lunedì

26 LUGLIO 2010 - VECCHIO MOLINO CHIAVENNA

Tuffo nel passato nella visita di questo museo ricavato in un vecchio molino.
Sembra veramente di tornare indietro , un po' come essere entrati nella famosa macchina del tempo!!!

In calce ampio stralcio dal web, dove potrete leggere la storia sia antica e sia del recupero del manufatto; di seguito alcuni commenti personali.
La cosa che più mi ha colpito è come le macchine ed i manufatti siano stati puliti e rimessi in ordine, bellissime le macchine per separare al crusca dalla parte nobile del grano, e poi da non dimenticare gli ingranaggi che recuperavano la forza motrice del torrente.




Come non fermarsi a guardare i particolari, come il lampadario di metallo, e gli interruttori, forse qualcuno se li ricorda ancora.












Chiudiamo con questo cartello di divieto di accesso alle persone non autorizzate, ma il museo è da visitare!!!

DAL WEB:
Il Mulino di Bottonera, fondato nel 1867, sorge nel vecchio quartiere artigianale di Chiavenna: una zona che è stata caratterizzata dalle attività che utilizzavano l'acqua del fiume Mera attraverso una serie di canali.
Sorgevano mulini, una cartiera, un maglio, due fabbriche di ovatta, diversi birrifici ed il pastificio. Strutturato su tre piani ed organizzato secondo un complesso gioco di pulegge, nastri e macine proseguiva la sua attività ininterrottamente giorno e notte.
Il lavoro era coordinato da un capo mugnaio che, con una squadra di operai, controllava il buon funzionamento delle macchine e il caricamento nei sacchi dei prodotti della lavorazione: farina, crusca, farinette. L'edificio cessò l'attività negli anni Sessanta.
Grazie all'impegno dei volontari, che con circa nove mila ore di lavoro gratuito hanno recuperato in modo perfetto questa importante risorsa, è oggi possibile visitare il Museo strutturato su tre piani ed organizzato secondo un complesso gioco di pulegge, nastri e macine.
Bottonera, il quartiere artigianale Il mulino dell'ex Pastificio Moro sorge in Bottonera, il vecchio quartiere artigiano di Chiavenna, edificato nell'800 nella parte alta della città, tra il fiume Mera e piazza Castello.
La Bottonera è stata caratterizzata dalle attività che utilizzavano l'acqua del fiume Mera attraverso una rete di canali destinati a fornire la forza motrice alle attività produttive come mulini, una cartiera, un maglio, due fabbriche di ovatta, diversi birrifici ed il pastificio. I canali ebbero la loro importanza sino alla fine degli anni 40 quando furono soppiantati dall'energia idroelettrica. Oggi la Bottonera, per quanto modificata, non ha perso le testimonianze della precedente "vocazione".
Percorrendo i vicoli del quartiere sono leggibili alcuni aspetti tipologici anche se le recenti ristrutturazioni hanno riconvertito gli edifici in sede di enti pubblici come la Comunità Montana, il centro scolastico per le scuole superiori, la Biblioteca centrale ed il Museo di valle








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