giovedì
30 SETTEMBRE 2010 - CENA NIPPO-CINESE
serata organizzata dalla Robbi, ci torviamo in zona Ticinese per sondare un risotrante nippo-cinese aperto da poco.
La Robbi ha dei buoni sconto che ci permettono di strafogarci ad un prezzo ragionevole.
Le danze inziano con la visita al buffet, dove non ci facciamo mancare nulla.
Proseguono con l'ordinazione di sushi ed altri piatti nipponici, anche se il nostro dubbio è che il cuoco sia cinese, infatti il buffet è tipicamente di piatti cinesi....
Noi non ci facciamo problemi, andiamo avanti per la nostra strada e non ci preoccupiamo più di tanto sulla provenienza del cuoco....
Alal fine il giudizio è abbastanza positivo, possiamo venirci qualche altra volta.
evvai!!!
mercoledì
29 SETTEMBRE 2010 - SAN MAURIZIO
oggi scappata in centro, down town come direbbero gli americani....
Quindi dicido di effettuare la visita a San Maurizio al Monastero Maggiore, in Corso Magenta.
Particolare del coro |
Alcune immagini del Gineceo |
La Volta |
Particolare del Gineceo |
Il coro |
Particolare del transetto |
Particolare della volta |
L'organo |
http://ildorico.blogspot.com/search/label/San%20Maurizio%20al%20Monastero%20Maggiore
ciaooo
martedì
28 SETTEMBRE 2010 - CENA POST - TRASLOCO
breve pausa dopo il faticoso lavoro di trasloco.
Come sapete, ildorico e Mariettonostro, da alcuni giorni sono impegnati in lavori pesanti!!!
Vedi anche:
http://ildorico.blogspot.com/2010/09/25-settembre-2010-traslochi.html
Di seguito alcune immagini tratte dalla cena....
Mariettonostro e la diavola |
La pizza non era male, il primo un po' scarso di contenuti....
Ciaoo
lunedì
27 SETTEMBRE 2010 - BUFO VIRIDIS
http://ildorico.blogspot.com/2010/09/11-settembre-2010-nuovi-arrivi.html
oltre alla conoscenza col nuovo ospite canino, abbiamo avuto il piacere di incontrare un ospite minore del giardino.
Infatti, sotto un folto cespuglio di lantana, si nascondeva un bell'esemplare di rospo smeraldino.
Di solito avevo avuto l'occasione di vedere il suo parente stretto, rospso comune, e quindi questa è sata una bella sorpresa.
In calce alcune note tecniche!!!
ciaoo
DAL WEB:
Bufo viridis
Rospo smeraldino
Classificazione scientifica
Regno: Animalia
Phylum: Chordata
Classe: Amphibia
Sottoclasse: Lissamphibia
Ordine: Anura
Famiglia: Bufonidae
Genere: Bufo
Specie: B. viridis
Nomenclatura binomiale Bufo viridis
Laurenti, 1768
Il rospo smeraldino (Bufo viridis, Laurenti, 1768) è un anfibio anuro della famiglia Bufonidae.
È più piccolo del rospo comune (Bufo bufo), infatti raggiunge al massimo i 10 cm, restando più frequentemente attorno ai 7 cm.
La colorazione è molto variabile: marrone o bianco con chiazze verde smeraldo. Frequentemente la sua livrea è impreziosita da puntini rossastri. Le ghiandole parotoidi si trovano, come nel rospo comune , sul collo, ma sono più allungate.
Conservazione
Il rospo smeraldino è protetto dalla convenzione di Berna per la salvaguardia della fauna minore.
domenica
26 SETTEMBRE 2010 - LAGO RETICO
Le previsioni del tempo davano tempo bello, il meteo Svizzero dava sole e precipitazioni assenti; quindi decidiamo di effettuare l'ultima uscita per vedere i laghetti ticinesi, la scelta cade sul lago Retico; per i dettagli vedi infra.
La truppa è composta da Mariettonostro,laprof ed ildorico.
Ciccio è assente, gli altri ragazzi non hanno fatto avere notizie.
