme, Montecchio in affanno e al 15' Pacassoni stende Nardone, rigore ineccepibile che Genchi realizza senza dare scampo ad Allegretti. Giusto il tempo di riprendere a centrocampo che Mattia Santoni, semina il panico al limite dell'area di rigore, ottima la preparazione palla fuori di pochissimo. Passano tre minuti e i dorici trovano la terza marcatura: Tedoldi ci prova dal limite, Allegretti respinge come può, il più lesto di tutti è Malavenda che deposita in rete. Ancona sul velluto Montecchio che non vede l'ora di tornare negli spogliatoi. Ma per gli uomini di Tresoldi il pomeriggio al Del Conero finisce qui: al 22' Cameli stende Genchi e questa volta dal dischetto, si presenta Mattia Santoni che fa 4 a 0 per l'Ancona.
Gita 137 - 20 marzo 2011: Anello di Muggio - CH
Bella giornata, tiepida che ben promette un buon inizio di primavera.
Siamo tornati in valle di Muggio (Mendrisiotto, Svizzera) e percorriamo un anello che da Muggio tocca Tur, Pianspessa, Bellavista, Muggiasca, Roncapiano e di nuovo Muggio.
Per evitare di pagare il bollino autostradale (dobbiamo uscire subito dopo il confine) usciamo a Maslianico e, in barba alle indicazioni stradali, troviamo un valico "familiare": non c'e' nessuna macchina, la nostra GdF assente, solo una guardia cantonale che ha sconfinato in Italia e chiacchiera con una ragazza che sta alla finestra. Che pace, che tranquillita'!
Ci inerpichiamo nella vallata, abbiamo davanti l'Autopostale che, al solito, appena puo' mi da' strada (i soliti italiani impazienti...), arriviamo a Muggio e qui ci confrontiamo con un'altra cultura. Lascio ai lettori ogni commento...
Iniziamo a camminare, raggiugiamo Tur (con la dieresi!) dove ammiriamo la bella chiesetta.
Poi il Roccolo di Pianspessa.
Proseguiamo e raggiungiamo Bellavista: scopriamo, e qui si scatenerà l'invidia del Dorico, che è una stazione intermedia della ferrovia del Monte Generoso. Facciamo le foto di rito anche al panorama (che Bellavista sarebbe altrimenti!). Si vede il lago di Lugano e, sopra, alcune nostre mete passate: il San Giorgio, il Tamaro e, in lontananza, il Campo Tencia (gita 121 ai laghi Tremorgio e Leit).
Dopo i nostri frugali panini consumati su un bel prato, riprendiamo: ormai e' solo discesa, a volte ripida e in un paio d'ore raggiungiamo di nuovo Muggio. Qui facciamo un giro "downtown" dove scopriamo un affresco con una Madonna pugnalata (Dorico, che significa?).
Da apprezzare le affissioni comunali, che comunicano la chiamata alle armi per il 2011 e denunciano un furto di munizioni nei dintorni e annunciano "arrivi" e "partenze" nel comune. Dopo un breve ragionamento, capiamo che non sono battesimi e funerali ma sono davvero gli arrivi nel paese e le partenze (si indica anche per dove: che diamine, siamo in Svizzera!).
Alla prossima.
Mario
sabato
19 MARZO 2011 - TEMPO DI AUGURI
19 MARZO 2011 - SAN GIUSEPPE
19 MARZO 2011 - SAN GIUSEPPE
Festa di San Giuseppe e la tradizione vuole che vengano cucinate le zeppole di San Giuseppe, leggermente diverse nelle varie zone d'Italia, ma sempre buonissime!!!
giovedì
17 MARZO 2011 - FESTA NAZIONALE
Solo per l'anno corrente, il 17 marzo è stato dichiarato Festa Nazionale, in ricordo dei 150 anni della Unità d'Italia.
Il Senato e la Camera dei Deputati hanno approvato; noi abbiamo sanzionato e promulghiamo quanto segue: Articolo unico: Il Re Vittorio Emanuele II assume per sé e suoi Successori il titolo di Re d'Italia. Ordiniamo che la presente, munita del Sigillo dello Stato, sia inserita nella raccolta degli atti del Governo, mandando a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge dello Stato. Da Torino addì 17 marzo 1861".
