Passo San Jorio è un valico situato ad una altitudine di 2.010 m s.l.m. che divide le Prealpi Luganesi dalle Alpi Lepontine.Collega la Valle Albano e la Valle San Jorio in Provincia di Como con la Val Morobbia nel Canton Ticino (Svizzera).
Sul versante italiano esite una strada carrozzabile che porta in prossimità del passo, mentre il versante svizzero è servito da sentieri percorribili solamente a piedi e ciclabili.Oggi il passo ha una valenza essenzialmente turistica, sia da parte italiana che svizzera. Una volta all'anno, la prima domenica di agosto, vi si svolge una manifestazione religiosa nella chiesetta ed una festa popolare che richiama un notevole afflusso da entrambe le parti, chiamata appunto "Incontro Italo-Svizzero".
È divenuto meta anche di escursioni sia di trekking che di Mountain bike.In passato però ha avuto una apprezzabile importanza anche economica e commerciale.
San Jorio (Sant'Iori in dialetto locale) non è un personaggio storico, ma la tradizione locale lo indica come un eremita che qui costruì la chiesetta e qui visse in preghiere ed in opere buone.
Nelle carte geografiche più antiche è indicato come Jori o Giori, il che fa pensare ad una derivazione dal Jovi latino (Giove).
Nelle carte geografiche più antiche è indicato come Jori o Giori, il che fa pensare ad una derivazione dal Jovi latino (Giove).
In epoca romana era consuetudine di porre lungo le percorrenze dei cippi propiziatori dedicati ad una divinità per un buon viaggio.
La popolazione locale chiama la mulattiera che sale da Dongo e raggiunge il passo attraversando Germasino, Garzeno e le località montane col nome di Strada Regina, così come la strada rivierasca che grosso modo costeggia la riva occidentale del lago di Como, e attribuisce la sua costruzione alla longobarda regina Teodolinda.
La cosa è alquanto improbabile (alla regina sono attribuite molte opere nella zona: strade, ponti, basiliche), ma senza dubbio la tradizione attesta una antica origine.
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