Lo schema è sempre lo stesso, recuperiamo laprof a Pagano, purtroppo non abbiamo il punto di appoggio di una pasticceria per fare colazione, dobbiamo accontentarci dell'Autogril, mannaggia!
Il primo, Lario Est, è pieno di pulman di gitanti; desistiamo, ci tocca prendere il caffè sull'autogril al confine, che spesso e volentieri ci ha risevato delle magre soddisfazioni....
Dopo la sosta tecnica eccoci verso la meta; autostrada tranquilla, traffico assente, superiamo Lugano, Bellinzona e via verso il Gottardo; all'uscita di Biasca prendiamo per Olivone e poi per Valle Blenio.
Finalmente arriviamo a Campo Blenio, bel paese con numerosi impianti sciistici.
Qui prendiamo la strada per il nostro punto di partenza, si sale per una stretta strada asfaltata attraverso i campi di sci, prima e poi tra il bosco.
Ad un certo punto, abbiamo un dubbio, incrociamo un locale e chiediamo dell'Alpe Pradasca, la risposta è in dialetto autoctono: finchè ghe l'asfalt!
Mariettonostro ci conferma che non ha dubbi sulla traduzuione, ildorico pensa al film di Totò , Peppino e la Malafemmina alla scena del vigile, infatti sembra molto il tedesco del 'seghè?'Bene, arriviamo all'alpe, troviamo uno slargo enorme , tutto vuoto, la cosa ci insospettisce un poco, infatti c'è il sole e nemmeno una macchina, chissà perchè!
Prendiamo il sentiero, sempre ottimamente segnalata ed in circa 30 minuti siamo alla Capanna Bovarina.
Da qui il nostro percorso prosegue verso il Lago, la palina indica circa un'ora e mezza di cammino.
Il tempo è sereno,non fa troppo freddo, la giornata è proprio bella.
Ariviamo ad un ruscello che guadiamo senza fatica, subito dopo incontriamo una coppia con un bel cane pastore tedesco; chiediamo del lago; la risposta ci dovrebbe far pensare: c'è tanta neve e fa freddo!!!
Noi imperterriti continuiamo, abbiamo l'equipaggiamento e , per ora, c'è il sole e scarse tracce di neve, nel senso che i monti in alto sono innevati, ma sul sentiero tutto tranquillo.
Arriviamo ad un dosso e vediamo l'alta parete innevata stagliarsi sopra di noi; adesso si che la neve c'è; dal ruscello non si vedeva il costone innevato, ed il lago deve essere la in cima!!!
Infatti, fino ad ora abbiamo percorso il versante sud, adesso passiamo sul versante nord!!! ed ho detto tutto!
Il sentiero è comunque segnalato, le rocce con le indicazioni bianco rosse, si intravedono tra la neve, andiamo avanti; il tempo è bello e c'è il sole.
Saliamo, ed anche il livello della neve....
Il sentiero è sempre segnato, raggiungiamo un primo palo, la montagna sopra di noi è sempre innevata e, purtroppo il cielo comincia a coprirsi.
Andiamo avanti, Mariettonostro segna la pista con i suoi piedoni, più dietro laprof ed ildorico seguono il percorso segnato dallo scout.
Si alza il vento, la neve delle vette circostanti viene sollevata, il sole nel frattempo scompare dietro le nuvole, per fortuna siamo equipaggiati, l'unica pecca è la mancanza delle ghette, ma si va avanti senza troppi problemi.
Secondo paletto; la valle è sempre più in basso, saliamo a zig zag la costa innevata; paesaggio fascinoso, anche se fa freddo ed il vento ci avvolge tutti.
In fondo vediamo dei cani ed un persona che li chiama, poi solo il rumore del vento che ci segue.
Laprof comincia a titubare, Mariettonostro è sempre in testa, decidiamo di arrivare al terzo paletto che vediamo sopra di noi, speriamo che dietro la gobba ci sia finalmente il lago.
Con una bella performance fisica arriviamo al terzo paletto, Mariettonostro è sempre avanti, ci precede di circa 10'; il tempo è sempre più brutto ed il vento spira incessante, del lago nessuna traccia.