Sono le parole che si possono leggere nel documento della legge n. 4671 del Regno di Sardegna e valgono come proclamazione ufficiale del Regno d'Italia, che fa seguito alla seduta del 14 marzo 1861 del parlamento, nella quale è stato votato il relativo disegno di legge. Il 21 aprile 1861 quella legge diventa la n. 1 del Regno d'Italia.
I FESTEGGIAMENTI PREVISTI:
SALUTO AL PAESE . Ore 7.00: alza bandiera in tutto il Paese, per onorare l’Alba dell’Italia.
150 colpi simbolici
150 COLPI SIMBOLICI. Il cannone del Gianicolo sparerà 150 simbolici colpi.
Parlamento in seduta plenaria
PARLAMENTO IN SEDUTA STRAORDINARIA Saluto del Parlamento a Camere riunite a tutto il Paese nel giorno del suo anniversario.
Roma. Evento in piazza
ROMA. EVENTO IN PIAZZA
Ore 19.00: in Piazza del Popolo avverrà un lancio di colombe seguito da un concerto di musica leggera.
Concerto celebrativo
CONCERTO CELEBRATIVO
Ore 21.00 - Teatro dell'Opera di Roma: il Maestro Riccardo Muti dirigerà il Nabucco, la più risorgimentale delle opere di Verdi.
Evento di chiusura
EVENTO DI CHIUSURA Festa finale con l'esplosione di fuochi d'artificio in tutte le piazze italiane.
Media dedicati
MEDIA DEDICATI Raiuno, Raidue e Raitre dedicheranno il proprio palinsesto al 150° anniversario dell’Unità d’Italia.
Vittoriano. Il sacrario delle bandiere
IL SACRARIO DELLE BANDIERE . Dal 17 marzo 2011, questa area del Museo Vittoriano ospiterà una mostra permanente sulle battaglie del Risorgimento.
Il Senato e la Camera dei Deputati hanno approvato; noi abbiamo sanzionato e promulghiamo quanto segue: Articolo unico: Il Re Vittorio Emanuele II assume per sé e suoi Successori il titolo di Re d'Italia. Ordiniamo che la presente, munita del Sigillo dello Stato, sia inserita nella raccolta degli atti del Governo, mandando a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge dello Stato. Da Torino addì 17 marzo 1861".
Sono le parole che si possono leggere nel documento della legge n. 4671 del Regno di Sardegna e valgono come proclamazione ufficiale del Regno d'Italia, che fa seguito alla seduta del 14 marzo 1861 del parlamento, nella quale è stato votato il relativo disegno di legge. Il 21 aprile 1861 quella legge diventa la n. 1 del Regno d'Italia.
I FESTEGGIAMENTI PREVISTI:
SALUTO AL PAESE . Ore 7.00: alza bandiera in tutto il Paese, per onorare l’Alba dell’Italia.
150 colpi simbolici
150 COLPI SIMBOLICI. Il cannone del Gianicolo sparerà 150 simbolici colpi.
Parlamento in seduta plenaria
PARLAMENTO IN SEDUTA STRAORDINARIA Saluto del Parlamento a Camere riunite a tutto il Paese nel giorno del suo anniversario.
Roma. Evento in piazza
ROMA. EVENTO IN PIAZZA
Ore 19.00: in Piazza del Popolo avverrà un lancio di colombe seguito da un concerto di musica leggera.
Concerto celebrativo
CONCERTO CELEBRATIVO
Ore 21.00 - Teatro dell'Opera di Roma: il Maestro Riccardo Muti dirigerà il Nabucco, la più risorgimentale delle opere di Verdi.
Evento di chiusura
EVENTO DI CHIUSURA Festa finale con l'esplosione di fuochi d'artificio in tutte le piazze italiane.
Media dedicati
MEDIA DEDICATI Raiuno, Raidue e Raitre dedicheranno il proprio palinsesto al 150° anniversario dell’Unità d’Italia.
