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24 AGOSTO 2009 - CERTOSA DI PADULA

Ciao
visita culturale alla Certosa di Padula, per essere precisi alla Certosa di San Lorenzo, a Padula.
La visita è stata effettuata da una banda di cugini quasi al completo, roba di altri tempi!!!
Mi ricorda tanto una riunione, avvenuta tanti anni fa, direi decenni, in cui si riunirono tutti i cugini per una grande festa di famiglia.
Quella volta ildorico si esibì come 'Guardia Svizzera', ma questa è una storia che si perde nella notte dei tempi!
Per i dati della Certosa vedi in calce.










NOTE STORICHE
La Certosa di San Lorenzo, ubicata sotto la collina dove sorge il paese di Padula, è uno dei monasteri pù grandi nel mondo e tra quelli di maggior interesse in Europa per magnificenza architettonica e copiosità di tesori artistici. Per darne un'idea sommaria, riportiamo alcune cifre:
area complessiva : superficie coperta : stanze : porte : finestre : cortili : camini : scale : fontane :
52.000 mq.30.000 mq.320500550131005241
L'edificio originario su cui sarà costruita la Certosa, la Grancia di San Lorenzo dell'Abbazia di Montevergine, già appartenuta ai monaci Basiliani, fu donata nel 1306 dal conte di Marsico e signore del Vallo di Diano, il normanno Tommaso Sanseverino, ai Certosini: ordine religioso fondato nel 1084 da San Brunone in Francia, a Chartreuse.
Sulla decisione del conte Tommaso di fondare la Certosa pesò senz'altro la volontà di porre un sigillo al vincolo di fedelta che lo legava alla dinastia francese degli angioini, i quali nutrivano una particolare benevolenza in favore dell'ordine dei certosini: in tal modo rafforzò l'appoggio angioino alla sua posizione di signore del Vallo di Diano che, naturalmente, egli svolgeva per contraccambio in funzione anti aragonese; il Vallo di Diano, infatti, era cruciale territorio di collegamento fra la Campania e la Calabria, quest'ultima sotto il controllo della dinastia aragonese.In secondo luogo, inoltre, Tommaso Sanseverino potè contare sulla preziosa opera di bonifica che i Certosini svolsero nella valle invasa dalle paludi, a causa delle piene del fiume Tanagro, non più adeguatamente governate per secoli dopo la caduta dell'impero romano.
La Certosa di San Lorenzo fu progettata secondo la struttura tipica delle certose, che rispecchiava la vita religiosa e pratica dell'ordine. L'organizzazione degli spazi seguiva la distinzione tra una parte alta, dove alloggiavano i padri certosini, conducendovi una vita intimamente religiosa ed ascetica; e una parte bassa, cioè gli ambienti che, per la loro collocazione bassa, per l'appunto, erano adatti all'esercizio delle attività mondane. Qui stavano i conversi, che avevano il compito di curare i rapporti con le comunità residenti nel territorio circostante, di amministrare i beni delll'ordine, di sovrintendere alle attività agricole ed artigianali.

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