Chiamo Mariettonostro, gli dico che non vale la pena andare avanti;Mario ritorna indietro; ci dice che è arrivato al quarto paletto e che sopra solo buio e nessuna traccia del lago; rientriamo.
Non c'è nessuna possibilità di fermarci, non c'è riparo, quindi dobbiamo tornare come minimo al ruscello, meglio alla capanna.
Riprendiamo la strada del ritorno, Mariettonostro va avanti, laprof col suo passo , ma devo dire in perfetta forma, procede, il dorico chiude la fila.
Ripercorriamo la strada, devo dire che il tempo peggiora ancora, fa freddo, ma la nostra attrezzatura va bene, scendiamo con attenzione, e seguiamo le tracce della salita; piano piano ritroviamo i segni bianco e rossi ed i paletti.
La strada percorsa in salita è stata tanta, secondo me eravamo ormai nei pressi del lago, in ogni caso sui 2100 metri di sicuro.
Finalmente usciamo dal tratto innevato, tutto il versante nord; ed adesso la strada è più facile, anche se il tempo è scuro ed il vento non demorde.
Arriviamo al laghetto, troviamo Mariettonostro che ci aspetta, poi riprende il cammino e ci precede alla capanna; laprof va col suo passo, ma va, devo dire che ha esibito veramente una bella prestazione.
Capanna, Mariettonostro è seduto sulle panche, all'interno si vedono delle persone, ci avviciniamo ed esce la guardiana, chiediamo se possiamo consumare le nostre vettovaglie e prendere qualcosa di caldo; la risposta è positiva per l'ingresso, ma la cucina è chiusa, infatti sono ormai le quattordici passate.
Ci sistemiamo nel refettorio, e tiriamo fuori le nostre cose ed ordiniamo una bella birra.
Chiediamo alla signora del tempo, ci dice che ha nevicato la notte, il percorso per il lago era fattibile fino al sabato, peccato; inoltre ci dice che abbiamo fatto bene e tornare, nell'ultimo pezzo ci sono delle rocce , e la giornata odierna non è la migliore per affrontarle.
Ci suggerisce , come periodo per tornare, il mese di luglio, il lago non è più gelato e si possono vedere degli icesberg galleggiare, deve essere uno spettacolo bellissimo!!!
Non ci facciamo mancare la torta di mele ed il caffè, solito pagamento in euro e calcolo del cambio, ma alla fine tutto ok.
Salutiamo e riprendiamo la strada per il parcheggio, arriviamo in un battibaleno, la capanna non è molto distante.
La fida Trek Mobile è li solitaria ad attenderci, saliamo e via verso Milano
Traffico sostenuto dopo Bellinzona ed una bella coda alla dogana, comuqnue si passa .
Arriviamo a Milano e troviamo dei graditi 22 gradi, contro i 6 della capanna e lo zero presunto del monte, è una pacchia!!!
Bene, gita molto bella, i panorami sono stupendi; da rifare assolutamente, e poi l'abbiamo promesso alla guardiana, le abbiamo dato appuntemnto a luglio del 2011!!!
Per il resto, questa volta abbiamo dato il meglio di noi!!!
Evvai!!!
DAL WEB:
Punto di partenza
Alpe Pradasca, a ovest di Campo Blenio (l’alpe è raggiunto dalla strada carrozzabile).
Itinerario
Si lascia l’automobile un po’ sotto l’Alpe Pradasca (ca. 1720 m) –
Capanna Bovarina (1870 m) – Lago Retico (2372 m).
Dislivello 652 m
Durata 3 ore fino al lago
Equipaggiamento Da montagna
Difficoltà particolari Nessuna
Carte
1:25’000 CNS 1253 Olivone, 1233 Greina
Segnaletica Bianca-rossa
Periodo più indicato Giugno-settembre
Ristoro e rifugi
Sul sentiero che porta al Retico si trova, a 1870 m, la capanna Bovarina
della Sezione UTOE Bellinz ona. Costruita nel 1971, è stata completamente
riattata nel 1998 (tel. in capanna 091 872 15 29). Dispone di
46 posti-letto.