Vittoriano. Il sacrario delle bandiere
IL SACRARIO DELLE BANDIERE . Dal 17 marzo 2011, questa area del Museo Vittoriano ospiterà una mostra permanente sulle battaglie del Risorgimento.
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Feste e Tradizioni 2011
mercoledì
16 MARZO 2011 - FESTEGGIAMENTI UNITA' D'ITALIA
Quest'anno cade il 150° anniversario dell'Unità d'Italia.
In calce i festeggiamenti previsti per la giornata di oggi, domani Festa Nazionale!
ciaoo
16 marzo 2011 Musei aperti
16 Marzo 2011: MUSEI APERTI. Notte Bianca, Rossa e Verde con l’apertura straordinaria di tutti i musei.
In calce i festeggiamenti previsti per la giornata di oggi, domani Festa Nazionale!
ciaoo
16 marzo 2011 Musei aperti
16 Marzo 2011: MUSEI APERTI. Notte Bianca, Rossa e Verde con l’apertura straordinaria di tutti i musei.
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martedì
Gita 136 - 13 marzo 2011 a Candelo e Ivrea
Giornata di pioggia ampiamente prevista e quindi abbiamo optato per un'uscita culturale.
Le mete sono Castelletto Cervo e Benna nel biellese, che ospitano due chiese (a detta del Dorico) con magnifici affreschi medievali.
Detto e fatto, arriviamo a Castelletto Cervo dove scopriamo che la chiesa non solo è chiusa ma diroccata, è circondata dal nastro rosso di sicurezza, il tetto è sfondato e ci sono le impalcature per improbabili restaturi conservativi (???).
Non ci perdiamo d'animo e dirigiamo su Benna: fortuna vuole che la strada attraversa Candelo, che ospita il famoso Ricetto (da ricettacolo, ricovero). E' un bellissimo agglomerato medievale di case in pietra separate da 5 strade parallele e 3 ortogonali alle prime. Al piano terra ci sono le botteghe degli artigiani (legno, stoffa e altro). Vista la brutta giornata non c'è nessuno, hanno attrezzato una cucina da campo sotto una tenda dove cuociono un profumatissimo brasato. Noi vediamo passare i piatti fumanti e ci viene l'acquolina...
Dopo la sosta di prammatica all'Ufficio del Turismo e la solita razzia di depliant, iniziamo a cercare un posto dove mangiare: ormai abbiamo il sesto senso e al volo troviamo un buon posto a prezzi decisamente abbordabili!
Dopo pranzo riprendiamo la Trek mobile e arriviamo a Benna: la chiesa è chiusa, mannaggia! Così decidiamo al volo il diversivo: vasca a Ivrea.
Qui stanno smontando gli addobbi del recente Carnevale, per terra e sui muri delle vie del centro ci sono ancora i resti della battaglia delle arance.
Visitiamo il Duomo soffermandoci nella bellissima cripta e il Castello (solo da fuori, è piuttosto malmesso); infine sosta per un'ottima cioccolata alla pasticceria della Maniglia :)
E anche questa è fatta, alla prossima!
P.S.: niente foto, oggi: troppa pioggia e cielo grigio...
Le mete sono Castelletto Cervo e Benna nel biellese, che ospitano due chiese (a detta del Dorico) con magnifici affreschi medievali.
Detto e fatto, arriviamo a Castelletto Cervo dove scopriamo che la chiesa non solo è chiusa ma diroccata, è circondata dal nastro rosso di sicurezza, il tetto è sfondato e ci sono le impalcature per improbabili restaturi conservativi (???).
Non ci perdiamo d'animo e dirigiamo su Benna: fortuna vuole che la strada attraversa Candelo, che ospita il famoso Ricetto (da ricettacolo, ricovero). E' un bellissimo agglomerato medievale di case in pietra separate da 5 strade parallele e 3 ortogonali alle prime. Al piano terra ci sono le botteghe degli artigiani (legno, stoffa e altro). Vista la brutta giornata non c'è nessuno, hanno attrezzato una cucina da campo sotto una tenda dove cuociono un profumatissimo brasato. Noi vediamo passare i piatti fumanti e ci viene l'acquolina...
