Scappata di fine stagione sulla costiera marchigiana, giusto per una giornata di sole.
Nel pomeriggio ci sentiamo con Max e le ultime presenze in Marcelli e si decide di fare una uscita a Sirolo dopo cena.
Il pomeriggio è discreto, una leggera pioggia verso le 19, ma niente di più.
La sera il rivolgimento, oppure come si dice dalle nostre parti:la rivoltura.vedi infra.
Ci vediamo con Max alle 21:30, il tempo è cambiato di brutto, c'è un vento che spazza il cielo ad una velocità pazzesca, ci troviamo con Nicoletta e prendiamo la strada per Sirolo.Il vento qui soffia ancora più forte, se mai fosse possibile, imperterriti decidiamo di recarci sul belvedere, ambiente apocalittico!!!
Sembra di essere sulla tolda di una nave in piena tempesta, il vento soffia fortissimo, in lontananza si vede il bagliore della costa, ci aggrappiamo alla balaustra!!Insomma siamo proprio in mezzo alla rivoltura!!!
esserci goduti la situazione inusuale, ci rechiamo nei vicoli di Sirolo, qui incontriamo Roberta, Antonella e Luana, approfittiamo per una sgambatina e poi decidiamo di andare a Numana, i bar sulla piazza di Sirolo, sono tutti affollati e, dato il brutto tempo, possono offire una limitata ricettività.
Bene, a Numana la situazione è migliore, sulla Piazza del Santuario non spira il vento come a Sirolo, per fortuna, ci sediamo ai tavolini del bar e ci apprestiamo al rito del gelato.Qui, un bel taglio al caffè non ce lo toglie nessuno!!!
Per i dettagli vedi:
http://ildorico.blogspot.com/2010/08/10-agosto-2010-taglio-al-caffe.html
La serata, tutto sommato va, per fortuna!!!Dimenticavo, Roberta doveva fare il bancomat, anche questa è un'altra storia!!!!ciaooo
Dal web:
Esiste un’evenienza meteorologica particolarmente pericolosa specie nelle coste marchigiane. I vecchi la chiamano “rivoltura” e la temono. Temendola la conoscono anche bene e, soprattutto, conoscono i prodromi che ti fanno capire quando sta per abbattersi in mare con tutta la sua violenza.Quando al mattino il vento di terra non cessa verso le otto, ma si fa più caldo e secco, significa che sta tirando il “garbino”, il vento da sud-sud ovest che sul Tirreno corrisponde al Libeccio. Se dunque soffia il garbino a raffiche, quasi nessuno dei marinai più accorti esce in mare, anche se il cielo è sereno ed il mare fino a mezzo miglio dalla costa è calmo e particolarmente trasparente.Infatti, prima o poi compare all’orizzonte, verso nord, una linea scura, la tressa, e poi all’improvviso, quando il mare si fa bianco di schiuma, il vento non aumenta gradatamente ma si abbatte immediato sulla barca con una velocità che può raggiungere anche i 50 nodi. Se la barca è investita, può rovesciarsi anche se a secco di vele.
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