È sempre aperta e il guardiano è presente da giugno a ottobre.
A piedi, la capanna è raggiungibile da Campo Blenio in 2 ore e 30.
Informazioni aggiornate sulle capanne si trovano consultando il sito
http://www.capanneti.ch/.
A Campo Blenio c’è possibilità di alloggio ai ristoranti Broggi e Genziana.
Posteggi
Possibilità di parcheggiare appena sotto l’Alpe Pradasca.
Collegamenti
Campo Blenio si raggiunge da Biasca con le Autolinee Bleniesi.
26 SETTEMBRE 2010 - SANTI COSMA E DAMIANO
questo post è incentrato sui Santi protettori a cui è dedicata la Parrocchia dorica dove per lunghi anni ildorico ha risieduto. (evvai coi giochi di parole)
Il 26 di settembre la Chiesa commemora la memoria liturgica dei fratelli e martiri:
Cosma e Damiano, medici anàrgiri (gratuiti), secondo un’antica tradizione subirono il martirio a Ciro in Siria e il loro culto fu assai diffuso in tutta la Chiesa fin dal sec. IV. Il 26 settembre è la probabile data della dedicazione della basilica che a Roma porta il loro nome, edificata da Felice IV (525-530).
sabato
25 SETTEMBRE 2010 - TRASLOCHI
venerdì
24 SETTEMBRE 2010 - CICLOFFICINA
Infatti, la vecchia bici dorica, emetteva degli strani rumori e la pedalata non era fluida.
ildorico era, a suo tempo, andato dal meccanico ciclista, indicando i malesseri della bici, la risposta era stata scoraggiante, infatti il ciclista sanciva come soluzione di tutto il rimpiazzo della bici con una nuova; bella forza, questo lo si sapeva!!!
ildorico non demorde, a questo punto si mette a cercare sul web delle informazioni per riparare autonomamente la bici.
La scoperta è stata che il web è denso di informazioni sulla riparazione di bici, ma cosa strana di manuali e note tutte su siti di linguua inglese, che strano!
Quelli italiani, riportavano al massimo suggerimenti su come cambiare una gomma o sostituire il cavo dei freni; un po' pochino....
A questo punto, il dorico si imbatte in un sito che elenca informazioni su delle ciclofficine autogestite a Milano.
Vedi i link infra.
Ciclofficine Milanesi
Ciclofficina Ruota Libera http://ciclofficinaruotalibera.wordpress.com/
Ciclofficina Stecca http://www.piubici.org/
Ciclofficina Unza http://www.myspace.com/ciclofficina_unza
Ciclofficina Balenga http://www.ciclofficinabalenga.com/
Il concetto è che in questi spazi attrezzati si possono effettuare le riparazioni autonomamente e, se serve, avere la supervisione di un esperto ciclista.
Questa è la svolta copernicana, ildorico consulta l'officina più vicina e verifica gli orari di apertura.
La scelta cade su Ruota Libera, presso la Facoltà di Agraria.
Al termine del lavoro faccio un salto alla sede con la fida bicicletta, trovo un ambiente old fashion, tutti ragazzi in età universitaria con tanto di barba ed alcuni con i pantaloni alla copta; se fossimo stati in inverno penso che avrebbero avuto tutti l'eskimo!!!
Spiego il mio problema e l'assistenza è altissima, infatti passano tutti a vedere e a commentare, ognuno con diagnosi diverse e contrapposte, infine, uno con zainetto incorporato, afferma che è l'ora che deve andare via e mi lascia al mio destino!!!
Alla fine arriva un volenteroso che mi segue, mi dice che al mio problema l'unica soluzione è quella di smontare tutto e poi vedere cosa occorre aggiustare....che filosofo!!!
Bene, la diagnosi è la seguente:
smontare i pedali, vedere se il movimento centrale è ok e se per caso manchi qualche sfera degli ingranaggi; per fare questo occorre togliere i perni che fissano i pedali; e qui casca l'asino.
Il primo perno, quello dalla parte del carter, viene via facilmente; l'altro una tragedia.