Dopo la sosta di prammatica all'Ufficio del Turismo e la solita razzia di depliant, iniziamo a cercare un posto dove mangiare: ormai abbiamo il sesto senso e al volo troviamo un buon posto a prezzi decisamente abbordabili!
Dopo pranzo riprendiamo la Trek mobile e arriviamo a Benna: la chiesa è chiusa, mannaggia! Così decidiamo al volo il diversivo: vasca a Ivrea.
Qui stanno smontando gli addobbi del recente Carnevale, per terra e sui muri delle vie del centro ci sono ancora i resti della battaglia delle arance.
Visitiamo il Duomo soffermandoci nella bellissima cripta e il Castello (solo da fuori, è piuttosto malmesso); infine sosta per un'ottima cioccolata alla pasticceria della Maniglia :)
E anche questa è fatta, alla prossima!
P.S.: niente foto, oggi: troppa pioggia e cielo grigio...
15 MARZO 2011 - ARMENO
Gita fuori porta interessantissima.
Questa volta la località visitata è stata Armeno, cittadina di villeggiatura sulle pendice del Mottarone, prospiciente il lago d'Orta.
La visita che vi suggerisco è alla chiesa parrocchiale, bellissima.
Vi sono degli interessantissimi affreschi del 1200 circa , ma soprattutto delle raffigurazioni della Trinità uniche.
Inoltre appaiono altre pregevoli immagini affrescate, un San Sebastiano e soprattutto una Trinità in Mandolra, bellissimo affresco.
Vi consiglio di andare a vedere la chiesa, merita veramente.
ciaoooo
Chiesa parrocchiale |
La visita che vi suggerisco è alla chiesa parrocchiale, bellissima.
Vi sono degli interessantissimi affreschi del 1200 circa , ma soprattutto delle raffigurazioni della Trinità uniche.
Inoltre appaiono altre pregevoli immagini affrescate, un San Sebastiano e soprattutto una Trinità in Mandolra, bellissimo affresco.
Vi consiglio di andare a vedere la chiesa, merita veramente.
ciaoooo
domenica
13 MARZO 2011 - RICETTO DI CANDELO ED IVREA
Il tempo è pessimo, le previsioni danno pioggia per tutta la domenica, quindi si decide di effettuare una gita di carattere culturale.
Ildorico, ultimamente, ha approfondito storia dell'arte e precisamente affreschi dedicati alla Trinità Tricefala in epoca pre Concilio di Trento.
E quindi propone una gita in Piemonte presso le cittadine di Benna e di Castelletto Cervo.
L'avvicinamento alla meta è veloce, la trek mobile scorre veloce sull'autostrada Milano - Torino scarsamente trafficata....
Usciamo ad un casello anonimo e ci troviamo in mezzo ai campi dedicati alla coltura del riso, non per nulla siamo nei dintorni di Arborio.
In un paese dimenticato dalla Provvidenza, troviamo un bar con sezione del Milan Club e bionda cameriera dell'est perfettamente integrata nel preparare caffè corretti e bicchieri di vino rosso.
Noi facciamo la sota caffè e annessa pipì, poi riprendiamo la marcia.
A Casteleltto Cervo parcheggiamo, come previsto sta piovigginando, vediamo al culmine della collina una chiesa, ci dirigiamo lì e vediamo il sacrestano tuttofare che sta chiudendo la porta, chieddiamo se è quella la chiesa di San Pietro e paolo, ci risponde di no, è quella di San Pietro (e basta, intuiamo noi).
Cercando di farci capire dall'autoctono, gli chiediamo dove sia la chiesa che cerchiamo, e cui spiega che dobbiamo tornare un po' indietro e salire la cima della collina precedente.
Via velocissimi, ma all'arrivo troviamo un complesso conventuale con annessa chiesa, in completo abbandono e ricostruzione, con cartelli della sovraintendenza alle belle arti che attestano che quella è proprio la Chiesa di San Pietro e Paolo; ma per gli affreschi nessuna possibilità di visione.
La giornata non comincia bene, si direbbe!!!
