domenica

04 LUGLIO 2010 - TREKKING ITALO-SVIZZERO

Grande uscita in terra elvetica alla presenza del gruppo base, ormai Lorenz ci pacca regolarmente, e del rientro dellaprof (tutto attaccato)
Le specifiche erano abbastanza semplici ma precise.
Gita in terra elvetica, onde ottimizzare la vignetta.Dislivello non troppo elevato, visto la presenza dellaprof, non molto allenata.


Possibilmente tappa in un rifugio, laprof si lamenta che quando c'è lei la portiamo sempre a mangiare i panini....e mai in rifugio....
Bene, ildorico elabora una bozza di una gita ad anello tra Svizzera ed Italia, partenza Capanna Gesero, in Svizzera, fino al Passo San Jorio e poi rientro in Svizzera.

La base in Italia è data dal Rifugio San Jorio, appena dopo il confine.
Dislivello sui 300 mt, le specifiche sono rispettate, l'unico inconveniente che non si trova alcuna descrizione del percorso, gli Svizzeri tracciano solo i loro sentieri e gli italiani non sono da meno, quindi si parte all'avventura!!

Ritrovo presso i soliti punti, laprof si fa trovare a Pagano e poi tiriamo su Salvo presso il casello di Fino.Equipaggio al completo, Alecremo e Nuccia sono assenti per motivi familiari, gli altri per impegni vari, Lorenz non pervenuto....
Prendiamo l'autostrada a Como Nord e via al valico di Brogeda, poi una corsa fino a Roveredo (al bivio di Bellinzona sud, prendere per il San Bernardino).
Impegnamo la salita per i monti di Laura, dove sappiamo che si raggiunge la Capanna Gesero.
All'uscita dell'autostrada parte una salita impegnativa che Mario e la Trek V affrontano con disinvoltura, attraversiamo i Monti di Laura e poi troviamo sulla strada due belle gallerie, strette ed una persino con annessa curva, il nostro le affronta con gli occhiali da sole, insomma tutte cose da raccontare...dopo e da vivere intensamente durante...


in procinto di partire, la strada finisce, o meglio prosegue non asfaltata, quindi decidiamo di fermarci.Consultiamo la ricca palina Svizzera con le indicazioni, vediamo che ci sono due strade per raggiungere il Passo San Jorio, entrambe di due ore, di cui una passa dalla Capanna Gesero, a circa 20' dal punto in cui siamo arrivati.
Decidiamo di effettuare il percorso ad anello, affrontando la strada della Capanna al ritorno.
Bene, si parte.
Alla fine raggiungiamo un piazzale affollato di auto e di escursionisti I percorso è molto bello, si costeggia un bel costone e possiamo ammirare uno stupendo panorama con l'arco montano direzione nord/ovest.
Il sentiero è agevole, si sale in maniera tranquilla e senza affanni, laprof accusa un po' la fatica, è fuori allenamento.Durante il tragitto attraversiamo un alpeggio con capanne tutte dotate di bandiere Svizzere ed una simpatica cappellina montana con altare e bandiera!!
Subito sotto l'alpeggio troviamo un ponte formato da un macigno con scolpita/dipinta la bandiera Svizzera, insomma, mi sembra proprio che siamo in zona molto patriottica!!!
Continuiamo sul sentiero e raggiungiamo il bivio che porta alla Capanna Gesero, da una parte, al passo dall'altra.Questo bivio l'avevamo già incontrato in una gita passata, molto bella che vi consiglio caldamente di fare prima o poi.
Per maggiori info:
Subito dopo il bivio, stupendo panorama sul lago Maggiore e la piana di Magadino, uno spettacolo.
Un ultimo sforzo ci porta al Passo di San Jorio, sul confine troviamo un gruppone di ciclisti in mountain bike, sono davvero tantissimi, dato l'affollamento rimandiamo le foto di rito al ritorno e scendiamo verso il rifugio.
Al rifugio prendiamo posto nel salone al primo piano e facciamo conoscenza con il cameriere senior, o meglio, il volontario che svolge il compito di cameriere.La gestione del rifugio è curata da giovani e adulti, volontari dell'Operazione Mato Grosso che prestano la loro opera senza percepire alcun compenso affinchè l'intero ricavato possa sostenere l'Ospedale di Chacas in Perù (3.350 mt.).
Conosciamo anche gli altri volontari, un pediatra ed un professore di lettere delle scuole medie, qui evitiamo un consiglio di classe con laprof per un pelo!!!
Prendiamo gli opuscoli dell'organizzazione, sembrano in gamba.
Riprendiamo la strada del ritorno, e prima di attraversare il confine saliamo alla sommità del monte dove sorge la chiesetta medievale dedicata a San Jorio.

Scattiamo le foto sull'erta erbosa e poi sul confine, delimitato dai cippi miliari.
Raggiungiamo il bivio precedentemente descritto e prendiamo la strada per la capanna Gesero, sembra impossibile, ma stiamo effettuando il percorso senza intoppi ed errori, non era mai successo!!!

La strada del rientro è lungo una strada costruita per la manutenzione dei tralicci, la cosa seccante che il percorso è interamente scoperto e picchia un sole da alta montagna!!!Raggiungiamo la Capanna Gesero e la ricca palina Svizzera ci indica la strada per i Monti di Laura, purtroppo abbiamo la sorpresa di trovare una discesa e poi la successiva salita per raggiungere il parcheggio dove abbiamo lasciato l'auto, ma alla fine ce l'abbiamo fatta, incredbilemnte senza errori di percorso!!
Da segnare sul diario!!!
Un commento personale, vi suggerisco di percorrere la strada dell'andata in entrambi i sensi, al massimo quella per la Capanna Gesero al mattino, ma questa parte è quella meno interessante e bella.
Bene, in calce alcuni approfondimenti, per ora un'ultima nota, gita molto bella, non troppo faticosa, il dislivello è ridotto e si godono dei panorami stupendiCiaooo

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