Martelliamo e martelliamo, ma non accade nulla; viene interpellato anche un altro fantomatico esperto; quando viene chiamato dichiara subito che sta andando a casa e non può fermarsi; bello spirito altruista; e poi sentenzia: i colpi che date per togliere il perno sono leggeri, occorre mettere un supporto sotto il pedale e poi giù a martellare come fabbri!
Bene, seguiamo il suggerimento; troviamo un supporto e poi giù martellate da fabbri, ed alla fine il perno cede!!
Ola di tutti i presenti!!!
Il lavoro del dorico continua, la supervisione dell'esperto è saltuaria, interrotta da sorsate di birra , chiacchiere con altri presenti, e, appena arriva una studentessa, anche da quest'ultima arrivata !!!
Insomma ildorico si trova a effettuare il lavoro con istruzioni saltuarie, ma si prosegue.
Il supervisore si accalora ad una discussione sui pericoli del ciclista nell'attraversare Milano, che , non si sa chi, sono stati individuati nei lavori per l'EXPO2015, infatti i camion che attraversano Milano per i lavori preparatori dell'EXP2015, sarebbero la maggiore causa degli incidenti metropolitani per i ciclisti meneghini!
La discussione prosegue con numerosi inteventi ed ognuno degli astanti esprime la propria opinione.
Ildorico continua a lavorare ed è il momento di smontare i pedali, il movimento centrale, le sfere e si effettuare il controllo dei pezzi.
Alla fine il materiale risulta abbastanza a posto e nel complesso integro; a questo punto non resta che ingrassare il tutto e rimontare.
Insomma, alla fine non abbiamo trovato nulla di rotto, forse i rumori erano dovuti unicamente alla mancanza del grasso e forse, ad eventuale allentamento degli ingranaggi; allla faccia di cartagine e di tutti i cartaginesi!!!
Bene, pulizia delle parti meccaniche, ingrassaggio e montaggio.
Le studentesse, chissà perchè quelle che vanno in bici sono tutte un po' chiattone, e arrivano sempre nei momenti topici, ed il supervisore si distrae lasciando ildorico in balia degli eventi....
Alla fine il montaggio termina, di nuovo occorre serrare a colpi di martello, mazzetta a dire il vero, i cunei dei pedali, anche questa volta il cuneo dalla parte del carter entra che è una meraviglia, l'altro viene spinto a furia di martellate da fabbro!!!
Bene, la bici è a posto, non sono avanzati pezzi, e questo già è molto importante!!!!
Collaudo e , meraviglia, nessun rumore sale dal movimento centrale, evviva!!!!
Ildorico saluta e ringrazia per la supervisone e l'utilizzo degli attrezzi; ed inoltre porta a casa una bella lezione di tecnica ciclistica, o meglio di riparazione di una bicicletta!!!
Via verso casa, la bici sfreccia silenziosa nel traffico cittadino, la pedalata è forte e possente, in poco tempo si arriva a casa!!
ciaooo
P.S. - Se ilcova vuole prendere la bici, adesso è in perfetta efficienza!!!
giovedì
23 SETTEMBRE 2010 - AUTUNNO
L'autunno astronomico nell'emisfero boreale ha inizio il giorno dell'equinozio d'autunno, il 22 o il 23 settembre, e termina il giorno del solstizio d'inverno, il 21 o il 22 dicembre.
Avvicinandoci a questo periodo la parte illuminata e le ore di luce diminuiscono. Il 22 o il 23 settembre (in base al giorno dell'equinozio d'autunno) i raggi del sole sono perpendicolari all'equatore e il circolo d'illuminazione passa per i poli.
23 SETTEMBRE 2010 - TEMPO DI AUGURI
mercoledì
22 SETTEMBRE 2010 - TALEE
questo post è il primo, si spera, di una serie dedicata alle talee.
Come sapete la talea consente la riproduzione di una pianta da un ramo.
Ci proviamo!!!
Qui sotto vedete dei rami di olmo e di ciliegio, sperimao a primavera di vedere i getti!!!
Questo è un fico!