Andiamo avanti e giungiamo a Candelo, qui fermata fuori programma, visitiamo il Ricetto.
Splendida costruzione medievale edificata da contadini ed artigiani per difendersi dalle incursioni di bande e dei vari signorotti locali.
Adesso piove a dirotto, girovaghiamo pe rle stradine del ricetto, sembra di essere tornati indietro nel medio evo e di vedere, da un momento all'altro comparire qualche villico o fabbro ferraio.
Ciccio nota che è un ottimo set per i film con la Fenech, i vari Ubalda e via della serie, come certo saprete, Ciccio è un appassionato cinefilo....
Dopo aver preso tutta l'acqua possibile ed immaginabile vediamo che è ora di mangiare, troviamo nelle vicinanze del Ricetto un locale che ci convince e via, gambe sotto il tavolo.
Dopo mangiato ci dirigiamo a Benna, ma , Mariettonostro si sbaglia di chiesa ed il risultato è che anche qui non vediamo nbessun affresco, si vede che era destino!!!
A questo punto dobbiamo prendere una decisione, visita alla città più vicina che dovrebbe essere Biella, ma già visitata in precedenza, così la scelta cade su Ivrea, la trek mobile parte docile per raggiungere la meta prescelta.
link
Armeno: clicca qui
Rivalta Scrivia: clicca qui
Sacro Monte di Ghiffa: clicca qui
Benna e dintorni: clicca qui
Ildorico, ultimamente, ha approfondito storia dell'arte e precisamente affreschi dedicati alla Trinità Tricefala in epoca pre Concilio di Trento.
E quindi propone una gita in Piemonte presso le cittadine di Benna e di Castelletto Cervo.
L'avvicinamento alla meta è veloce, la trek mobile scorre veloce sull'autostrada Milano - Torino scarsamente trafficata....
Usciamo ad un casello anonimo e ci troviamo in mezzo ai campi dedicati alla coltura del riso, non per nulla siamo nei dintorni di Arborio.
In un paese dimenticato dalla Provvidenza, troviamo un bar con sezione del Milan Club e bionda cameriera dell'est perfettamente integrata nel preparare caffè corretti e bicchieri di vino rosso.
Noi facciamo la sota caffè e annessa pipì, poi riprendiamo la marcia.
A Casteleltto Cervo parcheggiamo, come previsto sta piovigginando, vediamo al culmine della collina una chiesa, ci dirigiamo lì e vediamo il sacrestano tuttofare che sta chiudendo la porta, chieddiamo se è quella la chiesa di San Pietro e paolo, ci risponde di no, è quella di San Pietro (e basta, intuiamo noi).
Cercando di farci capire dall'autoctono, gli chiediamo dove sia la chiesa che cerchiamo, e cui spiega che dobbiamo tornare un po' indietro e salire la cima della collina precedente.
Via velocissimi, ma all'arrivo troviamo un complesso conventuale con annessa chiesa, in completo abbandono e ricostruzione, con cartelli della sovraintendenza alle belle arti che attestano che quella è proprio la Chiesa di San Pietro e Paolo; ma per gli affreschi nessuna possibilità di visione.
La giornata non comincia bene, si direbbe!!!
Andiamo avanti e giungiamo a Candelo, qui fermata fuori programma, visitiamo il Ricetto.
Splendida costruzione medievale edificata da contadini ed artigiani per difendersi dalle incursioni di bande e dei vari signorotti locali.
Adesso piove a dirotto, girovaghiamo pe rle stradine del ricetto, sembra di essere tornati indietro nel medio evo e di vedere, da un momento all'altro comparire qualche villico o fabbro ferraio.
Ciccio nota che è un ottimo set per i film con la Fenech, i vari Ubalda e via della serie, come certo saprete, Ciccio è un appassionato cinefilo....
Dopo aver preso tutta l'acqua possibile ed immaginabile vediamo che è ora di mangiare, troviamo nelle vicinanze del Ricetto un locale che ci convince e via, gambe sotto il tavolo.
Dopo mangiato ci dirigiamo a Benna, ma , Mariettonostro si sbaglia di chiesa ed il risultato è che anche qui non vediamo nbessun affresco, si vede che era destino!!!
A questo punto dobbiamo prendere una decisione, visita alla città più vicina che dovrebbe essere Biella, ma già visitata in precedenza, così la scelta cade su Ivrea, la trek mobile parte docile per raggiungere la meta prescelta.
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venerdì
11 MARZO 2011 CALCIO MINORE
Ancona semifinalista di coppa Italia
San Giuliano Terme - L’Ancona approda alla semifinale nazionale della coppa Italia dopo aver espugnato con il tris il terreno dello Sporting Pisa. Forti del vantaggio dell’andata, gara terminata 1-0 con gol di Genchi, i dorici sono scesi in campo senza alcun timore reverenziale e già al 25’ hanno trovato la rete che spianava la strada per la qualificazione con Ionni. Il raddoppio giungeva dopo 10’ grazie ad Arcolai e la pratica Sporting sembrava essere conclusa. Nella ripresa, dopo appena due minuti dal via, Costantino provava a riaprire il match, ma la rete di Bertozzini spegneva ogni velleità dei toscani aprendo all’Ancona le porte della semifinale. In semifinale i dorici incontriamo la squadra della provincia di Milano Inveruno.
giovedì
10 - 12 MARZO 2011 - CARNEVALE AMBROSIANO
CARNEVALE AMBROSIANO
Come sapete il Carnevale Ambrosiano termina quattro giorni dopo quello Romano!!
Per approfondimenti vedete il post in calce, per il resto, ogni paese ha la sua tradizione!!!
http://ildorico.blogspot.com/2010/02/18-20-febbraio-2010-carnevale.html
MENEGHINO - Anche Milano può vantare il suo personaggio da Commedia dell'Arte: Meneghino, che fa la sua comparsa intorno al 1600, grazie alla penna di Carlo Maria Maggi, il quale, modificando una maschera già presente da tempo a Milano, crea un servitore rozzo, ma fedele e saggio. E' vestito con casacca corta, pantaloni di panno verde listati di rosso, calze a righe rosse e bianche, cappello a tricorno marrone con bordo rosso e parrucca con capelli lisci raccolti in un codino. Meneghino, uno dei pochi personaggi che non abbiano mai indossato una maschera, è lo zanni servile e irriverente allo stesso tempo, con un carattere che lo porta ad accettare il mondo così com'è, non con tacita rassegnazione, quanto con la consapevolezza che le cose possano migliorare con il passare del tempo. Parla e pensa come i contadini, coloro per cui è stato creato, e, camuffando con l'ignoranza le sue opinioni, deplora i vizi del suo tempo, tanto che negli anni il termine è diventato sinonimo di milanese inteso come persona sincera, simpatica e cordiale. L'espressione dirla in buon meneghino, infatti, significa proprio parlare schietto.
Come sapete il Carnevale Ambrosiano termina quattro giorni dopo quello Romano!!
Per approfondimenti vedete il post in calce, per il resto, ogni paese ha la sua tradizione!!!
http://ildorico.blogspot.com/2010/02/18-20-febbraio-2010-carnevale.html
MENEGHINO - Anche Milano può vantare il suo personaggio da Commedia dell'Arte: Meneghino, che fa la sua comparsa intorno al 1600, grazie alla penna di Carlo Maria Maggi, il quale, modificando una maschera già presente da tempo a Milano, crea un servitore rozzo, ma fedele e saggio. E' vestito con casacca corta, pantaloni di panno verde listati di rosso, calze a righe rosse e bianche, cappello a tricorno marrone con bordo rosso e parrucca con capelli lisci raccolti in un codino. Meneghino, uno dei pochi personaggi che non abbiano mai indossato una maschera, è lo zanni servile e irriverente allo stesso tempo, con un carattere che lo porta ad accettare il mondo così com'è, non con tacita rassegnazione, quanto con la consapevolezza che le cose possano migliorare con il passare del tempo. Parla e pensa come i contadini, coloro per cui è stato creato, e, camuffando con l'ignoranza le sue opinioni, deplora i vizi del suo tempo, tanto che negli anni il termine è diventato sinonimo di milanese inteso come persona sincera, simpatica e cordiale. L'espressione dirla in buon meneghino, infatti, significa proprio parlare schietto.
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Milan l'è un gran Milan 2011
mercoledì
09 MARZO 2011 - MERCOLEDI' DELLE CENERI
Con l'espressione Mercoledì delle Ceneri (o Giorno delle Ceneri o, più semplicemente, Le Ceneri), nelle chiese cattoliche di rito romano e in alcune comunità riformate, si indica il primo giorno della Quaresima, ovvero il primo giorno del periodo liturgico "forte" a carattere battesimale e penitenziale in preparazione della Pasqua cristiana. In tale giornata, pertanto, tutti i cattolici dei vari riti latini sono tenuti a far penitenza e ad osservare il digiuno e l'astinenza dalle carni. Proprio in riferimento a queste disposizioni ecclesiastiche sono invalse alcune locuzioni fraseologiche come carnevale (dal latino carnem levare, cioè eliminare la carne) o Martedì grasso (l'ultimo giorno di carnevale, appunto, in cui si può mangiare "di grasso").
La parola "ceneri" richiama invece in modo specifico la funzione liturgica che caratterizza il primo giorno di Quaresima, durante la quale il celebrante sparge un pizzico di cenere benedetta sul capo o sulla fronte dei fedeli per ricordare loro la caducità della vita terrena e per spronarli all'impegno penitenziale della Quaresima. Per questo il rito dell'imposizione delle ceneri prevede anche la pronuncia di una formula di ammonimento, scelta fra due possibilità: «Ricordati che sei polvere e in polvere ritornerai» oppure «Convertiti e credi al Vangelo».
La parola "ceneri" richiama invece in modo specifico la funzione liturgica che caratterizza il primo giorno di Quaresima, durante la quale il celebrante sparge un pizzico di cenere benedetta sul capo o sulla fronte dei fedeli per ricordare loro la caducità della vita terrena e per spronarli all'impegno penitenziale della Quaresima. Per questo il rito dell'imposizione delle ceneri prevede anche la pronuncia di una formula di ammonimento, scelta fra due possibilità: «Ricordati che sei polvere e in polvere ritornerai» oppure «Convertiti e credi al Vangelo».
martedì
Gita 135 - L'anello di Bruzella - CH
Non è il titolo di una fiaba dei fratelli Grimm ma il percorso dell'ultima fatica dei Curiosandi, trovato dal nostro web crawler umano su un sito dedicato alla valle di Muggio (Mendrisiotto, Svizzera).
Formazione d'altri tempi per questa uscita, con il rientro dell'Uomo Bionico e di Wonder Woman e, come da tradizione, sfacchinata memorabile.
Il percorso recita 14 km e circa 760 m di dislivello ma per non farci mancare nulla:
- abbiamo lasciato la macchina a circa 2 km dalla vetta del Bisbino perchè la strada era ghiacciata e non si andava più nè avanti nè indietro
- siamo andati fino al rifugio Bugone (circa 1 km) giusto per scadarci i muscoli
- siamo tornati indietro al punto di partenza
- siamo saliti in cima al Bisbino
- siamo scesi per circa mezz'ora dall'altro versante
e finalmente li' inizia il percorso previsto! Nota a margine: a quel punto eravamo al punto più alto dell'anello per cui siamo andati in discesa al mattino e in salita al pomeriggio!
Da ricordare in particolare l'ultimo tratto in salita, immersi nella neve fresca fin oltre il ginocchio con i muscoli che gridavano "basta!" ad ogni passo, ma anche questa è fatta!
A proposito: Bruzella è un paese del Mendrisiotto da dove la guida faceva iniziare il percorso ed essendo il punto più basso prevede come da tradizione la salita al mattino e la discesa al pomeriggio... ma noi non ci facciamo mai mancare nulla!
P.S.: abbiamo avuto compagnia durante tutta la pausa pranzo: un bellissimo e simpaticissimo cane che, osservati i nostri panini, ha subito puntato l'attenzione sul companatico del Dorico e lo guardava con occhio implorante... chissà perchè?
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